Cecilia Gatto Trocchi
Magia
L'anima inquieta dell'Occidente
La compulsione all'irrazionale
di Cecilia Gatto Trocchi
24 gennaio
L'organizzatrice di televendite Vanna Marchi, sua figlia e altre cinque persone [...] veniva colpito da una maledizione: non sarebbe infatti potuto morire prima che i suoi abiti non fossero stati battuti e ribattuti sull'uscio di casa e il suo nome non fosse stato evocato in sette letamai.
Nell'ambito di analoghi tipi di credenze può ...
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mente
Alfonso Maierù
Nell'uso dantesco il termine designa la somma delle capacità più alte dell'uomo e, di volta in volta, l'intelletto, la ragione, la memoria; è usato anche a designare l'intelletto [...] sì dolci note, / che fece me a me uscir di mente; Pd XXIII 43 la mente mia così... / fatta più grande, di sé stessa uscio, / e che si fesse rimembrar non sape, non ne conserva il ricordo). Più semplicemente, designa il ‛ luogo ' del pensiero in X 4 ...
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CUCCIA, Enrico
Giandomenico Piluso
Nacque a Roma il 24 novembre 1907 da Pietro Beniamino e da Aurea Ragusa.
Il nonno paterno, Simone, era un noto avvocato siciliano di origini greco-albanesi, eletto [...] della criminalità italoamericana, Sindona avviò una campagna di violente intimidazioni nei confronti di Cuccia (sul cui uscio di casa esplose un ordigno) e soprattutto dell’avvocato Giorgio Ambrosoli, il liquidatore della Banca privata italiana ...
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allotropia
Francesco Tateo
Si designa con questo termine il fenomeno della presenza, nella lingua italiana, di voci diverse nella forma, ma risalenti a una medesima voce originaria. Esso può designarsi [...] ', ‛ seguìo ' e ‛ seguette '; ‛ gìo ', anche fuor di rima, e ‛ gì appario ' e ‛ apparve ', ‛ udio ' e ‛ udì ', ‛ uscì ' e ‛ uscìo '; ‛ salì ', ‛ salio ', ‛ saline '; e ancora ‛ perdeo ' e ‛ perdé poteo ' e ‛ potè ', ‛ rompeo ' e ‛ ruppe '. Accanto a ...
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GESÙ CRISTO
Leone TONDELLI
Giuseppe FILOGRASSI
Alberto PINCHERLE
Guillaume DE JERPHANION
. Secondo la dottrina cattolica è il Figlio di Dio, seconda Persona della Trinità divina, incarnato e fatto [...] era portato al sepolcro, alle parole di G. si levò a sedere e cominciò a parlare (Luca, VII, 11-17); Lazaro di Betania uscì dal sepolcro, ov'era stato messo da quattro giorni (Giov., XI,1-45). Si ricorda nei Vangeli il dominio di G. sulla natura ...
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TEATRO
Paolo Enrico ARIAS
Biagio PACE
Carlo ROCCATELLI
Ugo Enrico PAOLI
Silvio D'AMICO
Sebastiano Arturo LUCIANI
Silvio D'AMICO
*
(gr. ϑέατρον, derivato dal verbo ϑεάομαι "guardo, sono spettatore"; [...] spirituale che si respirò allora in Europa. Anzi in qualche paese, dove si era già avuto un mutamento di regime, si uscì dal campo del mero dibattito d'idee e critica di costumi, per arrivare alla vera e propria propaganda sovversiva. In Germania ...
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La cinematografia è basata sulla scomposizione del movimento in elementi fissi successivamente ripresi e riprodotti od osservati con ritmo quasi sempre uguale a quello impiegato per la ripresa. Il Linke [...] per le porte si adottano i sistemi dei riquadri multipli, inserendo i riquadri negli specchi, fra le grossezze e l'uscio. Lo stesso si può dire delle finestre.
Ogni stabilimento o teatro di posa possiede una dotazione di praticabili, scalee, archi ...
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PUGLIA (A. T., 24-25-26 bis e 27-28-29)
Goffredo COPPOLA
Carmelo COLAMONICO
Piero BAROCELLI
Raffaele CIASCA
Giulio BERTONI
Saverio LA SORSA
Sebastiano Arturo LUCIANI
Vincenzo VERGINELLI
Nome, [...] s'usa "tra la Pasqua di Resurrezione e quella delle Rose, sospendere alla trave di casa, in direzione dell'uscio, un'altalena, li ndrandla, sulla quale due ragazze, lasciandosi dondolare, cantano uno strambotto, verso a verso alternandosi, ogni verso ...
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rima
Ignazio Baldelli
1. Nel De vulg. Eloq., D. rimanda la trattazione sistematica sulla r. al quarto libro dell'opera, non più portata a termine. Tuttavia alcune cose afferma nella parte che tratta [...] e parole interne stabiliscono un fine e complesso arabesco, stringendo sottilmente il canto delle anime: ‛ Te lucis ante ' sì devotamente / le uscìo di bocca e con sì dolci note, / che fece me a me uscir di mente; / e l'altre poi dolcemente e devote ...
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Vedi CIRENE dell'anno: 1959 - 1973 - 1994
CIRENE (Κυρήνη, dorico Κυράνα, lat. Cyrene e Cyrenae)
G. Pesce*
G. Sgatti
E. Paribeni
Antica città nella regione che da essa ebbe il nome di Cirenaica, nella [...] sembra essere il più tardo. La porta era chiusa da un grande masso monolitico, scolpito in modo da simulare un uscio di legno. Nella fronte dell'architrave soprastante alla porta era incisa l'iscrizione che, in altri esemplari, trovavasi in cartelli ...
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uscio
ùscio s. m. [lat. ōstium «porta, entrata», lat. tardo ūstium, affine a os oris «bocca, apertura»]. – 1. Sinon. di porta (apertura e serramento), usato ormai quasi esclusivam. in Toscana, dove indica in genere una porta di modesta apparenza...
usciata
s. f. [der. di uscio], tosc. – Colpo violento d’uscio che sbatte o viene sbattuto: si udì un’u.; chiuse la porta con un’u.; spesso come atto di rabbia o d’indignazione: fare, dare un’u. in faccia, sul muso, dietro le spalle a uno.