PROVERBIO drammatico
Nella letteratura drammatica si è chiamato "proverbio" un componimento, che svolge in un breve dialogo un intreccio tendente a dimostrare una certa "morale", indicata appunto dal [...] Un bacio dato non è mai perduto, ecc.), di Ferdinando Martini (Chi sa il gioco non l'insegni, Il peggior passo è quel dell'uscio), di Felice Cavallotti (Sic vos non vobis, ecc.), di Giuseppe Giacosa (Non dir quattro se non l'hai nel sacco), di Leo di ...
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FIESCHI, Scipione
Maristella Cavanna Ciappina
Figlio di Gian Luigi il Vecchio del ramo di Torriglia della potente famiglia ligure e di Caterina Del Carretto dei marchesi del Finale, nacque probabilmente [...] e, presumibilmente, fu costretto nelle avversità della sua fazione ai trasferimenti o alle fughe nei castelli di Montoggio, Varese, Uscio, dominanti quei feudi e quelle vaste proprietà fondiarie che, fino a quegli anni, facevano della sua famiglia la ...
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stesso (stessi)
Ugo Vignuzzi
Aggettivo (mai pronome) di ristretta presenza nell'opera dantesca, e solo in quella canonica, con un massimo di 42 occorrenze nella Commedia, oltre a 6 nella Vita Nuova, [...] 83 [Beatrice] vincer pariemi più sé stessa antica, / vincer che l'altre qui, quand'ella c'era; Pd XXIII 44 la mente mia... di sé stessa uscìo.
E ancora in Vn XXXV 3, Cv II XIV 3 (in variatio con medesimo), If IV 120, XII 14 e 69 (in rima), XXV 8 e ...
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Piero della Francesca: il maestro nel suo tempo
Carlo Bertelli
La vita
Piero di Benedetto di Piero nacque a Borgo Sansepolcro, una città, allora, di circa 4300 abitanti, che passò in pochi anni dal [...] Piero. La menzione, di Vasari, di «un nano che rompe una mazza» e di «un putto che batte col martello l’uscio della camera» di sant’Anna, rispettivamente nella Nascita di Maria e nello Sposalizio della Vergine, entrambi dipinti da Domenico, farebbero ...
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GENOVA
C. Di Fabio
A. De Floriani
(lat. Genua; Ianua nei docc. medievali)
Città della Liguria, capoluogo di regione e sede arcivescovile.Nata come oppidum ed emporio delle tribù liguri sulla collina [...] suburbio; S. Siro di Struppa, fondazione benedettina del contado, sulla via per Bobbio e l'Emilia; S. Ambrogio di Uscio, dipendenza della precedente, e S. Siro di Nervi, di cui esiste ancora la facciata, inglobata nelle strutture barocche) rivelano ...
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DE MARI, Guglielmo
Jean A. Cancellieri
Era figlio del console Angelerio (e quindi fratello di Ansaldo, ammiraglio della flotta dell'imperatore Federico II), ucciso da Lanfranco Della Turca nel 1187, [...] Va tuttavia notato che l'adesione del popolo, per quanto larga, non fu del tutto unanime. Noli, Portovenere, Recco, Camogli e Uscio, insieme ai loro distretti, non appoggiarono la congiura a causa di un certo legalismo che si fondava sull'antichità o ...
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suono (sono)
Domenico Consoli
Anche se il s. non ha, nel sistema espressivo della poesia dantesca, la posizione privilegiata della luce (v.) e del colore (v.), la sua funzione si rivela in definitiva [...] suon de la sua terra, s. equivale a " nome ", e in If XXVII 78 al fine de la terra il suono uscie, a " fama ".
Quando Virgilio, nella seconda cornice del Purgatorio, dopo aver presentato gli esempi di amore espressi dalla voce di spiriti invisibili ...
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bocca
Riccardo Ambrosini
A parte le due attestazioni di b. con significato di " estremità più larga " (Pd XIII 10 la bocca di quel corno che...: cfr. G. Villani V 29 " gufi che nelle bocche di quelle [...] , ch'or per voi risponde), il significato di b. in quanto organo della fonazione o del canto è costante (Pg VI 132, VII 93; VIII 14 le uscìo di bocca e con sì dolci note; XIX 25, XXXI 14; cfr. Pd XX 82, Pg XXXII 141, Pd XXIV 119, XXVII 65). In questi ...
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MORTE
Giangiacomo PERRANDO
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Giuseppe DE LUCA
Giannetto LONGO
Raffaele CORSO
Giorgio LEVI DELLA VIDA
Giulio GIANNELLI
Fulvio MAROI
Gabriella ARUCH SCARAVAGLIO
Rosanna [...] il fuoco nella casa e si spalancano le finestre della camera e l'uscio sulla strada, che si lascia aperto per tre notti; si lava viene posto nella cassa o sul cataletto coi piedi verso l'uscio, e talora, come in Sicilia, seduto sopra una seggiola, ...
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MATRIMONIO (fr. mariage; sp. matrimonio; ted. Ehe; ingl. marriage)
Raffaele CORSO
Carlo Alfonso NALLINO
Ugo Enrico PAOLI
Arturo Carlo JEMOLO
Luigi GALVANI
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Israele ZOLLER
Emilio ALBERTARIO
È [...] una mela cotogna - la sposa veniva condotta nel talamo, dove la seguiva lo sposo, sprangando l'uscio. Un amico dello sposo si poneva sull'uscio come "portinaio" (ϑυρωρός), per impedire alle fanciulle di venire in aiuto alla sposa che, a trovarsi ...
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uscio
ùscio s. m. [lat. ōstium «porta, entrata», lat. tardo ūstium, affine a os oris «bocca, apertura»]. – 1. Sinon. di porta (apertura e serramento), usato ormai quasi esclusivam. in Toscana, dove indica in genere una porta di modesta apparenza...
usciata
s. f. [der. di uscio], tosc. – Colpo violento d’uscio che sbatte o viene sbattuto: si udì un’u.; chiuse la porta con un’u.; spesso come atto di rabbia o d’indignazione: fare, dare un’u. in faccia, sul muso, dietro le spalle a uno.