ALFONSO MARIA de Liguori, santo
Giuseppe Cacciatore
Nacque a Marianella, presso Napoli, in una villa di famiglia, il 27 sett. 1696, da don Giuseppe e donna Anna Cavalieri dei marchesi d'Avenia. Il padre [...] ; ed era tale l'impegno di suo padre, che non potendoci talvolta assistere, come soleva, chiudeva al di fuori l'uscio con chiave, e lasciandolo col maestro, partivane per gli suoi affari".
Di questa varia cultura giovanile rimangono nella vita di A ...
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MATRIMONIO (fr. mariage; sp. matrimonio; ted. Ehe; ingl. marriage)
Raffaele CORSO
Carlo Alfonso NALLINO
Ugo Enrico PAOLI
Arturo Carlo JEMOLO
Luigi GALVANI
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Israele ZOLLER
Emilio ALBERTARIO
È [...] una mela cotogna - la sposa veniva condotta nel talamo, dove la seguiva lo sposo, sprangando l'uscio. Un amico dello sposo si poneva sull'uscio come "portinaio" (ϑυρωρός), per impedire alle fanciulle di venire in aiuto alla sposa che, a trovarsi ...
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(A. T., 22-23, 24-25-26, 24-25-26 bis, 27-28-29, 29 bis).
Il nome. - Secondo Antioco di Siracusa (Dion. Halic., I, 35), il nome d' Italia derivava da quello di un potente principe di stirpe enotrica, Italo, [...] al mediocre fra Guglielmo da Pisa, esecutore di parte dell'arca di S. Domenico a Bologna e di un pulpito a Pistoia, ne uscì il nobile diffonditore dell'arte di Nicola a Roma, a Perugia, a Firenze, Arnolfo di Cambio (1232-1301), più fedele di Giovanni ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Giuristi e mercanti
Umberto Santarelli
Il tema di cui ci occuperemo non è difficile a definirsi: si tratta di cercare di capire quale fu, nell’esperienza giuridica del basso Medioevo, il sistema delle [...] non era – nella sostanza – molto differente la (pur tanto più modesta) famiglia dell’artigiano, che viveva anche lei 'a uscio e bottega', tutta dedita all’esercizio in comune di un medesimo mestiere.
Stante la totale convergenza – all’interno delle ...
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uscio
ùscio s. m. [lat. ōstium «porta, entrata», lat. tardo ūstium, affine a os oris «bocca, apertura»]. – 1. Sinon. di porta (apertura e serramento), usato ormai quasi esclusivam. in Toscana, dove indica in genere una porta di modesta apparenza...
usciata
s. f. [der. di uscio], tosc. – Colpo violento d’uscio che sbatte o viene sbattuto: si udì un’u.; chiuse la porta con un’u.; spesso come atto di rabbia o d’indignazione: fare, dare un’u. in faccia, sul muso, dietro le spalle a uno.