Documentazione e notariato
Attilio Bartoli Langeli
Le domande alle quali vuole rispondere questo saggio (*) sono simili a quelle che Pierre Toubert si è posto a proposito del Lazio medievale. "Toute [...] consuetudine notarile così tipizzata come quella veneziana, in nessun caso essa attinge una così alta longevità e perciò - non è che Pozza ha portato al presente saggio è nel paragrafo dedicato agli usi redazionali. Allo stesso si deve la scelta ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Francesco Filomusi Guelfi
Pasquale Beneduce
Il contributo originale di Filomusi Guelfi alla cultura giuridica nazionale consiste nell’aver rivisitato la tradizione enciclopedica, con il suo ambizioso [...] (19102, pp. 101-29) egli si soffermava sull’apparente anacronismo degli usi civici, nel secolo dei codici e della proprietà privata. Specchio delle consuetudini di una comunità, essi avevano mostrato, nonostante le ventate abolizionistiche dei secc ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Tiberio Deciani
Michele Pifferi
Tiberio Deciani è figura di passaggio dalla criminalistica di diritto comune a quella dell’età moderna. Fu docente a Padova, erudito sensibile alle proposte metodologiche [...] , fonte privilegiata che s’impone sui diritti particolari e gli usi.
In questa prospettiva, egli insiste sulla distanza che Repubblica di Venezia che meglio conosce, con richiami a consuetudini, norme, provvedimenti o pratiche di giudizio di Udine, ...
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Rapporto che si stabilisce fra più persone attraverso un vincolo materiale o spirituale che le unisce.
Diritto
Profili generali
La c. (artt. 1100 ss. c.c.) si ha quando la proprietà o altro diritto reale [...] ecc.), come piccola impresa le si applicano le consuetudini vigenti nelle diverse zone. Il patrimonio vecchio, e il patrimonio nuovo, rappresentato dal frutto del lavoro comune e dell’investimento dei capitali originari, si divide secondo gli usi ...
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Diritto
Diritto civile
Diritto reale di contenuto limitato, che grava su un fondo (detto servente) per l’utilità di un altro fondo (detto dominante) (art. 1027 c.c.: «peso imposto sopra un fondo»). Nella [...] prescrizione, quando non se ne usi per 20 anni indipendentemente dalla impossibilità di fatto di usare della s. e dal venir meno dell’utilità ( Più raramente, la s. internazionale è regolata da consuetudini particolari, sorte in uno specifico ambito ...
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Il servirsi di una cosa (raramente di una persona) in modi e per scopi particolari; oppure l’usare abitualmente o ripetutamente una cosa. Anche, modo di comportarsi, generalmente seguito in una determinata [...] collettivo e, solo in mancanza di entrambe queste fonti, dagli usi. La norma riconosce, però, l’operatività e, conseguentemente e soprattutto contestata dalla stragrande maggioranza degli Stati.
Economia
U. di borsa L’insieme delle consuetudini ...
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In diritto, la c. costituisce la fonte del diritto non scritta per eccellenza. Secondo la dottrina tradizionale, essa consta di due elementi: uno di tipo materiale (l’usus o diuturnitas) e un altro di [...] secondo cui, nelle materie disciplinate dalla legge o dai regolamenti, gli usi hanno efficacia solo in quanto sono richiamati da questi – ritiene che
Rapporto tra consuetudinee trattati. - Nella dottrina, la c. internazionale è stata talora ...
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Nel diritto romano, antiche consuetudini, di matrice per lo più rituale, che regolavano ogni aspetto della vita cittadina, tanto sul piano religioso quanto su quello profano. Per lungo tempo rappresentarono [...] , sul piano giuridico. Custodi dei m., della loro memoria e della loro preservazione nel tempo, erano sacerdoti patrizi esperti di usi rituali, i pontifices, che presto ne monopolizzarono lo studio e l’interpretazione, anche al fine di apportarvi gli ...
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La consuetudine costituisce la fonte del diritto non scritta per eccellenza. Secondo la dottrina tradizionale, essa consta di due elementi: uno di tipo materiale (l’usus o diuturnitas) e un altro di tipo [...] , gli usi hanno efficacia solo in quanto sono richiamati da questi – ritiene che la consuetudine abbia una è concorde sul valore da attribuire alle c.d. consuetudini praeter constitutionem – e alla loro eventuale distinguibilità dalle prassi e ...
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La comunione tacita familiare si ha (ma il caso ricorre sempre più di rado) nell’esercizio dell’agricoltura quando una famiglia di coltivatori diretti del fondo mantiene indiviso un patrimonio derivante [...] ecc.), come piccola impresa le si applicano le consuetudini vigenti nelle diverse zone. Il patrimonio vecchio, e il patrimonio nuovo, rappresentato dal frutto del lavoro comune e dell’investimento dei capitali originari, si divide secondo gli usi ...
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uso2
uṡo2 s. m. [lat. usus -us, der. di uti «usare», part. pass. usus]. – 1. a. Il fatto di usare, di servirsi di una cosa (raram. di una persona) in modi e per scopi particolari: l’u. moderato del vino durante i pasti non è dannoso; per la...
govèrno s. m. [lat. gŭbĕrnum «timone della nave»; in alcuni sign., der. di governare]. – 1. ant. Timone: barca ... Disarmata di vele e di governo (Petrarca). 2. L’atto e l’ufficio di governare, in tutti i sign. del verbo: a. La guida di una...