GALLO, Antonio
Elena Del Gallo
Nacque verso il 1440 da Cristoforo, esponente di una nobile famiglia originaria di Levanto e trasferitasi a Genova nel 1380. Le notizie sull'infanzia e sulla formazione [...] chiara influenza classica: le date degli avvenimenti sono scritte all'uso latino e le ore della notte sono divise in quattro vigilie Colombo come fu intesa dal notaio A. G., in Bollettino del Civico Istituto Colombiano, I (1953), 1, pp. 57 s.; G. ...
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HERMET, Francesco
Michele Gottardi
Nacque a Vienna il 30 nov. 1811 da Paolo e Maria Zaccar-Hogenz di Smirne (italianizzata in Zaccarian). La famiglia, armeno-cattolica, discendente da ugonotti emigrati [...] 'H., Gregorio, aveva aperto un grande "stabilimento di bagni ad uso orientale". Da Vienna la famiglia tornò a Trieste nel 1819; ma 8 dic. 1869, Trieste 1870; Sulla parziale riforma dello statuto civico del 1850, in suppl. a Nuovo Tergesteo, apr. 1877, ...
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CAVASSICO, Bartolomeo
Claudio Mutini
Nacque intorno al 1480 a Belluno da Troilo e Margherita di Campo. Il padre era notaio, non ricco, ma bene introdotto presso la più facoltosa clientela cittadina [...] autore è un manoscritto che si conserva nel Museo civico di Belluno intitolato dal C. stesso Memoriale mei del C. nel solco dei florilegi moralidi cui fecero largo uso gli enciclopedisti del Medioevo iscrivendosi altresì nel genere delle "ricollette ...
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FEDERZONI, Andrea
Graziella Martinelli Braglia
Figlio del capomastro Bartolorneo di Giovanni, detto il Rizzo, nacque a Carpi (Modena) versoil 1470- Secondo l'erudito carpigiano Cabassi (1784), frequentò [...] se da un lato è confennato dal rogito del 23 genn. 1511 (Carpi, Museo civico, Archivio Guaitoli, filza 9, fasc. 3 c. 1) è d'altro canto " d'impianto ottagonale ai lati del corpo absidale ad uso di sagrestie, che rivela la sigla stilistica del Peruzzi, ...
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JODI, Casimiro
Monica Grasso
Nacque a Modena il 30 ott. 1886 da Giacomo e Almerina Banfi.
Nel 1899 esordì come disegnatore satirico con lo pseudonimo di Costanzo Lodi nella strenna Il Marchese di Natale [...] , genere al quale lo J. si dedicò per tutta la vita, in cui usò colori più audaci e luminosi e una pennellata più sciolta (I crisantemi bianchi del 1924, Modena, Museo civico). Ulteriore omaggio al duomo di Modena è il trittico del 1924, di gusto ...
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GROSSO CACOPARDO, Giuseppe
Giovanni Molonia
Nacque a Messina il 28 sett. 1789 da Francesco Grosso, "chirurgo di Marina", e da Francesca Cacopardo. Per distinguersi dai tanti omonimi presenti in città [...] editoriali. Infatti era arricchita da una serie di incisioni, come d'uso nei volumi destinati a un pubblico colto e benestante fatto di artisti, e belle arti di Napoli, a occuparsi del Museo civico peloritano, di cui fu anche uno dei deputati. In ...
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SOAVE, Carlo Felice
Paolo Capozza
SOAVE, Carlo Felice. – Nacque a Lugano l’8 ottobre 1749, secondogenito di Carlo Giuseppe e di Chiara Francesca Herrich (Herrick).
Studiò a Genova (1767-69 circa) disegno [...] , 113, 333; Studi parte antica, 47; Milano, Archivio storico civico, Acquisti e doni, 8; Località milanesi, 163, 260, 270, , pp. 99, 103 s.; G. Utica, Ospedale Soave. Uso, ab-uso, ri-uso, proposte e risposte per il futuro, in Milano Brera 1859-1915 ...
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CERVELLO, Vincenzo
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Nacque a Palermo il 13 marzo 1854 da Nicolò e da Giuseppina Cianciolo e studiò nella sua città, conseguendovi la laurea in medicina nel 1877. Orientatosi subito verso gli studi [...] dal C. risultò in seguito non essere una sostanza pura, e l'uso che alla fine del secolo XIX e all'inizio del XX se ne parere della commissione sanitaria fu nominato medico primario dell'ospedale civico. Anche in campo clinico il C. si distinse per ...
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PIROVANO, Ernesto
Daniele Galleni
PIROVANO, Ernesto. – Nacque a Milano il 30 marzo 1866, secondogenito di Cesare, scultore in legno, e di Virginia Manzoni, la cui famiglia era proprietaria di un’impresa [...] nella sua città natale; inoltre cominciò a fare uso di un lessico ornamentale di matrice floreale o Jugendstil all’architettura cimiteriale: a Mortara si occupò dell’ampliamento del cimitero civico (1910-13); a Cremona, dove si era già fatto notare ...
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FURLANETTO, Bonaventura, detto Musin
Raoul Meloncelli
Nacque a Venezia il 27 maggio 1738 da famiglia di umili condizioni. Trascorse la sua adolescenza nell'oratorio della parrocchia di S. Nicolò dei [...] nel 1763 a S. Maria della Fava (Bologna, Biblioteca del Civico Museo bibliografico musicale). Buon successo riscosse l'Oratorio di S. oratori ove, oltre agli archi e ai fiati allora in uso, il F. utilizzò strumenti insoliti come il controfagotto, il ...
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uso2
uṡo2 s. m. [lat. usus -us, der. di uti «usare», part. pass. usus]. – 1. a. Il fatto di usare, di servirsi di una cosa (raram. di una persona) in modi e per scopi particolari: l’u. moderato del vino durante i pasti non è dannoso; per la...
numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...