Città globali
Vittorio Gregotti
Benché molti affermino che nel nuovo secolo il fatto urbano stia radicalmente cambiando la propria natura, non si può scrivere della città del 21° sec. senza fare riferimento [...] e i modi di essere propri della costruzione, dell’abitabilità, dell’uso e della rappresentazione di cose e di ipotesi: buone e cattive, quello del consumo coincidano automaticamente con l’interesse civico che ancora negli anni Sessanta era alla base ...
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Palatia
JJean-Marie Martin
Una presentazione dei palatia fridericiani deve cominciare con l'enunciazione di un apparente paradosso. Federico II è, se non l'inventore, almeno il primo promotore in Occidente [...] a S. Pietroburgo e Tsarskoe Selo. La parola palatium, in uso sia durante il XII sec. normanno che, poi, in età che sono stati spostati e murati nel palazzo Arpi (Museo Civico), sicché ignoriamo dove originariamente si ergesse la domus, della quale ...
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CASTELLI, REGNO D'ITALIA, ARCHITETTURA
Stando sia alle fonti sia alle emergenze monumentali, l'attività di Federico II quale edificatore di castelli si limita nel Regno d'Italia a un numero piuttosto [...] suddiviso in più ambienti secondo la destinazione d'uso, in modo tale da ottenere nelle ali Bortolami, Una chiesa, una città: le origini del duomo di Pordenone tra spirito civico e sentimento religioso, in San Marco a Pordenone, a cura di P. Goi, ...
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PIAZZA
E. Guidoni
La storia urbanistica e architettonica delle p. medievali deve essere impostata tenendo conto delle testimonianze documentarie e archeologiche, delle caratteristiche funzionali, dei [...]
In molte regioni europee si verificò una continuità d'uso, nelle città antiche che mantennero nell'Alto Medioevo la . Roma 1971); R. Cessi, Le prime sedi comunali padovane, Bollettino del Museo Civico di Padova 53, 1964, 2, pp. 57-80; E.A. Gutkind, ...
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Domus, archiettura
MMaria Stella Calò Mariani
Nello Statutum de reparatione castrorum (v.) federiciano, oltre i castra sono elencate le domus (v.). Il termine designa sia residenze urbane, sia costruzioni [...] foglie d'acqua lanceolate (nel deposito del Museo Civico), d'impronta cistercense, somigliante ai peducci fogliati visibili poi. Particolare accento deriva alle murature superstiti dall'uso dell'opus reticulatum, in cui sono reimpiegati cubilia ...
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uso2
uṡo2 s. m. [lat. usus -us, der. di uti «usare», part. pass. usus]. – 1. a. Il fatto di usare, di servirsi di una cosa (raram. di una persona) in modi e per scopi particolari: l’u. moderato del vino durante i pasti non è dannoso; per la...
educazióne s. f. [dal lat. educatio -onis, der. di educare: v. educare]. – 1. In generale, l’attività, l’opera, e anche il risultato di educare, o di educarsi, come sviluppo di facoltà e attitudini, come affinamento della sensibilità, come correzione...