MAFFEI, Francesco
Alessandro Serafini
Figlio di Maffio, poco noto pittore vicentino, nacque probabilmente nel 1605 a Vicenza (Rossi, 1991, p. 29; Ridolfi).
Della sua famiglia si conosce ben poco: ignota [...] inconsuete, sembrano adeguarsi senza drammi alla pittura allegorica, all'uso della metafora e del simbolo. Nello stesso anno, il Madonna col Bambino tra i ss. Giuseppe e Giovannino del Museo civico di Feltre.
Poco prima del 1655 il M. lavorò nell' ...
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GALEOTTI, Sebastiano (Bastiano, Gasparo)
Rita Dugoni
Figlio di Domenico e di Maria di Bastiano Vignoli, nacque a Firenze il 22 dic. 1675 e venne battezzato il giorno successivo nella chiesa di S. Maria [...] delle figure nello spazio realizzate "sottinsù" e nell'uso di colori vibranti.
Nel 1712 il G. fu disegni e stampe di palazzo Rosso: ipotesi e confronti, in Bollettino dei Musei civici genovesi, XV (1993), pp. 53-62; N. Bianchini, Il santuario nella ...
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DITTICO
C. Jhm
D., in latino diptychum, deriva dalle parole greche δίς e πτύσσειν con le quali originariamente poteva essere indicato qualsiasi oggetto piegato in due parti. Soltanto nella tarda antichità [...] e Igea, c. 400, a Liverpool).
In conformità all'uso originario di dittici per le registrazioni documentate e per le liste nella sua aridità (Amburgo, bibl. statale; Bologna, Museo Civico), che forse risalgono alla metà del V secolo. Una base ...
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DUSI, Cosroe
Maddalena Malni Pascoletti
Figlio di Bernardo, discendente da agiata famiglia di Bergamo, e di Maddalena Fapanni di Brescia, nacque a Venezia il 28 luglio 1808. Il padre mori poco dopo [...] Bolgoj di Mosca, eseguito nel 1856 e in uso fino al 1896, raffigurante Ilsolenne ingresso del principe Požorskij . 105; F. Firmiani, in Catalogo della Galleria d'arte moderna del Civico Museo Revoltella, a cura di F. Firmiani-S. Molesi, Trieste 1970, ...
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Vedi BUCCHERO dell'anno: 1959 - 1994
BUCCHERO
D. Lollini
Sotto questo nome si intende un particolare tipo di ceramica fatta al tornio, uniformemente nera tanto all'interno quanto all'esterno e lucidata [...] fatto che questa forma di vaso, il cui uso specifico rimane tutt'ora incerto, sia stata . Q. Giglioli, L'arte etrusca, Milano 1935, p. XXIV; D. Levi, Il Museo civico di Chiusi, Roma 1935, p. 105 ss. Sulla tecnica del b.: A. Del Vita, Osservazioni ...
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FIGINO, Giovanni Ambrogio
Roberto Ciardi
Figlio di Giovanni Vincenzo, fabbricante di spade e proveniente da una nota famiglia di armaioli, e di Lucia Grassi, nacque a Milano; l'anno di nascita è incerto.
La [...] vasta circolazione delle stampe di cui anche il F. seppe fare buon uso (disegni da stampe di M. Raimondi e di Agostino Veneziano [ diviene pienamente avvertibile nel Giove, Giunone e Io del Museo civico di Pavia, firmato e datato 1599, che non a caso ...
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DAMINI
Giovanna Nepi Scirè
Famiglia di pittori del sec. XVII, tutti figli di un Damino: Pietro, Giorgio e Damina.
Pietro, secondo la biografia del Ridolfi (1648), attendibile perché scritta a meno di [...] per S. Giovanni in Verdara. Lo stesso uso della luce incontriamo nel bel Battesimo di Cristo A. Moschetti, La prima revisione d. pitture in Padova e nel territorio, in Boll. d. Musei civici di Padova, III (1900), p. 135; IV (1901), pp. 34, 41; V (1902 ...
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CESANO, Secondina Lorenza Eugenia
Nicola Parise
Nata a Fossano (Cuneo) da Carlo Emilio e da Cristina Bianchi il 16 febbr. 1879, compì i propri studi universitari a Roma; e qui si laureò sotto la guida [...] e si esauriva nella determinazione del sistema monetario in uso, delle specie monetarie in corso e della loro il riordinamento (iniziato nel 1941) della collezione Piancastelli del Museo civico di Forlì, e nel 1957 ne pubblicò il catalogo delle ...
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LEGISLAZIONE ARTISTICA nell'antichità
M. Cantucci
Con questa espressione si intendono tutti i provvedimenti adottati nell'antichità dai detentori del potere normativo statuale nel vasto campo dell'arte; [...] un punto di vista estetico, quanto dal punto di vista dell'uso che il pubblico ne poteva fare.
La organizzazione delle città greche, , si consideravano elementi di pubblico decoro e di civico ornamento.
Questi principî che noi abbiamo colto nel ...
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INDIA, Francesco (Francesco Torbido, detto anche il Moro)
Alessandro Serafini
Nacque a Venezia dal veronese Marco tra il 1482 e il 1485 (Repetto Contaldo, 1984, p. 53). In questa città, secondo le parole [...] Contaldo (1984, p. 56) con il Giovane pastore dei Musei civici di Padova: in effetti il ritratto fu più tardi trasformato dallo stesso pala di S. Fermo, si modernizza qui nell'uso di contrasti luministici che richiamano la contemporanea opera del ...
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uso2
uṡo2 s. m. [lat. usus -us, der. di uti «usare», part. pass. usus]. – 1. a. Il fatto di usare, di servirsi di una cosa (raram. di una persona) in modi e per scopi particolari: l’u. moderato del vino durante i pasti non è dannoso; per la...
educazióne s. f. [dal lat. educatio -onis, der. di educare: v. educare]. – 1. In generale, l’attività, l’opera, e anche il risultato di educare, o di educarsi, come sviluppo di facoltà e attitudini, come affinamento della sensibilità, come correzione...