Architettura
Nelle chiese occidentali, lo spazio destinato ai cantori e al clero durante le funzioni liturgiche; ne è parte integrante l’insieme dei sedili, in origine semplici banchi di marmo, in seguito [...] ad Assisi (15° sec.), dell’abbazia di Staffarda (Torino, Museo Civico), della certosa di Pavia (16° sec.), di S. Giorgio Maggiore Giovanni Gabrieli e del fiammingo A. Willaert, introdusse l’uso di c. battenti o spezzati, ovvero dialoganti tra loro. ...
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CESTI, Pietro (in religione Antonio)
Lorenzo Bianconi
Nacque in Arezzo dove fu battezzato il 5 ag. 1623, nono ed ultimo figlio del pizzicagnolo Giuseppe di Lorentino e di Francesca Ruschi. Fin da ragazzo [...] restano però che tre arie in manoscritti antologici (due a Venezia, Civico Museo Correr, b. 1-15, n. 11; una " Firenze si fece una "serenata" musicale a cinque voci, strumentata "all'uso de' concerti di Francia", per il compleanno di Cosimo III (l' ...
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Marco Bussagli
Futurismo
«È dall’Italia che noi lanciamo per il mondo questo nostro
manifesto di violenza travolgente
e incendiaria col quale fondiamo
oggi il futurismo»
(Filippo Tommaso Marinetti)
Il [...] Boccioni in quello stesso anno (Milano, Palazzo Reale, Civico museo d’arte contemporanea). Si potrebbe cogliere in queste dominante nella produzione poetica dalla fine del 19° secolo, l’uso di immagini forti, anche scioccanti, l’abbandono della rima ...
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FRESCOBALDI, Girolamo
Oscar Mischiati
Nacque a Ferrara ai primi di settembre (fu battezzato il 13) del 1583 da Filippo e Lucrezia. La famiglia era di buona condizione: il padre acquistava infatti l'11 [...] procedimenti tipografici e di tutti i tipi di notazione allora normalmente in uso: da un lato l'incisione su lastra (di rame) e la Ancidetemi pur d'Archadelt passaggiato" di G. F., in Quaderni della Civica Scuola di musica, VIII (1988), 16, pp. 7-86; ...
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GIULINI, Giorgio
Stefano Meschini
Luca Conti
Figlio primogenito del conte Giuseppe e di Angela Sadarini, di nobile famiglia novarese e già vedova del conte Diego Gera, nacque a Milano nel palazzo di [...] potrebbe aggiungere, come detto dal Verri (che pure ne fece largo uso) una generale mancanza di "filosofia", o meglio di un generale e del Firmian, la nomina a direttore dell'Archivio civico di Milano, compito che svolse con la consueta alacrità ...
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MANZUOLI (Mazzuoli, Manzoli, Manzolini), Giovanni
Mario Armellini
Il M. nacque a Firenze, nella parrocchia di S. Lucia sul Prato, il 22 giugno 1712, figlio "di Gio. Lorenzo di Giuliano Mazzuoli e di [...] all'orchestra un'accordatura più grave rispetto all'uso bolognese. Il successivo importante ingaggio venne dal teatro , 79 (25 marzo 1712 - 24 marzo 1714), c. 46v; Bologna, Civico Museo bibliografico musicale, I.019.1.085, I.002.065, I.003.013 ...
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GUAMI
Rossella Pelagalli
Famiglia di musicisti, originaria di Guamo di Capannori, in Lucchesia: il capostipite fu Giuseppe (Gioseffo), figlio di Domenico, nato a Lucca, ove venne battezzato il 27 genn. [...] gran parte delle quali conservate presso la Biblioteca del Civico Museo bibliografico musicale di Bologna, si ricordano ancora le punto di vista armonico, nel nuovo senso tonale e nell'uso del cromatismo.
Tra i suoi lavori figurano ancora: Il terzo ...
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CHITI, Girolamo Michelangiolo
Alberto Iesuè
Figlio di Giovanni Battista e di Virginia Moroni, nacque a Siena il 19 genn. 1679, Frequentò le scuole nella città natale, dove compì anche gli studi di teologia [...] di voci soliste e coro di ripieno.
Nelle messe è tipico l'uso imitativo di melismi di testi poveri di parole come l'Agnus Dei, le opere teoriche si ricordano: Parere, 1723 (Bologna, Civico Museo bibliografico musicale, F 7); Cantata per l'organista ...
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LONATI, Carlo Ambrogio
Norbert Dubowy
Nacque a Milano verso il 1645. Nulla si sa finora sulla famiglia e sulla formazione musicale di questo compositore e violinista.
Un Antonio e un Ascanio Lonati [...] del violino", da identificare con Angelica Rapparini (Bologna, Civico Museo bibliografico musicale).
Ignoriamo in che modo il L. espressiva. Cinque di esse (nn. 6-11) prevedono l'uso del violino con scordatura, elemento che le collega con l'arte ...
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GABRIELLI (Gabrieli), Domenico
Rossella Pelagalli
Nato a Bologna il 19 ott. 1659, è anche conosciuto con l'appellativo di "Minghin [Minghino, Domenichino] dal viulunzaal", soprannome riferito alle speciali [...] emiliana, presenta una minore originalità nell'uso del violoncello; si ricordano in particolare: maggiore, in Sonate a tre di vari autori (Bologna 1700?, Biblioteca del Civico Museo bibliogr. musicale di Bologna); le 2 Sonate per violinoin parti (una ...
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uso2
uṡo2 s. m. [lat. usus -us, der. di uti «usare», part. pass. usus]. – 1. a. Il fatto di usare, di servirsi di una cosa (raram. di una persona) in modi e per scopi particolari: l’u. moderato del vino durante i pasti non è dannoso; per la...
educazióne s. f. [dal lat. educatio -onis, der. di educare: v. educare]. – 1. In generale, l’attività, l’opera, e anche il risultato di educare, o di educarsi, come sviluppo di facoltà e attitudini, come affinamento della sensibilità, come correzione...