Burocrazia
Martin Albrow
Lineamenti generali del fenomeno
Definizioni classiche
Affermare che la burocrazia è antica quanto la storia umana significa soltanto fare della vuota retorica. Affermare invece [...] usò mai questo termine, sebbene fosse già corrente, probabilmente per timore che esso sminuisse l'autorità della monarchia. Egli volle indagare soprattutto la razionalità dello Stato. Distacco critico capitalisti, e una delleragioni per cui egli ...
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BORGHESI, Bartolomeo (Bartolino)
Augusto Campana
Nacque a Savignano di Romagna l'11 luglio 1781, da Pietro e da Caterina Conti di Castrocaro, sua terza moglie. Dal padre, espertissimo numismatico e raccoglitore [...] spesso nelle stampe, e in famiglia e tra gli amici l'uso del diminutivo durò a lungo, se si trova ancora spesso nel e istorico della Repubblica di S. Marino, Napoli 1872 (Indice, p. 476). Una bibliografia non estesa, ma critica e ragionata e, per ...
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Le stagioni della fiaba, le regioni del racconto
Fabio Mugnaini
«C’era una volta...»: racconto, storia letteraria e industria culturale
Secondo Max Müller (1823-1900), indologo e fondatore della scuola [...] musicale, oltre alla pagina della scrittura specialistica e critica. Dalla metà degli uso strumentale della tradizione narrativa da parte dell’ industria culturale, che si avvalse dello , la ragione di una distribuzione areale della tradizione poetica ...
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Economia internazionale
Giancarlo Gandolfo
Introduzione
Mentre molte discipline economiche 'specialistiche' sono nate e si sono sviluppate in tempi relativamente recenti dal corpo di base della teoria [...] punto risulta determinato nella fig. 1 in corrispondenza dellaragione di scambio OQE, ove M₁AM₁A=X nel § 10a.
Questo approccio è criticabile per una serie di motivi, in visione unilaterale della determinazione del cambio, mentre l'uso di un ...
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Protestantesimo
Heinz-Horst Schrey
di Heinz-Horst Schrey
Protestantesimo
sommario: 1. L'autocomprensione odierna del protestantesimo: a) genesi storica; b) distinzione tra veteroprotestantesimo e neoprotestantesimo; [...] ". Nella prima, tipica dell'illuminismo, la ragione diventa fondamento criticodella conoscenza e criterio teologico, della libertà" (Fichte), un ‟vero Ercole, che restituì a interi popoli l'usodellaragione nelle cose più ardue, quelle dello ...
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DEMOGRAFIA
Eugenio Sonnino e Antonio Golini
Demografia storica
di Eugenio Sonnino
Lo studio delle popolazioni storiche e le fonti
Era l'anno 1662 quando John Graunt, mercante londinese di drapperie [...] un attento vaglio criticodella loro validità e apre la possibilità di farne un uso scientifico solo quando un'ipotesi di una popolazione tende a diminuire. È per questa ovvia ragione che in demografia, per giudicare del livello di fecondità, ...
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EGEMONIA
Bruno Bongiovanni e Luigi Bonanate
Egemonia
di Bruno Bongiovanni
L'egemonia dei Greci
Sin dalla stagione 'classica' della civiltà greca, il concetto di 'egemonia' subisce, in concomitanza [...] dellaragione, ma il prodotto storico e concreto dell'autonomia e dello sviluppo politico-culturale dell' critica le diverse concezioni statiche, come quelle implicite in un rapporto di 'predominio' (che echeggiano l'uso prevalente anche della ...
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I risultati dell'elaborazione neuronale come fonte dell'informazione
John Hertz
(Niels Bohr Institute, Blagdameswey Copenaghen, Danimarca)
Una parte consistente della neurofisiologia si occupa dell'interpretazione [...] potenziale raggiunge un particolare valore critico, il neurone emette un impulso dei casi.
Non c'è nessuna ragione particolare per effettuare un fit utilizzando si è potuto effettuare il calcolo basato sull 'usodella rete, come per i dati reali, e ...
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Leone XIII
Francesco Malgeri
Vincenzo Gioacchino Pecci nacque il 2 marzo 1810 a Carpineto Romano, un piccolo centro del Lazio meridionale, collocato sulle pendici dei monti Lepini. Figlio dell'agiato [...] suo giudizio sulla realtà religiosa della diocesi appare molto critico. In una allocuzione dell'11 settembre 1853, il in essi la dignità dell'umana persona, nobilitata dal carattere cristiano. Agli occhi dellaragione e della fede non è il lavoro ...
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BEMBO, Pietro
Carlo Dionisotti
Nacque a Venezia il 20 maggio 1470 da Bernardo e da Elena Marcello. La personalità del padre, uno degli uomini di maggior rilievo nella storia veneziana di quell'età, [...] Roma. Non sembra tuttavia che, come per ovvie ragioni il Castiglione, facesse uno sforzo serio per ingraziarsi marzo 1520. Era giunto a un punto criticodella sua esperienza romana e di Curia. Ma G. B. Gelli, dal pronto uso che per contro l'Ariosto ne ...
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ragione
ragióne s. f. [lat. ratio -onis (der. di ratus, part. pass. di reri «fissare, stabilire»), col sign. originario di «conto, conteggio»]. – 1. a. La facoltà di pensare, mettendo in rapporto i concetti e le loro enunciazioni, e insieme...
critica
crìtica s. f. [dal gr. κριτική (τέχνη) «arte del giudicare», femm. sostantivato dell’agg. κριτικός: v. critico1]. – 1. a. Facoltà intellettuale che rende capaci di esaminare e valutare gli uomini nel loro operato e il risultato o i...