UMANESIMO
Fausto GHISALBERTI
. Con questo nome si designa quel periodo letterario, culminante nel sec. XV, che corrisponde all'aspetto peculiarmente filologico del Rinascimento (v.): determinato dalla [...] usocritica storica, condotta sulla ricerca, lo studio e la comparazione delle fonti. All'ossequio servile, all'abdicazione a ogni personalità di giudizio, succede ora la reazione del Valla, di questo spregiudieato assertore dei diritti dellaragione ...
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GRAFICA D'ARTE
Guido Strazza
Con l'aggettivo ''grafico'' si è sempre significato ciò che attiene genericamente al disegno, al rappresentare e comunicare per segni. Poiché le tecniche tradizionali di [...] ragione per la quale ha motivo di essere la numerazione (e la firma) di copie meccaniche intenzionalmente variate dall'artista.
È d'uso che firma e numerazione siano scritte a matita sul margine inferiore della Il valore criticodella stampa di ...
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LUCIANO di Samosata (Λουκιανός, Lucianus)
Nicola Festa
Scrittore greco del II sec. d. Cristo. Di carattere a preferenza umoristico e satirico; non senza pretesa di rispecchiare l'opinione pubblica e [...] ragione è adottata la forma esteriore dell'epistola. Tuttavia, né i successi delle certa soddisfazione l'uso promiscuo della prosa e del criticadell'autore stesso sull'ampollosità (si direbbe, bizantina o secentesca) del primo scritto. Ma la critica ...
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POPE, Alexander
Ernest de Sélincourt
Poeta inglese, nato a Londra il 21 maggio 1688, morto a Twickenham il 30 maggio 1744. Era figlio di un drappiere ritiratosi nel 1700 in agiatezza a Binfield, nella [...] il suo non poteva tollerare la critica, per quanto fondata. Nel 1725 dell'amore di sé e dellaragione è inconcludente; la sua concezione dello sviluppo storico della politica o della fu straordinario come artista. Nell'uso che fece del distico eroico, ...
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HAMANN, Johann Georg
Vittorio Santoli
Pensatore tedesco, nato a Königsberg il 27 agosto 1730, morto a Münster il 21 giugno 1788. Ricevette un'educazione familiare rigida e ristretta e un'istruzione [...] uso naturale dei sensi dall'uso innaturale delle astrazioni", e nelle passioni vedeva, carnalmente, "armi della -308; A. Sarno, La Metacritica del H. contro la CriticadellaRagion Pura come una "Critica del Giudizio", Napoli 1924; B. Croce, H. e Vico ...
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PUCCI, Francesco
Delio Cantimori
Nato a Figline nel 1540, morto a Salisburgo forse nel 1595. Compiuti i primi studî umanistici a Firenze, il P. si recò a Lione per esercitarvi la mercatura; ma prese [...] "tutti gli uomini nascono e restano innanzi all'usodellaragione et del giudizio" in istato "d'innocenza": , Monaco 1880, p. 111 segg.; G. Radetti, in Giornale criticodella Filosofia Italiana, 1930; A. Gordon, in Dictionary of National Biography, ...
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INTELLETTUALISMO
Vito FAZIO-ALLMAYER
. L'uso del termine intellettualismo, in senso critico, è recente e certamente posteriore all'inversione dell'uso dei termini intelletto e ragione. Nel Rinascimento [...] come facoltà recettiva che postula accanto a sé l'esistenza d'una volontà che contenga l'ineliminabile carattere costruttivo dellaragione; e che la necessità di ridurre la sensibilità (sia come senso, sia come sentimento) all'intelletto nasce da ...
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SOCIALISMO
Rodolfo MONDOLFO
. Termine introdotto per la prima volta da R. Owen in un manifesto del 1820 e usato poi con varie gradazioni di significato (che ne rendono difficile una definizione) a indicare [...] utopico al successivo socialismo critico pratico, portando sulla scena le forze delle classi lavoratrici, per le quali non è questione di tipi ideali di società, in cui nome far appello alla ragione o all'umanitarismo delle classi privilegiate, ma di ...
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Liberalismo
Giuseppe Bedeschi
(XXI, p. 36; App. II, ii, p. 192)
La società aperta e i suoi nemici
Il 20° secolo è stato il secolo dei grandi regimi totalitari e delle ideologie che li hanno ispirati. [...] prima di tutto alle proprie ragioni ideali e alla propria capacità
Se si applica questo razionalismo critico alla società, ne discende che liberale trionfa e si perfeziona non con l'usodello strumento della schiavitù, bensì col negarlo e con lo ...
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POSTMODERNO
Giorgio Patrizi
Maria Anita Stefanelli
Stefano Chiodi
Ada Francesca Marcianò
Letteratura. - L'uso del termine p. è già rinvenibile negli anni Trenta, allorché il compilatore di una Antologia [...] autonoma, capace cioè di trovare ragioni e significati intrinseci al suo e dei suoi allievi, interpreti di una criticadella crisi dei valori del moderno che non infine, l'architettura scaturisce dall'usodell'esperienza mediante la memoria "operante ...
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ragione
ragióne s. f. [lat. ratio -onis (der. di ratus, part. pass. di reri «fissare, stabilire»), col sign. originario di «conto, conteggio»]. – 1. a. La facoltà di pensare, mettendo in rapporto i concetti e le loro enunciazioni, e insieme...
critica
crìtica s. f. [dal gr. κριτική (τέχνη) «arte del giudicare», femm. sostantivato dell’agg. κριτικός: v. critico1]. – 1. a. Facoltà intellettuale che rende capaci di esaminare e valutare gli uomini nel loro operato e il risultato o i...