Primo elemento di parole composte del linguaggio medico, nelle quali indica il bacinetto o pelvi renale.
Pielectasia Aumento di volume della pelvi e dei calici renali, la cui forma risulta tuttavia conservata. [...] cui una lesione delle vie escretrici o la compressione dell’uretere da parte di organi vicini (cancro dell’utero o della vescica) rappresentino un ostacolo insormontabile per il deflusso dell’urina. Pielotomia Intervento chirurgico di incisione della ...
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Ermafroditismo
Giuseppe Novelli
Il termine ermafroditismo deriva dal nome di un personaggio della mitologia greca, Ermafrodito. Figlio di Hermes e Afrodite, fece innamorare di sé la ninfa Salmace; avendola [...] stimolazione con gonadotropina corionica (HCG) e dalla presenza di utero e di tube. In genere si opta per il possibile diagnosi prenatale consente in molti casi il trattamento in utero, praticato a partire dal secondo mese di gravidanza con ormoni ...
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Malattia
Giovanni Federspil
Roberto Vettor
Maria Teresa Tenconi
Alice Bellagamba
Il termine malattia indica lo stato di sofferenza di un organismo, o di sue parti, prodotto da una causa che lo danneggia, [...] carcinoma del pancreas, dei tessuti connettivi, del corpo dell'utero, della prostata, del testicolo, della vescica, del rene, prognosi migliore, come quelli della mammella, del corpo dell'utero, della vescica e del colon. La minor sopravvivenza può ...
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Il bambino nel periodo compreso fra il momento della nascita e le prime 4 settimane di vita. La prima settimana di vita, detta periodo neonatale precoce, rappresenta il periodo critico di adattamento alla [...] , del tutto temporanee, della forma cranica di un n. sono da attribuirsi al tipo di presentazione del feto nell'utero: soltanto nei nati da parto cesareo il cranio si presenta di forma quasi perfettamente rotonda, in conseguenza della mancata ...
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Neonato
Giovanni Bucci
Annamaria Giua
Francesca Campi
Anna Fabrizi
Marinella Rosano
Si chiama neonato il bambino nel periodo fra il momento della nascita e le prime quattro settimane di vita, quando, [...] di un sistema già molto complesso e capace di risposte di adattamento alle esigenze immediate del neonato fuori dell'utero materno, quali il nutrimento attraverso il riflesso di suzione e di rotazione mirata del capo, cui fanno seguito movimenti ...
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Marijuana
Claudio Castellano
Il termine marijuana, forse di origine spagnola e di etimo incerto, designa in America e in Europa la droga ottenuta facendo essiccare i fiori e le foglie della canapa indiana [...] e antisettico. Nell'Europa medievale si ricorse a essa per curare ustioni, dolori delle vie uditive, malattie dell'utero. Successivamente, le si attribuì efficacia nella terapia di convulsioni, reumatismi, tetano, rabbia, e ne fu poi riconosciuta la ...
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Nano
Ivan Nicoletti e Marco Bussagli
Per nanismo si intende una condizione caratterizzata da statura molto al di sotto della media. In medicina il termine è stato sostituito con bassa statura, perché [...] sviluppo dei caratteri sessuali secondari; nelle bambine, l'ecografia pelvica che metta in evidenza un ritardo dello sviluppo dell'utero e delle ovaie; il dosaggio dei principali ormoni che determinano la pubertà (che permane di tipo infantile).
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Anemia
Franco Mandelli
Antonella Ferrari
Per anemia, dal gr. ἀναιμία, composto di ἀν- privativo e αἷμα, "sangue", si intende lo stato morboso causato dalla riduzione al disotto della norma dell'emoglobina, [...] abbondanti o vere e proprie emorragie uterine; flussi mestruali abbondanti o molto ravvicinati possono aversi in presenza di fibromi dell'utero o in talune disfunzioni ormonali. Nel 90% delle donne adulte con anemia sideropenica, la causa è di natura ...
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Malaria
Antonio Sebastiani
Gabriella Sebastiani
La malaria, termine che deriva dall'italiano 'mala aria' ed è stato adottato nella letteratura medica internazionale, è una malattia infettiva causata [...] ; coagulopatia intravasale disseminata con profuse emorragie. Forme particolari sono: la malaria congenita, contratta in utero o nel periodo perinatale, inattesa e con manifestazioni gravi (disturbi digestivi, respiratori, neurologici ed ...
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La seconda rivoluzione scientifica: scienze biologiche e medicina. Dalla patologia cellulare alla patologia molecolare
Paolo Mazzarello
Dalla patologia cellulare alla patologia molecolare
A partire [...] all'osservazione microscopica. A conclusioni analoghe si arrivava anche nei casi del carcinoma dello stomaco e dell'utero. In questi tumori la disseminazione 'locale' era tracciabile a partire dal tessuto epiteliale di origine. Quando invece ...
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utero
ùtero s. m. [dal lat. utĕrus, cfr. sancr. udáram «ventre»]. – 1. In anatomia umana (e comparata per i mammiferi), organo muscolare, presente solo nelle femmine, a forma di cono tronco ad apice in basso, che dà temporaneo ricetto all’uovo...
reato universale loc. s.le m. Reato punibile ovunque e da chiunque (cittadino italiano o straniero) sia stato commesso. ◆ [tit.] «La guerra civile è un reato universale»: così Hugo racconta le ragioni dei vinti. (Corriere della sera, 12 febbraio...