pragmatismo
Paolo Casini
La filosofia delle azioni e dei fatti
Il pragmatismo (dal greco pràgma «azione», «fatto») è una corrente filosofica che si sviluppò tra la fine del 19° e gli inizi nel 20° secolo [...] un segno sia intraducibile in una proposizione di questo tipo, secondo Peirce il suo significato è vuoto.
La teoria utilitaristica di James
La nostra concezione di un oggetto, secondo Peirce, coincide dunque con la cognizione che noi abbiamo delle ...
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Stato di completa perdita della coscienza, della motilità volontaria e della sensibilità, con conservazione, parziale o totale, delle funzioni vegetative (circolazione, respirazione ecc.). In base alla [...] che non sono più persone. Alla medesima conclusione si perviene sulla scorta di considerazioni di natura economico-utilitaristica, improntate al mero calcolo costi-benefici e relative all’assistenza di questi pazienti, che difficilmente tornano a ...
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Borghesia
Luciano Cafagna
Introduzione
'Borghesia' e 'borghese' sono termini che mirano a denominare, nell'uso oggi corrente, un gruppo sociale storico proprio della civiltà europea e occidentale, germinato [...] (v. Poggi, 1988). Per Weber, il dato essenziale dello spirito capitalistico si colloca nella nobilitazione etica, cioè meta-utilitaristica, del 'far danaro': "Il guadagno è considerato come scopo della vita dell'uomo e non più come mezzo per ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Bene comune e fraternità
Stefano Zamagni
Il risveglio europeo e l’eticadel bene comune
Tra 11° e 14° sec., la società e l’economia europee sperimentano una profonda trasformazione strutturale che vede [...] , 18232; trad. it. 1998, p. 24). In Italia, un forte contributo – si fa per dire – alla diffusione della dottrina utilitaristica e di conseguenza all’abbandono della categoria di bene comune nel discorso economico venne da Francesco Ferrara, di certo ...
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NATALE, Tommaso
Francesco Di Chiara
– Nacque a Palermo il 3 giugno 1733, primogenito di Domenico, marchese di Monterosato, discendente di una ricca famiglia di mercanti di Cosenza, e di Beatrice Rao, [...] , infatti, postulando un sistema sanzionatorio dal volto più umano e con pene più miti, muovevano da una visione utilitaristica del diritto penale: la pena doveva essere diretta alla difesa della società attraverso la prevenzione e la repressione dei ...
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Bentham, Jeremy
Filosofo, giurista ed economista inglese (Londra 1748 - ivi 1832).
L’impegno civile e politico
Dopo aver studiato nel Collegio di Westminster, entrò nel Queen’s College di Oxford (1763) [...] del contratto sociale e delineò la sua concezione filosofica e politica, ponendo come origine e fine del diritto il principio utilitaristico. Dal 1785 al 1787 compì lunghi viaggi, in Europa, a Costantinopoli e in Russia, e scrisse la Defence of usury ...
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SOCIOLOGIA
Ugo SPIRITO
. Termine usato per la prima volta da A. Comte per indicare la scienza positiva dei fenomeni sociali. Il Comte intendeva per scienza positiva quella che considera tutti i fenomeni [...] altri direttamente o indirettamente deriverebbero. La più caratteristica di esse è quella che, riallacciandosi alla filosofia utilitaristica, pone a fondamento della storia il fenomeno economico. Naturalmente, una volta presa questa via, i confini ...
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Contrattualismo
John Dunn
Introduzione
L'idea di contratto o accordo ha avuto un ruolo centrale nel pensiero politico occidentale in due importanti momenti storici e in relazione a due questioni fondamentali. [...] l'importanza maggiore della teoria di Rawls risiede principalmente nell'aver messo in discussione l'adeguatezza della concezione utilitaristica della natura dei valori umani. Secondo Rawls l'utilitarismo non riesce a riconoscere la caratteristica più ...
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contratto sociale, teoria del
Riccardo Vannini
Patto ipotetico attraverso cui individui appartenenti a una stessa società decretano le regole che sottendono al suo fondamento. La filosofia politica [...] con la funzione di benessere sociale rawlsiana (➔ benessere sociale, funzione del), la quale si distingue da quella utilitaristica alla Bentham (➔) proprio per il suo carattere accentuatamente egualitario. Il premio Nobel J. Stiglitz, alla fine degli ...
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In generale, modo di comportarsi di un individuo, soprattutto in determinate situazioni, nei rapporti con l’ambiente e con le persone con cui è a contatto.
Psicologia
Il complesso coerente di atteggiamenti [...] di continuità è probabile che il c. collettivo non si verifichi.
Una forma aggiornata di studio del c. in termini utilitaristici è rappresentata dalla teoria della scelta razionale di J.S. Coleman, J. Rawls e altri. Secondo tale impostazione il c ...
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utilitaristico
utilitarìstico agg. (pl. m. -ci). – Relativo all’utilitarismo, da utilitarista (in ambedue i sign. di questo termine): morale, etica u.; principî u.; le concezioni u. di H. Spencer; perseguire scopi utilitaristici. ◆ Avv. utilitaristicaménte,...
deontologia
deontologìa s. f. [comp. del gr. (τό) δέον -οντος «il dovere» e -logia]. – Termine filosofico coniato, nella forma ingl. deontology, da J. Bentham (1748-1832) per designare la sua dottrina utilitaristica dei doveri, passato poi...