Impulsi riformatori del mondo di fuori: dal Rinascimento all'Illuminismo
Vittorio Frajese
Al volgere del Quattrocento si parlava molto di riforma. La denuncia dei mali della società italiana e della [...] giurisdizionalistico cambiò infatti segno negli anni Sessanta del Settecento con l’affermarsi anche in questo campo del nuovo criterio utilitaristico posto in auge dai saggi di Quesnay e di Hume. Su questa nuova base fu lanciato un attacco al ...
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(A. T., 53-54-55; 56-57).
Geografia: Nome (p. 667); La moderna conoscenza geografica (p. 667); Situazione e confini (p. 668); Composizione litologica del suolo (p. 668); Struttura e forme del terreno [...] illuminista, che riduce la ragione al buon senso, la religione alla morale, l'armonia prestabilita di Leibnitz a un teleologismo utilitaristico, crede conseguibile la verità con la logica e l'arte con lo studio. Un poeta vero come Chr. Gu̇nther ...
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utilitaristico
utilitarìstico agg. (pl. m. -ci). – Relativo all’utilitarismo, da utilitarista (in ambedue i sign. di questo termine): morale, etica u.; principî u.; le concezioni u. di H. Spencer; perseguire scopi utilitaristici. ◆ Avv. utilitaristicaménte,...
arte
s. f. [lat. ars artis]. – 1. a. In senso lato, capacità di agire e di produrre, basata su un particolare complesso di regole e di esperienze conoscitive e tecniche, e quindi anche l’insieme delle regole e dei procedimenti per svolgere...