CANOVA, Antonio
Massimiliano Pavan
Figlio di Pietro e di Angela Zardo "Fantolin" di Crespano, nacque a Possagno (Treviso) il 1º nov. 1757. Il padre, "lavoratore in pietra e architetto" (Bassano, Museo [...] presidenza ad A. Vici.
Nel maggio le vicende politiche riportarono a Roma il governo pontificio. I saldi delle e sul tempio di Possagno, Treviso 1950; R. Zeider, Klassizismus und Utopia, Stockholm 1954, ad Indicem;E. Lavagnino, C. e le sue " ...
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DI VITTORIO, Giuseppe
Piero Craveri
Nacque a Cerignola (Foggia) il 12 ag. 1892 da Michele e da Rosa Enrico, secondogenito dopo la sorella Stella.
Il padre era "curatolo" (bracciante specializzato con [...] Ambris, più tardi capo redattore della rivista fascista Utopia.
Nel 1913, su La Gioventù socialista di Parma 1943-1973, Torino 1975, passim; A. Riosa, Le concezioni sociali e politiche della CGIL, in 30 anni della CGIL, Roma 1975, passim; I comunisti ...
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CAPPONI, Gino
Piero Treves
Nacque in Firenze il 13 sett. 1792, nell'avito palazzo di via S. Sebastiano, che dal giorno della sua morte perpetua il suo nome, unico figlio del marchese Pier Roberto e [...] . 1843. Nulla d'altronde pesò la cecità sull'animus e la "politica" del C., almeno da quando si affiancò al d'Azeglio nella pubblica mezzadrili, Firenze 1973, pp. 385 ss.; F. Pitocco, Utopia e riforma religiosa nel Risorgimento, Bari 1973, pp. 245 ss ...
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GARIBALDI, Giuseppe
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Nizza, allora capoluogo del dipartimento delle Alpi Marittime dell'Impero francese, il 4 luglio 1807. Era il terzo dei sei figli nati dal matrimonio [...] di correre dietro a quelle che erano considerate le utopie di un teorico privo di contatti con la realtà 71-83); A. Tamborra, G. e l'Europa. Impegno militare e prospettive politiche, Roma 1983; Incontro di studio su G. G. nel centenario della morte. ...
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GIOBERTI, Vincenzo
Francesco Traniello
Nacque a Torino il 5 apr. 1801 da Giuseppe, impiegato, e da Marianna Capra. Un dissesto finanziario del padre, morto prematuramente, rese molto precarie le condizioni [...] coscienze", alla funzione modernizzatrice delle élites intellettuali. L'utopia della confederazione italiana (tale la definiva lo stesso G.) si traduceva in una forma politica composita, che richiamava in certa misura l'ordinamento ecclesiastico ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Francesco Guicciardini
Matteo Palumbo
L’immagine dell’«uomo del Guicciardini» delineata da Francesco De Sanctis (1869) sembrava riassumere tutti i vizi della «razza italiana»: la simulazione, l’opportunismo, [...] città è il fine principale della riflessione e dell’analisi che il politico svolge. Anche se non ha la stessa libertà incondizionata con cui alla realtà a cui si applica, impedisce ogni utopia o qualunque pregiudiziale astratta. Gli unici elementi di ...
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MORO, Aldo
Piero Craveri
MORO, Aldo. – Nacque a Maglie (Lecce) il 23 settembre 1916 da Renato e da Fida Sticchi, secondogenito di altri tre fratelli: Alberto e Alfredo Carlo, magistrati, Salvatore, [...] il patrimonio di temi proprio della cultura cattolica, anche nelle sue pregiudiziali utopiche, come il tema della pace, dando tuttavia a esse sempre meditata forma politica. Non mise mai in discussione il legame transatlantico, anche nelle polemiche ...
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GOLDONI, Carlo
Lucia Strappini
Nacque a Venezia il 25 febbr. 1707 da Giulio, veneziano anche lui ma di origine modenese, e da Margherita Salvioni.
Si devono allo stesso G. molti dettagli sui suoi primi [...] , con musica di A. Vivaldi; La generosità politica, 1736; Lugrezia romana in Costantinopoli, 1737), di Teatro e società nel Settecento, Torino 1977; J. Joly, Le désir et l'utopie. Études sur le théâtre d'Alfieri et de G., Clermont-Ferrand 1978, pp. ...
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Temi olimpici: Pierre de Coubertin
Roberto L. Quercetani
Prima delle Olimpiadi
Dalle carte conservate negli archivi del CIO sappiamo che nella linea maschile la famiglia de Coubertin aveva lontane e [...] caso di Theodore Roosevelt, che all'inizio della sua carriera politica (divenne il 26° presidente degli Stati Uniti), "avendo che l'idea di sopprimere tout-court gli eccessi è un'utopia che solo i non sportivi possono coltivare. Se vogliamo che cento ...
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BALBO, Cesare
Ettore Passerin d'Entrèves
Nacque in Torino da Prospero e da Enrichetta Taparelli d'Azeglio il 21 nov. 1789. Orfano della madre già nel 1792, fu affidato, col fratello cadetto Ferdinando [...] la forma monarchica; in Italia poi l'utopia delle repubblichette è tanto pericolosa, come il sogno Piemonte, Torino 1960, pp. 325-329, 369, 385, 400, 402. Per l'attiv. polit. del B. nel '48 si v. E. Passamonti, La formaz. e il programma del ...
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utopia
utopìa s. f. [dal nome fittizio di un paese ideale, coniato da Tommaso Moro nel suo famoso libro Libellus ... de optimo reipublicae statu deque nova Insula Utopia (1516), con le voci greche οὐ «non» e τόπος «luogo»; quindi «luogo che...
utopista
s. m. e f. e agg. [der. di utopia] (pl. m. -i). – Creatore, sostenitore, seguace di un’utopia: gli u. del socialismo prescientifico (e, in funzione di agg.: i socialisti u. del primo Ottocento); un u. moderno. In usi estens. e più...