Regista e sceneggiatore cinematografico statunitense (n. Milwaukee, Wisconsin, 1942). Formatosi in Cinema all’Università del Wisconsin-Madison, negli anni Settanta ha dato inizio alla carriera come regista [...] Did You ever hear that cricket sound? (1971), ha conquistato la critica con film e documentari quali Oklahoma (1979), American Dreams (1984), Utopia (1998), RR (2007) e Twenty cigarettes (2011). B. è docente presso il California Institute of Arts. ...
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Rock Movie
Giandomenico Curi
Con questa espressione si intende un filone cinematografico nato nella seconda metà degli anni Cinquanta insieme al rock and roll, che nel film ha una funzione determinante, [...] trama e ai protagonisti. I temi sono quelli cari alla mitologia di questo genere musicale: la maledizione della rockstar, l'utopia dei grandi festival a base di musica, pace e amore, le vite leggendarie di gruppi e personaggi della 'musica elettrica ...
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Bentivòglio, Fabrizio. - Attore italiano (n. Milano 1957). Formatosi alla scuola di recitazione del Piccolo Teatro di Milano nel 1976-77, lavorò con G. Strehler e poi con R. Valli, non abbandonando mai [...] forte espressività e di notevoli capacità tecniche, è stato convincente soprattutto nel rappresentare una generazione in bilico tra utopia e cinismo. Ha lavorato in particolare sintonia con G. Salvatores (Marrakech express, 1989; Turné , 1990, anche ...
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Artaud, Antonin (propr. Antoine Marie Joseph)
Bruno Roberti
Scrittore, teorico, regista e attore francese, nato a Marsiglia il 4 settembre 1896 e morto a Ivry-sur-Seine (Val-de-Marne) il 4 marzo 1948. [...] anche il cinema, inteso come possibilità di introdurre uno stato di allucinazione nella percezione, deve concorrere a realizzare questa utopia. Il clima del Surrealismo (cui aderì dal 1924 al 1926 e che abbandonò definitivamente nel 1928) lo portò a ...
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Solinas, Franco
Sceneggiatore, nato a Cagliari il 19 gennaio 1927 e morto a Fregene (Roma) il 14 settembre 1982. Viene considerato uno tra i più importanti sceneggiatori europei e tra i più significativi [...] , effettuando un'analisi lucida degli avvenimenti, letti attraverso un confronto dialettico fra disillusione e speranza di un'utopia rivoluzionaria. Di rilievo la collaborazione artistica con Gillo Pontecorvo, basata sulla comunanza di intenti e di ...
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Taviani, Vittorio e Paolo. - Registi cinematografici italiani (Vittorio, San Miniato 1929 - Roma 2018; Paolo, San Miniato 1931 - Roma 2024). Dopo aver collaborato con V. Orsini soprattutto come documentaristi, [...] impegnato, nella seconda fase della loro carriera, pur continuando a rappresentare la necessità e il rimpianto dell'utopia, si sono dedicati soprattutto alla rievocazione del passato e alla trascrizione filmica di opere letterarie; ricordiamo: Sotto ...
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Aristarco, Guido
Monica Trecca
Teorico, critico e storico del cinema, nato a Mantova il 17 ottobre 1918 e morto a Roma l'11 settembre 1996. Tra i principali esponenti della cultura cinematografica in [...] sui fratelli Taviani prima maniera (Sotto il segno dello Scorpione, 1977), elaborò il filo rosso che lega i saggi di L'utopia cinematografica (1984) in un percorso che valorizza l'apporto di autori come Walter Benjamin e Brecht, riprende il di-scorso ...
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Gitai, Amos (propr. Gitai Weinraub, Amos)
Daniela Turco
Regista cinematografico israeliano, nato a Haifa l'11 ottobre 1950. Regista anomalo, inquieto, apolide per necessità e per vocazione, G. ha fatto [...] hanno sostenuto il suo lavoro, fondato sull'urgenza e sulla necessità, sulla ricerca etica sempre rinnovata di identità e utopia.
Di origini ucraine e russe ‒ suo padre, nato in Ucraina, fu uno degli architetti del Bauhaus; sua madre, insegnante ...
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ZANUSSI, Krzysztof
Francesco Bolzoni
Regista cinematografico polacco, nato a Varsavia il 17 giugno 1939, da una famiglia di origine friulana, trapiantata in Polonia da tre generazioni. Ad appena sedici [...] riservare, nell'individuo e nella società, alla conoscenza − oggettiva se non scientifica − e la tensione verso la trascendenza, l'utopia e la morte, quest'ultimo argomento tabù per tanti cineasti. Il linguaggio è lineare ma denso, privo di metafore ...
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Scrittore, poeta, autore e regista cinematografico e teatrale italiano (Bologna 1922 - Ostia, Roma, 1975). Dopo aver seguito nell'infanzia gli spostamenti del padre, ufficiale di carriera, compì gli studî [...] , 1964-65). L'Italia repubblicana trova così oggi due emblemi nobili della propria identità: da una parte Calvino, la ragione e l'utopia, la trasparenza e la levità, l'Italia dell'Ariosto e di Galileo; dall'altra Pasolini, l'Italia di Jacopone e di ...
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utopia
utopìa s. f. [dal nome fittizio di un paese ideale, coniato da Tommaso Moro nel suo famoso libro Libellus ... de optimo reipublicae statu deque nova Insula Utopia (1516), con le voci greche οὐ «non» e τόπος «luogo»; quindi «luogo che...
utopiano
agg. [dal lat. mod. Utopianus (in Tommaso Moro); l’uso estens. è dall’ingl. utopian, fr. utopien]. – Abitante dell’isola di Utopia, l’ideale repubblica immaginata da Tommaso Moro. Con sign. estens., forma letter. e rara per utopistico,...