RIETI (A. T., 24-25-26 bis)
Riccardo RICCARDI
Francesco PALMEGGIANI
Doro LEVI
Eugenio DUPRE' THESEIDER
Città principale della Sabina e capoluogo di provincia. È situata a circa 400 m. s. m. nell'angolo [...] 0,9%, i boschi il 28,3%, i prati permanenti e i pascoli il 30,3%. Si producono soprattutto cereali, foraggi, uva, olive, barbabietole da zucchero, patate e castagne. Notevole l'allevamento: nel 1930 la provincia possedeva 20.652 equini, 28.069 bovini ...
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TRAPANI (gr. Δρέπανον e Δρέπανα; lat. Drepănum; A. T., 2728-29)
Vincenzo EPIFANIO
Enrico BRUNELLI
Guido LIBERTINI
Guido ALMAGIA
Vincenzo EPIFANIO
Vittorio Viale
Città capoluogo della provincia omonima, [...] , addetti all'agricoltura 71.917; industriali e artigiani 9777; commercianti 5354).
I prodotti agricoli più notevoli sono l'uva, le olive, gli agrumi, i cereali. Il primo alimenta l'industria più progredita col commercio più attivo della provincia ...
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TERNI (A. T., 24-25-26 bis)
Marina EMILIANI SALINARI
Giuseppe LUGLI
Achille BERTINI-CALOSSO
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Il più popoloso centro dell'Umbria, capoluogo di provincia. Sorge, a circa 130 m. s. m., sul margine orientale [...] colture legnose specializzate, il 32,7% da boschi, il 12,5% da prati permanenti e pascoli. Cereali, foraggi, uva, olive, barbabietole da zucchero, fave da seme, patate, ortaggi sono i prodotti principali. Il patrimonio zootecnico della provincia nel ...
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PORTA
M. Bernardini
Il mondo antico lasciò in eredità al Medioevo un numero di p. artisticamente lavorate molto superiore all'esigua quantità degli esemplari oggi superstiti. Si doveva trattare di battenti [...] è provvista di una doppia incorniciatura, di cui quella esterna realizzata a traforo, con foglie di vite e grappoli d'uva aggettanti. È opinione concorde che siano qui all'opera due artisti differenti, di cui il primo si distingue per le proporzioni ...
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Tumore
Stefano Zurrida
Umberto Veronesi
Raffaella Elli
Giuseppe Luzi
Il termine tumore (dal latino tumor, derivato di tumere, "essere gonfio") in medicina indica qualunque alterazione o processo [...] delle spalle dei pescatori oppure dei lavoratori all'aria aperta è la conseguenza di una cronica esposizione ai raggi solari (UVA; v. sole). La cellula, peraltro, non è un bersaglio inerme di fronte all'aggressione di tutti questi agenti. La biologia ...
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CORNO
M.A. Lala Comneno
Si definisce c. la caratteristica sporgenza del capo di vari mammiferi ungulati (pl. le corna), il materiale cheratinoso osseo di cui questo è formato e, per estensione, ogni [...] anche le parti ornamentali e figurative del nucleo in c., costituite da una testa di drago e grappoli d'uva. Paralleli stilistici con la decorazione plastica di edifici di Ratisbona e con motivi riscontrabili in codici miniati della Germania ...
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Vedi VETRO dell'anno: 1966 - 1973 - 1997
VETRO (v. vol. vii, p. 1150)
O. Doppelfeld
F. Coarelli
Una bibliografia completa è presentata annualmente dalla rivista del Corning Museum di New York: Journal [...] della zona di Colonia. Sono invece piuttosto numerosi a Colonia i vasi forgiati in forme plastiche (teste, grappoli d'uva, conchiglie), anch'essi eseguiti nella tecnica del v. soffiato in un apposito stampo; potrebbe anche darsi che gli esemplari ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Per “petrarchismo” si intende quella espressione letteraria che si propone di rielaborare [...] e deluso, manifestano alle volte una sensualità potente e aperta.
Poeta di minore respiro, il capuano Benedetto Dell’Uva compone austere ma fluide rime spirituali, di un sentimento religioso tutt’altro che convenzionale.
Nel nome del Petrarca c ...
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CRESPI, Giovanni Battista, detto il Cerano (anche Cerrano e Serrano)
Marco Rosci
Figlio di Raffaele, la mancanza del documento di nascita ne rende incerta, oltre che la data (di cui si tratta in seguito), [...] con qualche opera profana; don Diego Felipe de Guzmán, marchese di Leganés, possedeva del C., nel 1655, un Bacco con un grappolo d'uva in mano: cfr. Pérez Sánchez, 1965, p. 353; e Zeri, 1976) e di opere sacre in provincia. La pala rappresenta l'altro ...
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La Sicilia, buona parte della Calabria e il Salento (la parte meridionale estrema della Puglia) formano l’area linguistica definita meridionale estrema. Tale territorio trova proprio nella sua posizione, [...] lessicale, i dialetti siciliani, oltre a mostrare interessanti francesismi ([kustuˈrɛri] «sarto» < fr. ant. costurier, [raˈʧina] «uva» < fr. raisin) e ispanismi ([kriˈata] «serva, domestica» < spagn. criada, ormai desueto; a Palermo [karniˈt ...
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uva
s. f. [lat. ūva]. – 1. a. L’infruttescenza della vite, costituita da un certo numero di bacche (àcini o chicchi) di vario colore dal verde al giallo-dorato, al rosso, al bluastro, al nero-violaceo, portate da un complesso di ramificazioni...
ammostare
v. tr. e intr. [der. di mosto] (io ammósto, ecc.). – 1. tr. Pigiare l’uva o altro frutto succoso per trarne mosti fermentabili: a. l’uva nel tino (anche: a. il tino). 2. intr. (aus. avere) Diventare mosto, rendere mosto: l’uva ammosta;...