Filosofo e uomo politico (Torcenay, Langres, 1809 - Parigi 1897), succedette nel 1839 a V. Cousin come prof. di filosofia alla Sorbona; liberale, lasciò la cattedra (1852) dopo il colpo di stato di Luigi Napoleone. Eletto nel 1871 all'Assemblea nazionale, militò nelle file della sinistra, ma abbracciò progressivamente le idee della destra, auspicando anche un ritorno monarchico. Tra le sue opere: Histoire ...
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Filosofo francese (Lilla 1805 - Montreux 1872). Scrittore e oratore di rara finezza, esercitò larga influenza sulla spiritualità francese della fine del 19º secolo. Il suo pensiero è in diretta polemica [...] 1840 direttore del collegio Stanislas a Parigi e successivamente (1846) "elemosiniere" all'École normale supérieure, diretta da É. Vacherot; venuto in polemica con questo, si dimise (1851) ed entrò nell'Oratorio (1852). Scrisse allora, tra l'altro ...
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FALCO, Francesco
Mauro Di Lisa
Nacque a Savigliano (Cuneo) il 16 marzo 1830 da Luigi e da Maria Franco. Rimasto in tenera età orfano di entrambi i genitori, fu affidato alle cure del notaio Giuseppe [...] tempi?". E tuttavia, anche arricchito da altre influenze (come lo spiritualismo di un Ch. Secrétan o di un A. Vacherot) e dalle successive aperture alla cultura inglese o ad alcune tematiche del positivismo, il pensiero del F. non si allontanerà ...
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