CONTI, Carlo
Francesco Bussi
Nacque ad Arpino (prov. di Frosinone) il 14 ottobre del 1796; i genitori, Luigi e Maria Ruggieri, di buon casato e condizione agiata, avrebbero voluto che il figlio studiasse [...] lodò il canto e l'"armonia pura" del maestro. Se la sua opera aveva punti belli, essi contrastavano con la restante vacuità, e si era tentati di ritenerli proprietà altrui. Nell'ottobre 1829, invece di Rossini, che aveva declinato l'invito per motivi ...
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Buddha e il buddismo
Maurizio Paolillo
Un giovane principe che influenzò tutto il mondo orientale
Fra il 6° e il 5° secolo a.C. visse in India settentrionale un giovane di nobile casata, Siddharta Gautama. [...] alla sorte degli altri esseri.
La dottrina del Grande veicolo
Punto fondamentale della dottrina del Grande veicolo è la 'vacuità' (in sanscrito sunyata) di tutte le cose. Questo concetto indica che in nessuna cosa di questo mondo possiamo trovare ...
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CONFORTI, Gian Francesco
Pasquale Villani
Nacque a Calvanico, un piccolo paese a pochi chilometri da Salerno, il 7 genn. 1743. Era il secondogenito di una modesta famiglia della piccola borghesia. Dimostrando [...] Conciliis, ff. 43 s.).
Sull'infallibilità del papa, riprendendo un concetto che era già stato espresso dal Genovesi sulla vacuità nauseabonda delle dispute teologiche, il C. così scriveva: "Quelle questioni molto più note e più celebri se il giudizio ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Federico Cesi
Saverio Ricci
La storiografia più recente ha restituito in Federico Cesi una delle figure più significative della cultura scientifica del primo Seicento, non riducibile al pur prezioso [...] sapere» in una società venale, sul disprezzo dei potenti per il sapere senza lucro, sulla corruzione della famiglia, sulla vacuità dei rituali sociali, mentre brani dedicati a scienza e bene pubblico richiamano Bacon, noto però fra i Lincei non prima ...
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BARETTI, Giuseppe
Mario Fubini
Ebbe per causa di uomini e circostanze, ma più per il suo carattere irrequieto e combattivo, una vita errabonda e avventurosa: nato a Torino il 24 apr. 1719 da famiglia [...] di altre nazioni. Non tanto la poesia gli stava a cuore quanto la prosa: si limitava a satireggiare la vacuità di certa pseudopoesia contemporanea, le "frugonerie", i versi sciolti e i "versiscioltai" (poiché il "moderno" B. non sapeva ammettere ...
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GIORDANI, Pietro
Giuseppe Monsagrati
, Nacque a Piacenza il 1° genn. 1774 da Giambattista, possidente, e da Teresa Sambuceti. La sua infanzia, travagliata da problemi di salute che ne minavano - e [...] , Opere, VIII, pp. 169-182), il G. era già noto per l'incisività della sua prosa, paludata ed enfatica ma non vacua e già lucida nella comprensione di cosa il regime napoleonico avesse significato in concreto per la vecchia Italia feudale.
Con tale ...
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DONI, Anton Francesco
Giovanna Romei
Nacque il 16 maggio 1513da Bernardo di Antonio, forbiciaio, a Firenze, nel quartiere di S. Lorenzo.
In una lettera del 3genn. 1549, da Firenze, rispondendo a B. [...] , lo sdegno per l'esercizio della cattiva stampa, il favore per un uso "regionalistico" della lingua, l'amarezza per la vacuità della "pazzia, volsi dir fatica" letteraria e per l'impossibilità di "vivere in alcuno stato oggi". Gli esiti si leggono ...
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LEOPARDI, Giacomo
Achille Tartaro
Primogenito del conte Monaldo e di Adelaide dei marchesi Antici, nacque il 29 giugno 1798 a Recanati, alla periferia dello Stato pontificio. Visse gli anni della fanciullezza [...] Animali parlanti di G. Casti: documento di un ostinato razionalismo che dagli obiettivi immediati dell'allegoria politica (la vacuità dei topi liberali, a fronte delle rane legittimiste e all'ottuso dispotismo degli Austriaci, raffigurati dai granchi ...
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vacuita
vacuità s. f. [dal lat. vacuĭtas -atis, der. di vacuus «vuoto»]. – Il fatto, la condizione di essere vuoto: la voce, rauca un poco, sonò strana nella v. sacra silente d’intorno (Boine). Più com. nel senso fig. di mancanza di consistenza,...
vacuare
vacüare v. tr. [dal lat. vacuare, der. di vacuus «vuoto»] (io vàcuo, ecc.), letter. ant. – Vuotare, svuotare: Cosimo con il credito suo vacuò Napoli e Vinegia di danari in modo che furono constretti a prendere quella pace che fu voluta...