candeletta
Preparazione medicamentosa solida a forma di cilindretto da introdurre in vagina per la terapia di stati flogistici locali, talora anche a scopo anticoncezionale. Nel passato, con lo stesso [...] nome era noto uno strumento di forma sottile, rotonda e allungata di laminaria, di metallo e di gomma, usato in ostetricia allo scopo di provocare l’aborto ...
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leucorrea
Secrezione biancastra più o meno abbondante dalla vulva e dalla vagina. La l. può essere in alcune donne fisiologica, in concomitanza dell’ovulazione o in gravidanza. È però sintomo di infezione [...] vulvare o vaginale nella maggior parte dei casi: i germi responsabili sono solitamente miceti, più raramente batteri; spesso la l. è accompagnata da prurito vulvare ...
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Udonellidi Famiglia di Platelminti Trematodi Monogenei Monopistocotilei; privi di cirro e di vagina, vivono in Copepodi parassiti della pelle di Teleostei marini. Possono presentare autofecondazione. ...
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Intervento chirurgico di asportazione dell’utero, degli annessi uterini, della porzione superiore della vagina, dei connettivi paracervicali e dei linfonodi regionali: si esegue nel trattamento del carcinoma [...] del collo dell’utero ...
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In anatomia umana, membrana mucosa che, a guisa di setto incompleto, delimita la vulva dalla vagina. Di forma, sviluppo, spessore ed elasticità variabili, è intatto nella donna vergine. Nella maggioranza [...] dei casi subisce una qualche lacerazione in occasione del primo rapporto sessuale; durante il parto subisce una profonda frammentazione. La rottura traumatica dell’imene è detta imenorressi, l’imenorrafia ...
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suppositorio Tipo di preparazione farmaceutica solida, destinata a essere introdotta in cavità naturali (ano, vagina, uretra). È confezionata in forma e dimensioni opportune, con materiali fusibili alla [...] temperatura del corpo umano (burro di cacao, miscele di gliceridi di acidi grassi saturi, gelatina con glicerina, polimeri sintetici liposolubili o idrosolubili ecc.), addizionati con sostanze medicamentose. ...
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Impervietà congenita di un organo canaliforme (esofago, intestino ecc.) o di un orifizio organico (ano, vagina). Nel primo caso la sopravvivenza del neonato è impossibile o difficilmente realizzabile con [...] ardui interventi; nel caso di orifizi, invece, è possibile l’apertura chirurgica ...
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endosalpingite
Processo infiammatorio a carico della mucosa tubarica. Le cause sono solitamente infettive, per via ascendente dalla vagina attraverso la cavità uterina; raramente l’e. si sviluppa per [...] contiguità o per via linfatica dal peritoneo: è il caso dell’e. tubercolare. Gli agenti infettanti più frequenti sono batteri, micoplasmi, clamidia ...
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atresia
Impervietà congenita che può interessare un organo canaliforme (esofago, intestino, ecc.) o un orifizio organico (ano, vagina). Nel primo caso la sopravvivenza del neonato è legata ad ardui interventi [...] chirurgici; nel caso di orifizi è indicata la loro immediata, e relativamente semplice, apertura chirurgica ...
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Famiglia di Cestodi armati, parassiti di Uccelli, caratterizzati da organi genitali duplici o unici, in cui o la vagina si apre nell’anastomosi dorso-ventrale del sistema escretore, o questo stesso sistema [...] ne fa le veci ...
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vagina
s. f. [dal lat. vagina «guaina, fodero»]. – 1. letter. Fodero della spada, guaina: corse la mano Sovra la spada, e dalla gran vagina Traendo la venìa (V. Monti); fig., poet.: come quando Marsïa traesti De la vagina de le membra sue...
vaginismo
s. m. [der. di vagina]. – In medicina, stato spastico della muscolatura vulvo-vagino-perineale e, talora, dei muscoli adduttori della coscia, che rende impervia la vagina, ostacolando o inibendo il rapporto sessuale e, a volte, lo...