FILIPPO di Borbone, duca di Parma, Piacenza e Guastalla
Marina Romanello
Nacque il 15 marzo 1720, secondogenito di Filippo V re di Spagna e di Elisabetta Farnese, seconda moglie del sovrano.
Ben conscia [...] storia successiva del Ducato. Nel 1764, consigliato dal du Tillot e in anticipo sui tempi, F. aveva fatto inoculare contro il vaiolo il suo unico maschio; e sarà lo stesso contagio, fatale a tutta la famiglia, a colpire lui nel 1765 mentre di ritorno ...
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PAPI, Lazzaro
Sabina Pavone
(Carmelo Dionisio Lazzaro). – Nacque a Pontito, nei pressi di Lucca, il 23 ottobre 1763 da Alberto e da Fiora Pierini.
Ricevette i primi rudimenti scolastici a Pontito da [...] di Mysore, Tippoo Sahib, rischiando anche di perdere la vita. Sperimentò inoltre sui soldati indiani l’inoculazione del vaiolo, seguito in ciò dal governatore inglese che ordinò di praticarla sui figli dei sipai (Lettere sulle Indie orientali, II ...
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PALLONI, Gaetano
Alesandro Volpi
PALLONI, Gaetano. – Nacque a Montevarchi (Arezzo) il 5 settembre 1766 da Alessandro, funzionario degli uffici finanziari granducali, e da Caterina Carbonai.
Provenendo [...] precedente, di un bastimento proveniente da Veracruz e transitato per il porto di Cadice. Dopo aver individuato la natura vaiolosa del morbo, pur contagiato dalla malattia, Palloni riuscì ad adottare una serie di misure grazie alle quali l’epidemia ...
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CICCONE, Michelangelo
Maria Aurora Tallarico
Nacque a Morro presso Notaresco (Teramo) il 17 genn. 1751 da Domenico Francesco e da Romilda Ferrigni di Pescara, secondogenito di sei firatelli, di cui [...] di Carlo III di Borbone (Teramo 1789) e un poemetto in ottava rima per propagandare la diffusione dell'innesto del vaiolo, molto ostacolata dai pregiudizi e dalla ignoranza popolare.
Non si conoscono i motivi per cui chiese ed ottenne con un breve ...
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CAMPOLONGO (Campilongo), Emilio
Giuliano Gliozzi
Nacque a Padova nel 1550 da Lodovico, professore di medicina teorica nell'ateneo padovano, di antica e nobile famiglia. Studiò medicina nella città natale; [...] 'artrite; tratta inoltre degli antidoloriferi e dei rimedi chirurgici, farmacologici e dietetici contro di essa. La seconda parte, sul vaiolo, appariva dopo gli studi di G. Arcolani, G. Dalla Torre e G. Fracastoro, non aggiungendo granché di nuovo ...
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DE MARI (Mari), Giovanni Battista
Maristella Cavanna Ciappina
Nacque a Genova da Francesco e da Livia Centurione il 12 ag. 1686 e fu ascritto alla nobiltà il 26 nov. 1711.
Problematica la sua precisa [...] settembre, aveva procrastinato la partenza da Parigi al 15 ottobre per poter salutare il nipote del re, in quarantena per vaiolo. Dopo la brillante esperienza giovanile, assai più lunga e impegnativa fu la seconda legazione del D., nominato inviato ...
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BRANCALASSO, Giulio Antonio
Luigi Firpo
Scrittore politico dell'età della Controriforma, è noto soltanto attraverso la sua Philosophia regia, definita "medulla politicorum, compendium artis catholice [...] di Filippo III, loro zio materno, dall'aprile 1603 al luglio 1606 (il 9 febbr. 1605 il primogenito morì di vaiolo a Valladolid). Si spiega così la dedica della Philosophia a Carlo Emanuele I, l'epistola noncupatoria ai principi sabaudi (Napoli, 29 ...
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DONATI, Marcello
Sonia Pellizzer
Nacque nel 1538 a Mantova da Ettore, orefice da Correggio (secondo alcune fonti anche il D. sarebbe nato a Correggio), e da Laura Pomponazzi, gentildonna mantovana, [...] si avvalse nella compilazione delle sue opere.
Il De variolis et morbillis tractatus fuscritto in occasione di una epidemia di vaiolo che infierì nel 1567 a Mantova; qui fu pubblicato nel 1569, "Apud P. & C. Philoponos", con in appendice De ...
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LAZZARO, Carmelo
Mario Crespi
Nato a Palermo il 16 dic. 1863, presso quell'Università si laureò in medicina e chirurgia il 29 luglio 1886. Dedicatosi subito alla ricerca scientifica, intraprese la carriera [...] presidente dell'ospedale marino Enrico Albanese e dell'Istituto S. Rocco. Nel 1911, durante le epidemie di colera e di vaiolo, ricoprì la carica di assessore per l'igiene. Notevole fu, inoltre, il suo contributo alla lotta antitubercolare nella città ...
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CASAGRANDI, Oddo
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Nacque a Lugo di Romagna il 6 sett. 1872 da Vincenzo e da Geltrude Sani, e si laureò in medicina e chirurgia a Catania il 25 luglio 1896. Studente frequentò i laboratori di G. B. [...] così la prova più convincente dell'identità dei due virus, vaioloso e vaccinico. Il C. riuscì inoltre a documentare la rappresentarono importanti contributi alla conoscenza dell'etiologia del vaiolo e alla profilassi vaccinica della malattia (L' ...
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vaiolo
vaiòlo (letter. vaiuòlo) s. m. [lat. tardo variŏla, der. di varius «vario, chiazzato»]. – 1. In medicina e veterinaria, grave malattia esantematica, contagiosa ed epidemica, di natura virale, caratterizzata da pustole destinate a disseccarsi...
vaiolare
v. intr. [der. di vaio1] (io vaiòlo, ecc.; aus. essere). – Forma rara per invaiolare: quel nero che vajòla la pietra dura di certe case antiche (Pirandello). Con la particella pron., vaiolarsi, assumere un aspetto vaiolato: Guardo...