BASILIANI
G. Ciotta
L'espressione ordo sancti Basilii indica convenzionalmente le comunità monastiche italo-greche dell'Italia meridionale e della Sicilia e pare derivi da un inciso dell'ultimo cap. [...] Ancora prima che venisse fondato l'archimandriato di Messina, nel febbraio del 1133, per espressa volontà di Ruggero II, in ValDemone il numero dei cenobi, costruiti durante il periodo della contea, era di gran lunga superiore a quello delle abbazie ...
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Altavilla
M. Falla Castelfranchi
M. Andaloro
Famiglia normanna di feudatari di Haute-ville-le-Guichard (od. dip. della Manche). Il primo A. di cui si hanno notizie è Tancredi (sec. 10°-11°); alcuni [...] 1947) e monumenti (Di Stefano, 1955; Ciotta, 1975), si mostravano inesauribili e magnanimi protettori di abbazie basiliane, specie nel ValDémone. S. Michele di Troina (1092), S. Angelo di Brolo (1084), S. Filippo di Demenna (1090), S. Maria di Mili ...
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MESSINA
F. Campagna Cicala
(gr. Ζάγϰλη, Μεσσήνη; lat. Mesana)
Città della Sicilia nordorientale, capoluogo di provincia, posta sulla costa occidentale dello stretto che proprio da essa prende il nome.
Architettura [...] stesso Ruggero II, quando fondò nel 1131 l'archimandritato messinese, destinato a presiedere le comunità basiliane del ValDemone, legato culturalmente con l'Oriente bizantino e indubbiamente tramite per la produzione e diffusione di quella cultura ...
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LANFRANCO, Giovanni
Erich Schleier
Figlio minore di Stefano e Cornelia (della quale non si conosce la famiglia di appartenenza), nacque a Parma il 26 genn. 1582. Secondo Passeri il ragazzo "fu incamminato [...] fuori.
Del 1610 è l'Arcangelo Raffaello che abbatte il demone, pala realizzata per una cappella in Ss. Nazaro e maggiore della chiesa parrocchiale di S. Pietro a Porcigatone presso Borgo Val di Taro, nella diocesi di Piacenza (in situ: M. Giusto ...
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Vedi PERUGIA dell'anno: 1965 - 1996
PERUGIA (il nome etr. non è testimoniato; lat. Perusia)
C. Pietrangeli
A. E. Feruglio
A. E. Feruglio
La città, odierno capoluogo della regione dell'Umbria, sorge [...] eleva di circa 300 m dalla valle sottostante, la Val Tiberina, dove si incrociano importanti vie di comunicazione sec. a. C.); un gruppo cinerario con defunto semigiacente e dèmone femminile alato, da Chiusi; il cippo in travertino, rinvenuto presso ...
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POINA (Ποινή, Poena)
P. Moreno
È la personificazione del castigo e della vendetta divina (ποίνα); detta Ποινή nei tragici greci, dove è considerata alla stregua di un dèmone (Aysch., Eum., 321; Choeph., [...] 929, 939, ecc.).
L'immagine, non estranea anche alla letteratura latina (Val. Flacc., i, 797), ha avuto qualche eco nelle arti figurative se, come pare, ha fondamento la notizia dell'Anthologia Palatina che il pittore Ophelion (v.) di età non ...
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ECHETLOS (῎Εχετλος)
A. Comotti
Eroe attico che, secondo Pausania (i, 32, 5), apparve agli Ateniesi durante la battaglia di Maratona, vestito da contadino e armato di un aratro e che, dopo aver ucciso [...] urne etrusche, tipiche per la zona di Chiusi e della Val di Chiana, che presentano quasi invariato un unico schema Braun ritenne trattarsi di un dèmone infernale, forse di Caronte stesso; ma dei dèmoni etruschi non ha alcuna caratteristica ...
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vallo2
vallo2 s. m. – Variante del femm. valle, la cui formazione è stata favorita, fin dal sec. 12°, dall’uso della forma apocopata val nei toponimi, e rimasta nell’uso per indicare, spec. in Sicilia e nell’Italia merid., un territorio, un...
opera
òpera (ant. o poet. òpra; ant. òvra) s. f. [lat. ŏpĕra «lavoro (in senso astratto, come attività); prestazione di lavoro; giornata di lavoro, nei campi; lavoratore a giornata»; è il plur. collettivo del neutro opus opĕris «lavoro, opera...