BERNI, Francesco
Claudio Mutini
Nacque da Nicolò, notaio, e da Isabella di Francesco Baldi in data non precisabile, ma compresa tra il 1497 e il '98. Per quel che riguarda il luogo, Lamporecchio, di [...] cui la realtà offre cospicui esempi (il Barignano, Giovan Francesco Valerio, il Sanga, lo stesso Sadoleto) e al quale si assoggetta una civiltà letteraria, laddove in Ariosto il ricorso a una massima (poniamo: "O degli uomini inferma' e instabil mente ...
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CARLO EMANUELE I, duca di Savoia
Valerio Castronovo
Figlio di Emanuele Filiberto e di Margherita di Valois, sorella di Enrico II di Francia, nacque il 12 genn. 1562 nel castello di Rivoli.
L'avvento [...] di Nizza e Barcellonetta, ch'io lauderei sempre di stringere bene da quella parte, dove può venir il danno maggiore, e massime con gli aiuti sì lenti, limitati e pochi ch'abbiamo avuto sino a qui de' Spagnoli"), avrebbe dovuto bilanciare almeno i ...
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CASTELVETRO, Ludovico
Valerio Marchetti
Giorgio Patrizi
Nacque a Modena nel 1505 circa. Era figlio di Giacomo, ricco mercante dell'arte della lana e banchiere, e di Bartolomea Della Porta.
Fece i suoi [...] , una confessione di fede cattolica ai membri dell'"accademia" si rivolse personalmente al C. come al suo massimo esponente (12 giugno 1542). Contemporaneamente alla decisione ducale di sciogliere il gruppo modenese, dietro le pressioni della ...
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FARINI, Luigi Carlo
Nicola Raponi
Nacque a Russi (Ravenna), il 22 ott. 1812 da famiglia della media borghesia romagnola - il padre Stefano era farmacista a Russi, la madre Marianna Brunetti veniva da [...] di Russi, al nuovo legato card. F. S. Massimo e al segretario di Stato card. L. Lambruschini protestando - via Livorno e Genova - a Torino, dove incontrò l'Azeglio, L. Valerio, C. Balbo.
"Mi sono innamorato, alla lettera, di Balbo... È uno ...
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DONI, Anton Francesco
Giovanna Romei
Nacque il 16 maggio 1513da Bernardo di Antonio, forbiciaio, a Firenze, nel quartiere di S. Lorenzo.
In una lettera del 3genn. 1549, da Firenze, rispondendo a B. [...] presso il convento dell'Annunziata, con il nome di fra' Valerio, e lo abbandonò, trasferendosi a Genova, nel 1540, insieme nome e per conto dell'Accademia. Gli anni veneziani registrano la massima produttività del D.: tra il 1550 e il 1554 uscirono ...
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BASINIO da Parma
Augusto Campana
Nacque nel 1425, di famiglia di origine mantovana, nel castello di Tizzano, ora Tizzano Val Parma, da Vincenzo di Basino, che era stato come uomo d'arme al servizio [...] ancora che Apollonio Rodio, non senza qualche derivazione da Valerio Flacco. Ma dell'opera ci sono rimasti solo tre libri opera non ancora sottoposta all'ultima lima, che è il massimo di tutti i suoi beni', alla condizione, insistentemente ed ...
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CIALDINI, Enrico
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Castelvetro di Modena, in località Colombarina, l'8ag. 1811 da Giuseppe e dalla spagnola Luigia Santyan y Velasco. Il padre, ingegnere, discendente da una [...] di G. Finali, all'epoca segretario di L. Valerio, commissario piemontese nelle Marche: secondo il Finali, il C C. iniziò le operazioni l'11 novembre, ma il principio della massima rapidità, cui in questa come in altre occasioni volle ispirarsi, ...
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LANZA, Giovanni
Silvano Montaldo
Nato a Casale Monferrato il 15 febbr. 1810, perse in giovane età il padre Francesco, fabbro e negoziante in ferro, ma grazie all'impegno della madre Angela Maria Inardi [...] come il L. ammise un anno più tardi, i suoi massimi ideali erano l'unità e l'indipendenza della patria, "la p. 163).
Nel maggio 1846 il L. si recò in Toscana, dove per conto di Valerio e di C. Balbo incontrò G. Capponi, G.P. Vieusseux, C. Ridolfi, E. ...
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EINAUDI, Giulio
Gian Carlo Ferretti
Preceduto da Mario e Roberto, nacque a Torino il 2 gennaio 1912 da Luigi e da Ida Pellegrini.
Il padre, autorevole economista, senatore del Regno e proprietario [...] allievi – composta da Cesare Pavese, Leone Ginzburg, Norberto Bobbio, Massimo Mila, Fernanda Pivano, Vittorio Foa, Franco Antonicelli e altri – ’Elia a Patrizia Valduga, da Giovanni Raboni a Valerio Magrelli, da Albino Pierro a Raffaello Baldini a ...
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MALATESTA (de Malatestis), Sigismondo Pandolfo
Anna Falcioni
Figlio naturale di Pandolfo (III) e di Antonia di Giacomino dei Barignano, nobildonna lombarda, nacque a Brescia il 19 giugno 1417.
Morto [...] investitura del Regno di Napoli.
Inizialmente il M. diede il massimo sostegno ma, quando nel giugno 1443 Eugenio IV e Alfonso come nella legittimazione di alcuni figli (Roberto, Malatesta, Valerio Galeotto) - gli era tornato favorevole, e si inasprì ...
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alzare l’asticella loc. v.le 1. Rendere più impegnativo fare qualcosa, spingere qualcuno a raggiungere un obiettivo aumentando il livello di difficoltà del compito, dell’azione, dell’impresa. 2. Per estensione, detto di un’azione o di una persona,...
osso
òsso s. m. [lat. ŏs ŏssis] (pl. -i; in senso proprio e con valore collettivo, le òssa). – 1. a. Ciascuno degli elementi, duri, resistenti, di colore biancastro, formati di un particolare tessuto connettivo differenziato (tessuto osseo),...