Le lingue delle arti sono collocabili entro il confine delle lingue speciali o settoriali (cfr. Bellucci 1997 per l’architettura; ➔ linguaggi settoriali). Tradizionalmente, soprattutto in Italia, le arti [...] dei piani alti e bassi della cultura per l’architettura sono più radicali. Grazie alla collocazione fra le arti meccaniche è più facile per Alberti elevare l’architettura ad arte maggiore, componendo il trattato De re persona» (Della Valle 2004).
Tra ...
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L’accento è uno dei tratti prosodici di una lingua (➔ prosodia) e può svolgere più funzioni: far risaltare una sillaba all’interno della parola (funzione culminativa) o indicare i confini di unità morfologiche [...] terza persona singolare del passato remoto dei verbi regolari (cantò) o della tema verbale, per es. -a- in cant-a-re) o sulla desinenza (ossia la porzione di parola che e usuali).
Nel caso della valle accentuale, l’eliminazione non è obbligatoria ...
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Sul versante italiano, la comunità alloglotta francoprovenzale interessa tre regioni, la Valle d’Aosta e il Piemonte, provincia di Torino (cfr. fig. 1), e la Puglia (due comuni in provincia di Foggia), [...] . Una data significativa è il 575, quando Gontranno, re merovingio di Borgogna e d’Orléans, dopo aver respinto riconobbero l’autorità dei Franchi sulla Valle d’Aosta, sulla Valle di Susa e su tutte le alte valli del Po e dei suoi affluenti fino ...
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Già ➔ Dante (nei capitoli ix-xv del libro I del De Vulgari Eloquentia, composto presumibilmente entro il 1305) tracciò un quadro memorabile dell’Italia dialettale dell’epoca, differenziato su base geografica [...] novella di Boccaccio La dama di Guascogna e il re di Cipro (Dec. I, 9; cfr. anche inserita nei materiali da indagare per la Carta dei dialetti italiani (v. oltre; per le inchieste .
Merlo, Clemente (1930), Valle dell’Aniene, trascrizioni fonetiche con ...
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Con il termine walser (contrazione di Walliser «vallesano») si intendono sia le popolazioni alemanniche emigrate in epoca medievale dal Vallese (Svizzera), e poi stabilitesi in numerose colonie lungo tutte [...] .-Jean e La-Trinité) e a Issime in Valle d’Aosta, ad Alagna e Rimella in provincia sono da cercarsi nella politica dei feudatari piemontesi e lombardi trinken), o -rn(e) finale che passa a -re (gäre «volentieri», ted. gerne), e il suffisso diminutivo ...
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Le sigle – dal lat. tardo sigla, probabilmente derivato da singŭla (littera) – sono ➔ abbreviazioni composte dalle lettere iniziali di una o più parole. La sigla è, quindi, una nuova parola formata da [...] » o come INRI (Iesus Nazarenus Rex Iudaeorum «Gesù Nazareno redei Giudei»).
Le sigle usate per sfruttare al meglio lo spazio sia l’acronimo di portable open database; Adamo & Della Valle (2005: ad vocem), però, sostengono che pod sia la parola ...
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Il francese è riconosciuto come lingua ufficiale, accanto all’italiano, nella regione amministrativa della Valle d’Aosta; come lingua di minoranza (➔ minoranze linguistiche), insieme con il provenzale [...] legge 482/1999 sulla tutela delle minoranze linguistiche.
Non esistono valutazioni attendibili circa il numero effettivo dei parlanti francofoni in Italia. Per la Valle d’Aosta, le stime variano dalle 50.000 alle 100.000 unità, con l’ultima cifra ...
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Gli allofoni (o varianti) sono le diverse realizzazioni concrete che un fonema ha nella catena parlata. Per es., a due pronunce della parola pane, di cui la prima contiene una [a] e la seconda una [æ], [...] preceduta da fricativa, come nel caso dei prefissi s- o dis-, allora [ˈʃtupido], sbatto [ˈʒbatːo], svitare [ʒviˈtaːre]; nel Salento la palatalizzazione vale solo per la / [ʈɽ]eno, [ʃʈɽ]ada, in Piemonte, Valle d’Aosta, Alto Adige e alcuni centri dell ...
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Le consonanti laterali sono così chiamate in quanto, per produrle, la lingua assume una particolare conformazione che permette la fuoriuscita dell’aria dai suoi lati (➔ fonetica articolatoria, nozioni [...] ɛːi], a lungo andare [a ˈlːuŋgo anˈdaːre], a lume di candela [a ˈlːuːme di kanˈdeː ferrarese come in male [ˈmaɫ], sala [ˈsaːɫa] e valle [ˈvaɫːe], in Ciociaria come in colpo [ˈkoɫpo], , seppure breve, è tipica dei dialetti emiliani in cui l’opposizione ...
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L’italiano parlato a Torino condivide, con differenze diafasiche (➔ variazione diafasica), diastratiche (➔ variazione diastratica) e di frequenza d’uso, i principali tratti regionali delle varietà settentrionali. [...] ero per [= «stavo per, volevo»] scartare il re di fiori); tornare + infinito, dal valore iterativo ( interferenza.
Soltanto una parte dei regionalismi citati è inoltre da
Marazzini, Claudio (1992), Piemonte e Valle d’Aosta, in L’italiano nelle ...
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tebano
agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Thebanus, col sign. 1]. – 1. Di Tèbe (gr. Θῆβαι, lat. Thebae -arum), città greca, antica e moderna, della Beozia: la supremazia t. sulla Grecia (durata circa un decennio, intorno alla metà del sec. 4°...
scendere
scéndere v. intr. e tr. [tratto da discendere, per riduzione di prefisso] (io scéndo, ecc.; pass. rem. scési, scendésti, ecc.; part. pass. scéso; come intr., aus. essere). – 1. intr. a. Muoversi da un luogo più alto a un luogo più...