IBERICA, PENISOLA (A. T., 37-38,39-40,41-42 e 43)
Roberto ALMAGIA
Vittorio NOVARESE
Augusto BEGUINOT
Mario SALFI
Pietro BOSCH GIMPERA
PENISOLA Caratteri Cenerali. - È il nome più usato dai geografi [...] due penisole sudeuropee. A prescindere dai numerosi laghetti glaciali dei Pirenei, delle sierre della Sierra Nevada ecc. , il bacino dell'Ebro (salvo le parti più favorite della valle superiore) e anche i Pirenei e perfino una parte dell'Andalusia ...
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Penisola di forma trapezoidale, che costituisce l'estremità NO. del continente americano, situata tra 55°30′ e 71°30′ di latitudine N. e fra 130° e 168° di longitudine O., avendo i suoi estremi di terraferma [...] baia omonima e ha un bacino di oltre 130.000 kmq.
Il versante del Mare Glaciale è ricco di molti corsi d'acqua e il Noatak corrono in valli all'incirca parallele, separate da catene di modesta altezza, ultima propaggine occidentale delle Montagne ...
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Popolazione, distinta per linguaggio dai vicini Castigliani e Francesi, che occupa l'angolo NE. della Spagna, cioè la provincia di Guipúzcoa, quasi tutta quella di Biscaglia (Vizcaya), la porzione settentrionale [...] Inoltre è ora provato che gl'Iberi, durante il secondo periodo glaciale, si estesero per la pianura castigliana a spese dei Celti, eneolitico l'antica civiltà di Almería, esistente nella valle dell'Ebro, ebbe reciproche influenze con la regione ...
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RENO (fr. Rhin; ted. Rhein; A. T., 17-18-19, 20-21, 32-33-34, 44, 53-54-55)
Maurice PARDE'
Carlo ANTONI
Francesco LEMMI
Grande fiume europeo, lungo 1250 km. e con un bacino di circa 170.000 kmq., [...] . - Questa estensione del bacino rende tipicamente glaciale (medîe mensili massime in luglio e talvolta Mosella; 6 per il Meno. Sul Reno tali medie decrescono da monte verso valle, pur rimanendo imponenti fino all'ultimo: 20 litri/sec. per kmq. prima ...
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Cavità di varia origine naturale (v. grotta) o artificiale, di dimensioni e forme svariatissime, talora seguita dalle acque e che s'addentra in pareti rocciose oppure nel suolo.
L'uomo delle caverne.
Abitazioni [...] temperatura e in particolare dai rigori dei periodi glaciali. L'ipotesi si basa sull'osservazione che le e una moltitudine di uomini sbuca dai vani aperti nel fianco della valle. A Matera, in Basilicata, le abitazioni delle classi lavoratrici sono ...
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VARSAVIA (pol. Warszawa; A. T., 51-52)
Giuseppe CARACI
Feliks KOPERA
Jean DABROWSKI
Zdzislaw JACHIAIECKI
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Capitale della repubblica polacca. La città, che è collocata quasi esattamente al centro [...] Polonia, si sviluppa sulla sinistra della Vistola, poco a monte o a valle della confluenza, nel gran fiume, di un largo reticolo di fiumi (Bug , costituito da terreni recenti di origine glaciale e fluvio-glaciale, che la Vistola e i suoi affluenti ...
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IRAN
Pier Giovanni Donini
Biancamaria Scarcia Amoretti
Laura Bottini
Bruno Genito
Giovanni Curatola
Maria Luisa Zaccheo
Stefania Parigi
(v. persia, XXVI, p. 806; App. I, p. 927; II, II, p. 522; [...] degli Zagros, i cambiamenti climatici nell'epoca post-glaciale e, per il periodo neolitico, lo studio delle e il confronto tra lo sviluppo urbano dell'altopiano e quello della valle dell'Indo, assieme allo studio delle prime forme di produzione di ...
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MONACO di Baviera (ted. München; fr. Munich; anticamente ad Monacos "zu den Mönchen": un piccolo monaco "das Münchner Kindl" è lo stemma della città; A. T., 56-57)
Hans MOHLE
Karl SCHOTTENLOHER
Elio [...] moreniche, che conserva ancora fresche le impronte dell'ultima espansione glaciale, arida e coperta da boschi verso S., umida e ; nel 1737 l'Amalienburg, mentre a poco a poco la valle dell'Isar e quella del Würm andarono perdendo il loro aspetto ...
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I geografi dànno il nome di Carpazî all'insieme di montagne che, disegnando un arco attraverso l'Europa centrale, traversano la Cecoslovacchia, la Polonia, la Romania, da Bratislava, sul Danubio, ad Orşova [...] stesso accade nei bacini di Liptov e di Spiš, ai piedi dei Tatra. Nell'alta valle del Tibisco (Maramureş) si notano in gennaio −6° a 250 m., −3°, . e il complesso degli altipiani frangiati di circhi glaciali, che dànno origine tanto a uno dei rami ...
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. Dalla regione del Carso (v.) istriano e illirico prende nome quel complesso di fenomeni che, massimamente sviluppati e quindi anche più presto studiati in quelle regioni, si manifestano però in vario [...] ai piedi delle scarpate esterne del rilievo, in fondo alle valli, nei bacini chiusi più profondi, e lungo la costa , in Geogr. Abhandl., V (1893); id., Morphologische u. Glaciale Studien aus Bosnion ecc., in Abhandl. geog. Gesellschaft, Vienna 1900 ...
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valle
s. f. [lat. vallis (o valles) -is]. – 1. In geografia fisica, forma concava del suolo costituita da due opposti pendii (fianchi o pareti) che si incontrano in basso lungo una linea (filone di v.) o una striscia pianeggiante (fondo di...
circo
s. m. [dal lat. circus «circonferenza, orbita; circo»] (pl. -chi). – 1. Edificio a pianta allungata, con uno dei lati brevi semicircolare e l’altro rettilineo, destinato, nel mondo romano, alle corse dei carri, alle lotte dei gladiatori...