STORICISMO
Carlo Antoni
. È la considerazione della storia come realtà oggettiva per sé stante, svolgentesi secondo proprie leggi. Nei riguardi dell'individuo esso si configura come determinismo, che [...] movimento modernista (A. Loisy). Se il cristianesimo altro non era che fenomeno storico, cessava il suo valore universale e assoluto, ma perdevano tale valore anche le norme etiche che l'Occidente aveva appreso da esso. La scuola storica, all'inizio ...
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Modernità
David Frisby
Sebbene il concetto di m. abbia fatto la sua prima comparsa nel discorso sociologico solo alla fine del 19° sec., lo studio delle caratteristiche della struttura e dei processi [...] allo scopo sugli altri tipi di azione (orientata al valore, all'affettività, alla tradizione) possono essere visti come 20° secolo. Entrata in crisi l'ideologia del 'moderno' assoluto (condivisa forse negli anni Cinquanta e Sessanta), basata sull' ...
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SOCIOLOGIA
Raymond Boudon
Costantino Cipolla
Roberto Cipriani
Filippo Barbano
Filippo Barbano
(XXXI, p. 1019; App. III, II, p. 761; IV, III, p. 356)
Logica ed epistemologia della sociologia. - Le [...] "idealtipo", allo studio dei valori (giudizio di valore, avalutatività, relazione al valore).
La "comprensione" weberiana a Popper, Milano 1993; A. Pizzorno, Le radici della politica assoluta e altri saggi, ivi 1993.
Opere di orientamento di base e ...
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RELIGIONI, Storia delle (XXIX, p. 29)
Alfonso M. Di Nola
Definizione e fase critica di sviluppo. - Una definizione della s. d. r., nell'attuale sviluppo, non può eludere il problema della crisi d'identità [...] fedi, le religioni, le mitologie, i rituali sono valori integrativi o integrazioni culturali che si originano in una religione non è la storia eterna o la non-storia o la storia assoluta, in cui si realizza un homo religiosus, come vero uomo. Al ...
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Verità
Massimo Dell'Utri
(XXXV, p. 164)
In sintonia o in contrasto con la tradizione, buona parte della riflessione novecentesca sul concetto di v. può essere vista come un tentativo di esplicitare [...] fatto altro secondo Nietzsche che generare un'immotivata fiducia nella possibilità di pervenire alla v. concepita come 'assoluta', come fondante la serie di valori eterni in cui la tradizione ha voluto credere. Su un piano filosofico, opporsi a tale ...
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VARISCO, Bernardino
Pantaleo Carabellese
Filosofo. Nato a Chiari (Brescia), il 20 aprile 1850, ivi morto il 21 ottobre 1933. La famiglia, "molto religiosa e aliena da ogni setta, era italianamente patriottica". [...] della realtà e del suo sapere. Questo il primo valore dell'affermarsi del pensiero del V.: un richiamarsi alla Dio del sentimento ci risulta nella ragione almeno come assoluto Pensiero che è assoluto Essere.
Il V. così è fuori del positivismo ...
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VOLKELT, Johannes Immanuel
Heinrich LEVY
Filosofo, nato a Lipnik (Galizia) il 21 luglio 1848, morto a Lipsia l'8 maggio 1930. Insegnò filosofia all'università di Jena dal 1876, a Basilea dal 1883, a [...] metafisica, che egli stesso caratterizza come monismo dello spirito assoluto. Lo studio di Kant, il cui frutto fu l un'estetica dell'unità organica e di un'estetica contenutistica del valore. Fra gli altri scritti su tale argomento è da ricordare la ...
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PADOVANI, Umberto Antonio
Filosofo neoscolastico, nato ad Ancona il 27 novembre 1894, professore (dal 1924) di filosofia della religione e in seguito di filosofia morale all'Università cattolica di Milano, [...] include quello della storia come problema del significato e del valore della vita, e tende alla costruzione di una filosofia una scelta, di fronte alla realtà; e dunque un assoluto, una metafisica". Tuttavia la filosofia si rende consapevole dei suoi ...
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GUZZO, Augusto
Filosofo, nato a Napoli il 24 gennaio 1894. Prof. di filosofia al Magistero di Torino (dal 1924), di filosofia morale, all'univ. di Pisa (dal 1932), di filosofia morale (dal 1934) e di [...] accentuava, nel processo spirituale, il momento normativo o del dover essere, che fosse criterio universale e assoluto per giudicare il valore di ciò che i singoli pensano e compiono. Tale momento si rivelava, nella sua assolutezza, come espressione ...
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Progresso
Gennaro Sasso
di Gennaro Sasso
Progresso
sommario: 1. Introduzione. 2. Diversità d'accenti nella critica dell'idea di progresso. a) Il ‛tramonto dell'Occidente' e l'avvento degli ‛uomini metallici'. [...] la tripartizione ‛metodologica' del suo significato e, più in particolare, la sua assunzione non già a valore in se stesso puro e assoluto, ma a criterio di ‛valorizzazione' relativo al campo determinato dell'indagine specifica. Che era poi niente ...
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assoluto2
assoluto2 agg. [dal lat. absolutus, part. pass. di absolvĕre «sciogliere»]. – 1. Libero da qualsiasi limitazione, restrizione o condizione (contrapp. quindi a relativo): potere a.; libertà a.; volontà a.; giudizî troppo a., perentorî,...
valore
valóre s. m. [dal lat. tardo (in glosse) valor -oris, der. di valere: v. valere]. – 1. Riferito a persona indica: a. Possesso di alte doti intellettuali e morali, o alto grado di capacità professionale: un uomo, una donna di v., di...