Costi e benefici
Emilio Gerelli
La tecnica di valutazione
L'analisi costi-benefici nasce dall'esigenza dell'operatore pubblico di valutare in termini di benessere sociale l'opportunità e la redditività [...] scarse tra usi alternativi. Si tratta, in sostanza, dell'estensione al settore pubblico di pratiche contabili correnti, applicate dalle imprese per la valutazione dei profitti e delle perdite. Tali pratiche debbono essere adattate alle esigenze del ...
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Fabio Roversi-Monaco
Federico Pierantoni
Fondazioni bancarie
La concretezza come ragione sociale
L'autonomia delle Fondazioni bancarie
di Fabio Roversi-Monaco
Il Consiglio di Stato trasmette al ministro [...] non sono qualificabili come imprese ai sensi della normativa comunitaria.
Si tratta valutazionedella riforma apportata dalla Legge finanziaria. Può essere, infatti, che non tutte le componenti della società siano presenti nelle assemblee delle ...
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Cambio
Francesco Masera
Definizione e modalità di quotazione
Il tasso di cambio indica il prezzo di un'unità di moneta in termini di un'altra e precisamente: il prezzo di un'unità di moneta estera in [...] terrà conto, nella valutazione del costo o del ricavo delle merci importate o imprese ad accelerare la crescita della produttività quando i salari aumentano più rapidamente dell'aumento già in atto della produttività stessa; e ciò perché le imprese ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Giovanni Demaria
Aldo Montesano
Nel periodo centrale del Novecento, Giovanni Demaria si colloca tra gli economisti italiani di maggiore rilievo. È stato uno studioso di grande attività e ampi interessi [...] scopi sono la presentazione e la valutazione critica delle principali teorie economiche. Questa nuova importazioni di materie prime o venderla, al cambio libero, ad altre impresedella stessa industria. In questo modo si eleva il cambio per l ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Melchiorre Gioia
Francesca Sofia
Considerato ai suoi giorni il grande «restauratore» delle scienze economiche e l’«instauratore» di quelle statistiche, Melchiorre Gioia fu il principale interprete della [...] dello stesso; quando alla penuria di capitali bisogna supplire con le forze fisiche, e soprattutto quando un’impresa ), ma lo riacquista con ben diverse valenze positive nella valutazione del prodotto finale.
Nella massima gioiana – «ottenere il ...
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DELL'ACQUA, Enrico
Roberto Romano
Nacque ad Abbiategrasso (nella provincia di Milano) il 22 maggio 1851 da Francesco e da Anna Provasoli, entrambi originari di Busto Arsizio. Il padre, ragioniere, si [...] il ragionevole gli stock di magazzino. L'errore di valutazione e di prospettiva ebbe conseguenze preoccupanti: il D. quando necessario, con accortezza e senso della misura, poté riequilibrare le sorti dell'impresa. Se nemmeno il bilancio successivo ( ...
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PECCEI, Aurelio
Adriana Castagnoli
PECCEI, Aurelio. – Nacque a Torino il 4 luglio 1908 da Roberto, di professione avvocato, e da Eugenia Rivotto, casalinga, secondo di tre figli, essendo il fratello [...] un working paper dell’esperto di metodi di previsione e valutazionedella tecnologia Erich Jantsch. esperienza internazionale di A. P. e il suo paradigma manageriale: la responsabilità sociale dell’impresa, ibid., pp. 25-51; B. Lamborghini, A. P. e la ...
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JANNACCONE, Pasquale
Simone Misiani
Nacque a Napoli, il 18 maggio 1872, da Nicola e da Elisa Winspeare.
Il padre, direttore del Banco di Napoli, fu inviato in Italia settentrionale per aprire le filiali [...] studio su Il costo di produzione (in Biblioteca dell'economista, s. 4, IV [1904], parte III, pp. 3-367), nel cui ambito di analisi rientrava anche il problema dellavalutazione statistica del costo del lavoro. In particolare, nel 1906, in La Riforma ...
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AZZOLINI, Vincenzo
Massimo Finoia
Nacque a Napoli il 5 dic. 1881 da genitori appartenenti ad antiche famiglie, Alfonso, dirigente del Banco di Calabria, e Maria Carolina Serrao, figlia di un magistrato. [...] agito in piena libertà come qualsiasi altra impresa. Inoltre, in forza della sua esperienza, si impegnò in modo particolare della sua vita e su un'adeguata valutazionedell'opera da lui svolta quale uno degli artefici del successivo assetto della ...
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DESIMONI, Cornelio
Giovanni Assereto
Nato a Gavi (Alessandria) il 16 sett. 1813 da Angelo, farmacista, e da Dominica Merlo, si trasferì a Genova per compiervi gli studi fino al conseguimento della laurea [...] negli ultimi anni della sua vita e stimolati da una forte ammirazione per le imprese coloniali dei Genovesi, la sua valutazione aveva valore puramente indicativo e non era una vera perizia, "essendoché io mi sono occupato della numismatica solo come ...
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scala
s. f. [lat. tardo scala -ae (nel lat. class. soltanto al plur., scalae -arum), der. di scandĕre «salire»]. – 1. Termine generico per indicare varî tipi di strutture fisse o mobili, a scalini o a pioli, che consentono alle persone di...
ecoaudit
〈ikoòdit〉 s. ingl. [comp. di eco(logy) «ecologia» e audit «controllo, revisione»], usato in ital. al masch. (e pronunciato comunem. 〈ekoàudit〉). – Valutazione, di tipo volontario, compiuta da un’impresa nei riguardi delle proprie...