INFORMATICA
Paolo Ercoli
Alberto Marini
Con il termine informatica, neologismo di origine francese, s'indica attualmente una nuova ed emergente disciplina, la quale si occupa di particolari rappresentazioni [...] espressioni algebriche riconducibili ai linguaggi di Dyck. Gli automi a stati finiti Rozenberg, A. Lindenmayer, Developmental systems and languages, Amsterdam 1975; A. Van Wijngaarden e altri, Revised report on the algorithmic language ALGOL 68, in ...
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La grande scienza. Automi e linguaggi formali
Dominique Perrin
Automi e linguaggi formali
La teoria degli automi e dei linguaggi formali ha lo scopo di descrivere le proprietà delle successioni di simboli. [...] Un gruppo libero è context-free in quanto il linguaggio di Dyck lo è. Anche un gruppo finito è context-free: il linguaggio and complexity, Amsterdam, North Holland, 1990.
van Leeuwen 1990b: van Leeuwen, Jan, Handbook of theoretical computer science, ...
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CERESA (de' Ceresi), Carlo
Mina Gregori
Nacque il 20 genn. 1609 a San Giovanni Bianco, contrada Grabbia in Val Brembana (Bergamo) da Ambrogio e Caterina, benestanti, ivi trasferitisi dalla Valsassina [...] . Anche più importante per l'artista dovette essere la presenza a Bergamo, documentata nel 1633, di Daniele Van den Dyck che probabilmente fece proficue meditazioni sulla tradizione locale. Ciò dà ragione degli scambi attributivi tra i due pittori ...
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CARLO II Gonzaga Nevers, duca di Mantova e del Monferrato
Gino Benzoni
Nacque a Mantova, il 31 ottobre del 1629, da Carlo duca di Rethel (1609-1631), figlio del duca di Mantova Carlo I Gonzaga Nevers, [...] , 106, 108, 115; E. Bacchion, Venezia e Genova durante la guerra di Candia…, Venezia 1943, p. 53; N. Ivanoff, Daniele van den Dyck, in Emporium, CXVIII(1953), pp. 244, 250 s.; F. Catalano, La fine del dominio spagnolo, in Storia di Milano, XI, Milano ...
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NEGRI, Pietro
Enrico Lucchese
– Nacque nel 1628, presumibilmente a Venezia (Zava Boccazzi, 1978, p. 333). In due distinti documenti della parrocchia di S. Margherita del 1670 e del 1673 il nome del [...] la testimonianza di Lanceni (1720), la pala della parrocchiale di Arbizzano, presso Verona, da confermare piuttosto a Daniel van den Dyck, seguendo il giudizio di Enrico Maria Guzzo (Fossaluzza, 2010, pp. 79 s.).
La mancanza di dipinti sicuri di ...
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RETORICA
Marc Fumaroli
(XXIX, p. 151)
Scomparsa nel corso del 20° secolo dall'insegnamento secondario europeo, la r. negli anni Settanta appariva destinata ad accontentarsi di una breve rubrica bibliografica [...] dialogo. Un'altra rivista, fondata da J. Dyck con spirito più filologico, Rhetorik, ein internationale 141) e W. Elders (Guillaume Dufay as musical orator, in Tijdschrift van de Vereniging voor Nederlandse Muziekgeschiedenis, 31, 1981, pp. 1-15) ...
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FUMIANI, Giovanni Antonio
Laura Mocci
Figlio di Biagio e di una Lucrezia, nacque a Venezia negli anni Quaranta del Seicento. La data di nascita non è nota con esattezza: nel manoscritto Memorie di diversi [...] dell'Odissea e dell'Eneide, per i quali attualmente si preferisce fare il nome di F. Ruschi e di Daniel van den Dyck (Bassi, 1987).
Nel 1691 eseguì la Cacciata dei mercanti dal Tempio (Arslan, 1946) per Johann Adam Andreas principe del Liechtenstein ...
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CARINI MOTTA, Fabrizio (Fabricio Carini, de Carinis)
Edward A. Craig
Nacque probabilmente a Mantova, dove operò per cinquant'anni tra il 1649 e il 1699 come architetto, pittore, "prefetto de teatri". [...] l'apparato funebre per l'imperatrice Eleonora Gonzaga Nevers nella chiesa di S. Barbara, di cui resta l'incisione di F. van den Dyck nella Relazione de' funerali…, Mantova 1687 (v. la riproduzione in Mantova, Le Arti, III, 2, tav. 116).
Nel 1688 il C ...
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van1
van1 〈van〉. – Primo elemento di cognomi olandesi (Van Dyck, Van Gogh, ecc.) e fiamminghi (Van Opstal, Van Roomen, ecc.), nei quali rappresenta una componente prepositiva con funzione patronimica, matronimica, etnica (come il ted. von...