Pittore (Granada 1610 - ivi 1666). Soggiornò nelle Fiandre e in Inghilterra per poi stabilirsi a Granada, dove tenne bottega. La sua unica opera sicura (Santa Maddalena de Pazis, Granada, Museo), vicina [...] ai modi di A. Cano, mostra anche l'influenza di A. vanDyck. ...
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Pittore e incisore (Toenning 1623 - Friedrichstadt sull'Eider 1678), noto soprattutto come ritrattista (Ritratto di Johan Bernard Schaep, Amsterdam, Rijksmuseum). Formatosi in Olanda, dove fu allievo di [...] Rembrandt, mostra in alcune opere di aver risentito anche di A. vanDyck. ...
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Pittore (Anversa 1608 - Sorö 1682). In Danimarca dal 1630, fu docente di disegno all'Accademia di Sorö. Le sue pitture, in prevalenza ritratti eseguiti alla maniera di VanDyck, sono conservate nei musei [...] di Oslo e di Copenaghen ...
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Pittore (L'Aia 1601 circa - ivi 1671), allievo di A. van Ravesteyn. Eseguì numerosi ritratti di personaggi delle corti d'Olanda e d'Inghilterra (gallerie di Hampton Court e dell'Aia), alla maniera di A. [...] vanDyck. ...
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BELLORI, Giovanni Pietro
Kenneth Donahue
Nacque a Roma il 15. genn. 1613 da Giacomo (1585-1655), piccolo agricoltore originario di Cardano in Lombardia, e da Artemetia Giannotti originaria della Valtellina. [...] B. cominciò probabilmente a raccogliere materiale per le Vite già intorno alla metà del quinto decennio del secolo poiché nella vita del vanDyck egli dice di aver avuto gran parte delle sue informazioni da sir K. Digby (1603-1665) che non fu più a ...
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LOMI (Gentileschi), Orazio
Luca Bortolotti
Nacque a Pisa, qualche giorno prima del 9 luglio 1563 (quando fu battezzato nella chiesa di S. Biagio alle Catene), figlio dell'orafo fiorentino Giovan Battista [...] era un centro artistico tra i più stimolanti, attivi e prestigiosi d'Europa (sempre nel 1621 vi giunse anche Anton VanDyck da Anversa); e il L. non dovette percepire il trasferimento come un declassamento, ma piuttosto come una non trascurabile ...
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CRESPI, Giovanni Battista, detto il Cerano (anche Cerrano e Serrano)
Marco Rosci
Figlio di Raffaele, la mancanza del documento di nascita ne rende incerta, oltre che la data (di cui si tratta in seguito), [...] delle tre mani), dal 1895 nella Pinacoteca di Brera.
Compositivamente, nel quadro è evidente una forte eco fra Rubens e VanDyck, che evidenzia gli scambi fra il C. e Procaccini e la coeva scuola genovese, già sottolineati da R. Longhi nel 1926 ...
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DE FERRARI, Lorenzo
Federica Lamera
Figlio del pittore Gregorio e di Margherita di Domenico Piola, fu battezzato a Genova il 14 nov. 1680 (De Masi, 1945, p. 7).
La vita dedicata al pittore dal biografo [...] Ritratto di uomo in armi, AE 2056, da un dipinto dell'artista fiammingo ora nel Cincinnati Art Museum (riprodotto in G. Glück, VanDyck, Stuttgart-Berlin 1931, tav. 179), e un Ritratto di ufficiale genovese, AE 2057, il cui modello è in G. Glück, cit ...
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BAROCCI (Baroccio), Federico, detto il Fiori
Marylin A. Lavini
Afredo Petrucci
Nacque probabilmente nel 1535 in Urbino da famiglia di artisti: il bisnonno Ambrogio, milanese, era scultore stabilitosi [...] . E questo rende più facile capire perché il B. fu altamente ammirato non solo da artisti del Seicento come Rubens e VanDyck, ma anche da artisti rococò del secolo seguente, specialmente in Francia e in Germania.
Non è stata mai tenuta una mostra ...
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GAULLI, Giovanni Battista, detto il Baciccia (Baciccio)
Massimo Bartoletti
Figlio di Lorenzo, nacque a Genova l'8 maggio 1639 e fu battezzato il 10 nella chiesa di S. Siro (Pio, p. 23; Pascoli, p. 276; [...] nella sacrestia: databile intorno al 1660-61, la tela attesta lo studio delle opere genovesi di P.P. Rubens e A. VanDyck. Al 1666-71 risale invece la prima importante opera eseguita dal G., la decorazione dei pennacchi della cupola di S. Agnese in ...
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van1
van1 〈van〉. – Primo elemento di cognomi olandesi (Van Dyck, Van Gogh, ecc.) e fiamminghi (Van Opstal, Van Roomen, ecc.), nei quali rappresenta una componente prepositiva con funzione patronimica, matronimica, etnica (come il ted. von...