ANGUISSOLA (Angussola, Anguisciola), Sofonisba
Angiola Maria Romanini
Nacque a Cremona dal nobile Amilcare, amatore d'arte, dilettante di disegno, appartenente a un ramo cremonese dell'originario ceppo [...] Milano 1897, pp. 197 s.; Fournier-Sarlovèze, S. A. et ses soeurs, in La Revue de l'art, V(1899), pp. 313-324; Id., VanDyck et Anguissola, ibid.,VI(1899), pp. 316-320; E. Schweitzer, La Scuola pittorica Cremonese, in L'arte, III (1900), pp. 70 s.; T ...
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BORREMANS, Guglielmo
Michele Cordaro
Nato ad Anversa nel 1670, fu ammesso, durante l'esercizio del 1688-89, nella gilda di S. Luca come allievo di Peter van Lindt; notizie della sua presenza vi si trovano, [...] tela dipinto per l'oratorio del Rosario in S. Domenico, la Visitazione della Vergine, in cui i rinnovati contatti con VanDyck, presente nello stesso oratorio con la sua Madonna del Rosario, consentono di attuare un perfetto equilibrio tra la solenne ...
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FARSETTI, Filippo Vincenzo
Paolo Preto
Nacque a Venezia il 13 genn. 1703 da Anton G. Francesco e da Marina Foscari. L'agiatezza della famiglia, aggregata al patriziato veneziano nel 1664, gli consentì [...] a Capo di Bove, acquistò terrecotte, bronzi, marmi antichi, 125 quadri di paesaggisti fiamminghi (tra cui Rembrandt, Rubens, VanDyck), famosi maestri del '500 e '600 (Tiziano, Correggio, Rosa, Guercino, Tintoretto, Andrea del Sarto, Magnasco, Pietro ...
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PALADINO, Letterio
Davide Lacagnina
– Nacque a Messina nel 1691. Il suo percorso, concordemente riconosciuto quale uno dei contributi di maggiore rilievo alla pittura messinese della prima metà del [...] meglio le premesse da cui muoveva l'artista, a partire dalla personale rimeditazione delle opere di Anton VanDyck e di Pietro Novelli. Per un suo aggiornamento d'indirizzo europeo non bisogna pertanto presuppore necessariamente un soggiorno ...
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ASSERETO (Axeretto, Axereto, Axareto), Gioacchino
Gian Vittorio Castelnovi
Nato a Genova nel 1600, a dodici anni entrò nella bottega del pittore Luciano Borzone, che lasciò più tardi per quella di Andrea [...] posizioni.
Estraneo agli interessi monumentali e suntuosi dell'Ansaldo, né indulgente agli esiti che la recente lezione del VanDyck determinava, la sua divergenza dallo Strozzi s'era pronunciata prima che questi si trasferisse a Venezia (circa 1630 ...
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MALINCONICO, Andrea
Luca Bortolotti
Nacque a Napoli il 3 giugno 1635, figlio di Aniello e di Isabella d'Apice, e fu battezzato con il nome di Domenico Andrea presso la parrocchia della Carità, ora di [...] esse di evidente significato nella realtà artistica partenopea e nella produzione del M.), s'impone il riferimento all'arte di Anton VanDyck, Francesco Guarino, Bernardo Cavallino e Charles Mellin, che fu a Napoli tra il 1643 e il 1647 e nel 1646 ...
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PALLAVICINO, Lazzaro
Silvano Giordano
PALLAVICINO (Pallavicini), Lazzaro. – Nipote di Agostino Pallavicino, doge dal 1637 al 1639, nacque a Genova nel 1602 dal marchese Niccolò (m. 1653) e da Maria [...] de I Miracoli di S. Ignazio.
Sulla base dell’eredità familiare, arricchita da dipinti di Rubens e Antoon vanDyck, Pallavicino costruì una ricca collezione artistica che fu incrementata mediante successivi acquisti, forse effettuati durante gli anni ...
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BORBONE, Leopoldo di, principe di Salerno
Ruggero Moscati
Figlio di Ferdinando IV re delle Due Sicilie, nacque a Napoli il 2 luglio 1790. Molto caro alla madre Maria Carolina che lo preferì al principe [...] , 237, 292, 295.Per la sua raccolta di quadri, che comprendeva opere di Masaccio, Perugino, A. del Sarto, G. Reni, S. Rosa, VanDyck, cfr.: S. D'Aloe, Guide pour la precieuse collection des tableaux de S.A.R. le prince de Salerne, Naples 1842;e Don ...
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ANSALDO, Giovanni Andrea
Mario Labò
Nato a Voltri (Genova) il 24 ag. 1584, fu messo giovanissimo a imparare pittura da Orazio Cambiaso, figlio di Luca. Quando decise di cominciare a dipingere si fece [...] dello Strozzi si fanno sempre più palesi. Ovviamente, l'A. non si sottrasse all'influenza dei fiamminghi (Rubens e VanDyck), specialmente nel colore, per quanto episodicamente; ma soprattutto s'intonò alla pittura lombarda; ed a ragione il Longhi lo ...
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BADARACCO, Raffaele (Giovanni Raffaello)
Gian Vittorio Castelnovi
Figlio di Giuseppe, nacque nel 1648 a Genova. Fu iniziato alla pittura dal padre, il quale però non dovette fornirgli che i più elementari [...] suoi esordi è il ritratto di Stefano Lomellino, del 1668 (coll. Foresti, a Carpi), ancora memore degli esempi illustri del VanDyck. Tra le numerose opere che ci sono tuttora conservate, si ricordano la pala con il Presepio delle gallerie comunali di ...
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van1
van1 〈van〉. – Primo elemento di cognomi olandesi (Van Dyck, Van Gogh, ecc.) e fiamminghi (Van Opstal, Van Roomen, ecc.), nei quali rappresenta una componente prepositiva con funzione patronimica, matronimica, etnica (come il ted. von...