Pittore (Monaco di Baviera 1896 - New York 1954). Si formò nell'acceso clima artistico monacense come decoratore; nel 1919 si iscrisse all'Accademia di belle arti che frequentò per un solo anno, precisando [...] ben presto, attraverso diverse suggestioni da V. vanGogh, E. Munch e M. Beckmann, uno stile personale (Cava, 1922, Monaco, Städtische Galerie). La sua opera, originale sintesi di contenuti satirico-politici di matrice espressionista e di ...
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Pittore dei Paesi Bassi (Groninga 1824 - L'Aia 1911). Si formò ad Amsterdam con due rappresentanti della pittura romantica, J. A. Kruseman e J. W. Pieneman. Dimorò qualche tempo in Germania e a Parigi [...] , 1861, Londra, Tate Gallery) e alla storia del popolo ebreo. Ebbe particolare importanza per la formazione artistica di V. vanGogh, che lo ricorda con molta ammirazione nelle sue lettere. n Il figlio Isaac (Amsterdam 1865 - L'Aia 1934), formatosi ...
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Esposizione di arte moderna, tenuta nel 1913 a New York, presso l’armeria del 69° Reggimento. Per la prima volta furono presentate negli USA più di mille opere di artisti europei (scelte da A. Davies e [...] W. Kuhn) e americani della seconda metà del sec. 19° e contemporanei. Con opere di P. Cézanne, P. Gauguin, V. VanGogh, O. Redon, H. Matisse, M. Duchamp, C. Brancusi e, per l’arte americana, del gruppo degli Otto (The Eight), di modernisti come O. ...
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Christie’s Casa d’aste fondata nel 1766 da J. Christie, deve il suo prestigio non solo alla storia pluricentenaria, ma anche alle oltre ottanta categorie di vendita: opere d’arte, ma anche gioielli, vini [...] , Hong Kong, Londra-South Kensington, Milano, New York, Parigi e Zurigo. Oltre ad aver messo all’asta dipinti di V. vanGogh, P. Picasso, C. Monet, ma anche Tiziano, Raffaello e Michelangelo (tra gli altri), C. ha battuto diversi record di vendita ...
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Storico dell'arte (Stoccolma 1907 - ivi 1992). Dapprima vicedirettore del museo di Göteborg, poi direttore del Museo Nazionale di Stoccolma (1944-58) e dal 1958 direttore generale, dal 1970 si è stabilito [...] , con l'allestimento di alcune mostre di notevole impegno culturale, si devono a lui studî sull'arte moderna (VanGogh, 1943) e specialmente sulla miniatura medievale (Le Haut Moyen Âge, 1957; La peinture romane, 1958: entrambi in collaborazione ...
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Pittore inglese (Rode, Somerset, 1876 - Londra 1919). Tornato a Londra, dopo alcuni viaggi all'estero, incominciò a interessarsi al neo-impressionismo; aderì al circolo di W. R. Sickert e al gruppo Cumberland [...] Market. Nel 1910 l'esposizione dedicata da R. Fry ai post-impressionisti gli rivelava Cezanne, Gauguin, Matisse, vanGogh; seguiva un viaggio a Parigi al ritorno dal quale, professandosi "neo-realista", costituiva con Ch. Ginner (1878-1954) e S. F. ...
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Scrittore italiano (n. Milano 1962). Ha esordito nella narrativa con il romanzo Meridiano (Premio Assisi per l’inedito 1996), pubblicato nel 1998. A questo hanno fatto seguito: La prima regola di Clay [...] (2008), Cantico della galera (2011), La resurrezione di VanGogh (2013), Nella casa di vetro (2014), Dove batte l’onda (2015), Il fruscio dell'erba selvaggia (2018). Suoi racconti e scritti sono stati pubblicati da diverse riviste letterarie, quali ...
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Fondazione istituita a Martigny (1978) dall’imprenditore svizzero Léonard Gianadda e dedicata al fratello Pierre, morto nel 1976. Promuove iniziative culturali e restauri e conduce un’importante attività [...] espositiva (Goya, 1982; Modigliani, 1990; Degas, 1993; Manet, 1996; Miró, 1997; vanGogh, 2000; Jean Fautrier, 2004; Picasso, 2007). Ne fanno parte una collezione di arte contemporanea e un parco di sculture, oltre a un museo archeologico e un museo ...
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Compositore statunitense (n. Miami Beach 1956). Formatosi alla Yale School of Music, nel 1983 ha dato vita alla M.G. Philarmonic, atipico ensemble musicale a cavallo tra il quartetto d’archi e la rock [...] band. Tra le sue composizioni si segnalano VanGogh video opera (1991), XVI per 16 v. (1993), Trance (1995), Love Bead (1997), The carbon copy building (1999), Potassium (2000), Gotham (2003), Shelter (2005). ...
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Pittore (Mosca 1902 - Parigi 1976). A Parigi dal 1921 frequentò l'accademia della Grande-Chaumière e fu attratto dall'opera di vanGogh e di Matisse; le nature morte e le figure espressionistiche del primo [...] periodo, dal tocco denso, dal disegno fuso nel colore, mostrano l'influenza di Soutine. Anche dopo l'abbandono delle forme figurative (1939), la sua pittura è caratterizzata da un intenso cromatismo ...
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van1
van1 〈van〉. – Primo elemento di cognomi olandesi (Van Dyck, Van Gogh, ecc.) e fiamminghi (Van Opstal, Van Roomen, ecc.), nei quali rappresenta una componente prepositiva con funzione patronimica, matronimica, etnica (come il ted. von...
islamofobico
agg. Derivato da ostilità pregiudiziale nei confronti dell’islam. ◆ Sono state pugnalate inflitte ai valori più profondi dell’Olanda quelle che hanno tolto la vita a Theo van Gogh. […] Ma qualche avvisaglia islamofobica si è fatta...