GHIGLIA, Oscar
Mauro Pratesi
Nacque a Livorno il 23 ag. 1876 da Valentino e Amalia Bartolini. Dopo i primi studi giovanili come autodidatta, negli anni Novanta frequentò gli artisti livornesi U. Manaresi [...] Gustavo Sforni, anch'egli pittore e amico di Fattori, nonché uno dei primi italiani a collezionare opere di E. Degas, V. VanGogh, e P. Cézanne. Nel 1911 Sforni, dimostrando grande stima per il G., gli propose un "contratto", che sarebbe durato tutta ...
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GIORGI, Fillide (Filli)
Giovanna Uzzani
Nacque a Firenze il 20 genn. 1883 da Fausto, impiegato del ministero delle Finanze, e da Ernesta Gori.
Nel 1899 si iscrisse, direttamente al secondo anno di corso, [...] del pittore fiorentino O. Ghiglia, interprete autorevole di un'originale versione di Fattori rivissuta sulla scorta dei colori di V. VanGogh e P. Gauguin e del plasticismo di Cézanne.
Nel 1916 Arrigo Levasti fu chiamato a Roma sotto le armi; e ...
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GRANDINETTI (Grandinetti Mancuso), Maria
Monica Grasso
Nacque il 27 ag. 1891 a Soveria Mannelli (Catanzaro) da Giovanni, agrimensore, e Angelina Maruca. Nel 1902 si trasferì con la famiglia a Napoli [...] di maggior realismo e di maggior forza espressiva, testimoniata da opere in cui è evidente l'influenza di P. Cézanne e V. VanGogh, come gli Scarponi (tav. V) o i due ritratti di bimbi (forse da identificarsi con i già menzionati Giuliano e Anna ...
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PALAZZI, Bernardino
Francesco Franco
– Nacque a Nuoro il 22 dicembre 1907, da Francesco e da Pasqualina Siotto.
All'età di otto anni iniziò a dipingere ad acquerello, incoraggiato dalla madre. Nel 1917 [...] colore attinse alla pittura ottocentesca di Jean Auguste Ingres, Auguste Renoir, Henri de Toulouse Lautrec, Edgar Degas, Vincent VanGogh, Claude Monet, Eduard Manet e Paul Cézanne, per limitarsi ai riferimenti principali: si vedano, a tal proposito ...
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MARCHIORI, Giuseppe
Claudio Stoppani
Nacque a Lendinara (Rovigo) da Ferruccio e da Concetta Callegari, il 18 marzo 1901. Appartenente a una facoltosa famiglia di farmacisti veneziani che aveva raccolto [...] come J. Ravenna e F. De Pisis (F. Tibertelli), sia a seguito dell'impressione provata per le opere di V. VanGogh alla XV Biennale di Venezia (1926) e del successivo soggiorno formativo a Parigi.
Alla fine del 1930 avviò la collaborazione con il ...
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CHECCHI, Arturo
Antonio Pandolfelli
Nacque da Emilio ed Erminia Vannucci il 29 settembre 1886 a Fucecchio (Firenze), dove, studente delle scuole professionali, fu avviato allo studio del disegno da [...] genuinamente nuovo e reattivo verso le persistenze preraffaellite come verso la stanca tradizione postmacchiaiola, attento alla lezione di VanGogh e di Cézanne i cui originali, però, ebbe modo di conoscere solo alla Biennale veneziana del '20 (Rosi ...
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MACCHI, Egisto
Daniela Tortora
Nato a Grosseto il 4 ag. 1928 da Lamberto e da Rosetta Detti, risiedette sin dalla prima infanzia a Roma insieme con i genitori e i due fratelli minori, Giuliano e Giovanna. [...] suggestioni dell'alea e della libera improvvisazione (si vedano Composizione 3; Composizione 5; Morte all'orecchio di VanGogh, per nastro magnetico, clavicembalo e orchestra, 1964; Composizione 7, per doppio quartetto e orchestra da camera, 1968 ...
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DE WITT ANTONIJ (Antonij De Witt), Antonio
Rosella Siligato
Nacque a Livorno il 22 febbr. 1876 da Vittorio Antonij e da Palmira De Witt, proprietari di una agenzia marittima. La madre, con il cui cognome [...]
In una serie di paesaggi norvegesi e veneziani eseguiti tra il 1930 e il 1935 si notano, infine, reminiscenze di VanGogh e influenze degli studi che stava conducendo sullo spiritualismo Nabis e su Gauguin, che approderanno nel libro Vita e arte di ...
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FRANCHI, Raffaello
Silvia Zoppi Garampi
Nacque a Firenze il 21 maggio 1899 da Annibale e da Agostina Chiarelli. Appena adolescente iniziò a lavorare nella trattoria del padre a piazza Pitti, la "piazza [...] a scrittori e pittori viventi da E. Montale a G. De Chirico.
Il F. fu autore di numerose monografie di artisti del Novecento da V. vanGogh ad A. Modigliani, da O. Rosai ad A. Martini, da F. Campigli a G. Colacicchi, da E. Pozzi a E. Bordoni, da C ...
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Minnelli, Vincente (propr. Lester Anthony)
Marco Pistoia
Regista cinematografico statunitense, nato a Chicago il 28 febbraio 1903 e morto a Los Angeles il 25 luglio 1986. Fra i più importanti registi [...] consapevole) a dispetto della sorte e dei vincoli (si pensi, in tal senso, al possibile richiamo all'emblematica figura di VanGogh). Poco prima di girare questo suo ultimo film, nel 1974, M. pubblicò le proprie memorie dal titolo I remember it ...
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van1
van1 〈van〉. – Primo elemento di cognomi olandesi (Van Dyck, Van Gogh, ecc.) e fiamminghi (Van Opstal, Van Roomen, ecc.), nei quali rappresenta una componente prepositiva con funzione patronimica, matronimica, etnica (come il ted. von...
islamofobico
agg. Derivato da ostilità pregiudiziale nei confronti dell’islam. ◆ Sono state pugnalate inflitte ai valori più profondi dell’Olanda quelle che hanno tolto la vita a Theo van Gogh. […] Ma qualche avvisaglia islamofobica si è fatta...