GUZZI, Virgilio
Flavia Matitti
Nacque a Molfetta il 23 dic. 1902 da Domenico, farmacista, e da Evelina Pedullà. Nel 1910, dopo alcuni anni trascorsi a Napoli, si stabilì con la famiglia a Roma. Fin [...] meglio Picasso e il Cubismo, ma non mettersi a triangoleggiare, a tagliare le forme coll'ascia. […] Sulla traccia di VanGogh anch'io ho pensato, scatenatasi la polemica in pro' dell'astratto, che avrei piuttosto smesso di dipingere che chiuso gli ...
Leggi Tutto
PARMEGGIANI, Tancredi
Davide Lacagnina
– Nacque a Feltre il 25 settembre 1927 da Paolo e Francesca Zallot. Insieme ai fratelli più piccoli Romano e Silvia, trascorse i primi anni di vita a Bologna per [...] dedicato un’importante retrospettiva, la forte fascinazione per Vincent vanGogh, particolarmente evidente in due dipinti del 1945 e del evoluzioni di stile: dal geometrismo neoplasticista di Theo van Doesburg all’action painting di Jackson Pollock, ...
Leggi Tutto
GHIGLIA, Oscar
Mauro Pratesi
Nacque a Livorno il 23 ag. 1876 da Valentino e Amalia Bartolini. Dopo i primi studi giovanili come autodidatta, negli anni Novanta frequentò gli artisti livornesi U. Manaresi [...] Gustavo Sforni, anch'egli pittore e amico di Fattori, nonché uno dei primi italiani a collezionare opere di E. Degas, V. VanGogh, e P. Cézanne. Nel 1911 Sforni, dimostrando grande stima per il G., gli propose un "contratto", che sarebbe durato tutta ...
Leggi Tutto
GIORGI, Fillide (Filli)
Giovanna Uzzani
Nacque a Firenze il 20 genn. 1883 da Fausto, impiegato del ministero delle Finanze, e da Ernesta Gori.
Nel 1899 si iscrisse, direttamente al secondo anno di corso, [...] del pittore fiorentino O. Ghiglia, interprete autorevole di un'originale versione di Fattori rivissuta sulla scorta dei colori di V. VanGogh e P. Gauguin e del plasticismo di Cézanne.
Nel 1916 Arrigo Levasti fu chiamato a Roma sotto le armi; e ...
Leggi Tutto
GRANDINETTI (Grandinetti Mancuso), Maria
Monica Grasso
Nacque il 27 ag. 1891 a Soveria Mannelli (Catanzaro) da Giovanni, agrimensore, e Angelina Maruca. Nel 1902 si trasferì con la famiglia a Napoli [...] di maggior realismo e di maggior forza espressiva, testimoniata da opere in cui è evidente l'influenza di P. Cézanne e V. VanGogh, come gli Scarponi (tav. V) o i due ritratti di bimbi (forse da identificarsi con i già menzionati Giuliano e Anna ...
Leggi Tutto
PALAZZI, Bernardino
Francesco Franco
– Nacque a Nuoro il 22 dicembre 1907, da Francesco e da Pasqualina Siotto.
All'età di otto anni iniziò a dipingere ad acquerello, incoraggiato dalla madre. Nel 1917 [...] colore attinse alla pittura ottocentesca di Jean Auguste Ingres, Auguste Renoir, Henri de Toulouse Lautrec, Edgar Degas, Vincent VanGogh, Claude Monet, Eduard Manet e Paul Cézanne, per limitarsi ai riferimenti principali: si vedano, a tal proposito ...
Leggi Tutto
MARCHIORI, Giuseppe
Claudio Stoppani
Nacque a Lendinara (Rovigo) da Ferruccio e da Concetta Callegari, il 18 marzo 1901. Appartenente a una facoltosa famiglia di farmacisti veneziani che aveva raccolto [...] come J. Ravenna e F. De Pisis (F. Tibertelli), sia a seguito dell'impressione provata per le opere di V. VanGogh alla XV Biennale di Venezia (1926) e del successivo soggiorno formativo a Parigi.
Alla fine del 1930 avviò la collaborazione con il ...
Leggi Tutto
CHECCHI, Arturo
Antonio Pandolfelli
Nacque da Emilio ed Erminia Vannucci il 29 settembre 1886 a Fucecchio (Firenze), dove, studente delle scuole professionali, fu avviato allo studio del disegno da [...] genuinamente nuovo e reattivo verso le persistenze preraffaellite come verso la stanca tradizione postmacchiaiola, attento alla lezione di VanGogh e di Cézanne i cui originali, però, ebbe modo di conoscere solo alla Biennale veneziana del '20 (Rosi ...
Leggi Tutto
MACCHI, Egisto
Daniela Tortora
Nato a Grosseto il 4 ag. 1928 da Lamberto e da Rosetta Detti, risiedette sin dalla prima infanzia a Roma insieme con i genitori e i due fratelli minori, Giuliano e Giovanna. [...] suggestioni dell'alea e della libera improvvisazione (si vedano Composizione 3; Composizione 5; Morte all'orecchio di VanGogh, per nastro magnetico, clavicembalo e orchestra, 1964; Composizione 7, per doppio quartetto e orchestra da camera, 1968 ...
Leggi Tutto
DE WITT ANTONIJ (Antonij De Witt), Antonio
Rosella Siligato
Nacque a Livorno il 22 febbr. 1876 da Vittorio Antonij e da Palmira De Witt, proprietari di una agenzia marittima. La madre, con il cui cognome [...]
In una serie di paesaggi norvegesi e veneziani eseguiti tra il 1930 e il 1935 si notano, infine, reminiscenze di VanGogh e influenze degli studi che stava conducendo sullo spiritualismo Nabis e su Gauguin, che approderanno nel libro Vita e arte di ...
Leggi Tutto
van1
van1 〈van〉. – Primo elemento di cognomi olandesi (Van Dyck, Van Gogh, ecc.) e fiamminghi (Van Opstal, Van Roomen, ecc.), nei quali rappresenta una componente prepositiva con funzione patronimica, matronimica, etnica (come il ted. von...
islamofobico
agg. Derivato da ostilità pregiudiziale nei confronti dell’islam. ◆ Sono state pugnalate inflitte ai valori più profondi dell’Olanda quelle che hanno tolto la vita a Theo van Gogh. […] Ma qualche avvisaglia islamofobica si è fatta...