Magnetochimica
Dante Gatteschi
La magnetochimica si interessa dello studio della relazione tra le proprietà chimiche e quelle magnetiche delle sostanze. Queste ultime sono legate essenzialmente al moto [...] C−N−M′−N−−C−M− che si ripetono regolarmente nelle tre direzioni dello spazio. L'interazione tra ioni cromo e ioni vanadio è antiferromagnetica e il sistema ordina come ferrimagnete. La temperatura critica più alta raggiunta è di 376 K, giocando sulla ...
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Composti del boro (➔) con un metallo. Si ottengono in forma di polvere dura e refrattaria per sintesi dai due elementi o per riduzione dell’ossido del metallo con boro in eccesso. Sono caratterizzati da [...] non sono attaccati dagli acidi mentre lo sono alcuni b. degli altri metalli. I b. binari di cromo, zirconio, vanadio, molibdeno, e ternari (come boro - nichel - molibdeno), conosciuti nell’industria per la loro particolare durezza, vengono utilizzati ...
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Acido bicarbossilico alifatico a 6 atomi di carbonio, di formula
COOH (CH2)4COOH
È presente in natura nel succo di bietola e in prodotti d’ossidazione di oli e grassi, da cui il nome. Si presenta come [...] di sali di cobalto; successivamente la miscela viene ossidata ad acido a. impiegando acido nitrico in presenza di rame e vanadio come catalizzatori. L’inconveniente di questo processo è il suo impatto ambientale, dato che l’acido nitrico provoca la ...
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SOLFOSALI
Probo Comucci
Si chiamano solfosali dei composti che si possono considerare corrispondenti agli ossisali, in quanto contengono zolfo in luogo dell'ossigeno. Tale sostituzione rientra nel quadro [...] da Cu2S, Ag2S, PbS.
3. Solfoarseniati, solfoantimoniati, solfovanadati. Sono riuniti in un sol gruppo, in cui figura il solfosale di vanadio, la sulvanite VS(SCu)3.
4. Solfostannati e solfogermanati. Vi sono compresi due gruppi: nel primo si ha la ...
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Stato federato degli USA (269.596 km2 con 4.861.515 ab. nel 2007; densità 18 ab./km2 ) con capitale Denver. Abbraccia a E un lembo dei tavolati che formano la parte più occidentale dei Great Plains, a [...] : cereali e legumi sono largamente coltivati; diffuso l’allevamento, soprattutto bovino. Dal sottosuolo si estrae ferro, piombo, vanadio, uranio e molibdeno (per il quale gli USA hanno il primato mondiale). L’industria (metalmeccanica, chimica ...
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Generalità e cenni storici. - L'alluminio è, dopo l'ossigeno e il silicio, l'elemento più diffuso sulla crosta terrestre, di cui esso rappresenta all'incirca il 7,3%. Non si trova però mai allo stato libero, [...] ) è un ossido idrato di alluminio accompagnato da ossidi di altri metalli: ferro, silicio, titanio; talvolta più raramente zolfo, vanadio, fosforo, arsenico. Varie specie di bauxite esistono in natura: rossa, gialla, bianca e grigia; le qualità più ...
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URANIO (XXXIV, p. 764)
Giuseppe DE GREGORIO
La scoperta della fissione nucleare unitamente alla messa a punto di sistemi di controllo della reazione a catena ha determinato quella che è stata definita [...] non interessi l'estrazione anche di altri elementi più facilmente solubili in alcali (è il caso di alcuni vanadati in cui il recupero del vanadio può compensare il maggior costo di produzione dell'u.), o che non intervengano altri fattori quali, per ...
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Idrocarburo aromatico, C14H10, presente nel catrame di carbon fossile; la sua formula di struttura
risulta dalla condensazione di tre anelli benzenici. Si ricava dalla frazione del catrame che distilla [...] da anidride ftalica e benzene e, in laboratorio, per ossidazione catalitica dell’a. con aria (utilizzando catalizzatori al vanadio). Non è ridotto dai riducenti deboli, mentre quelli forti lo trasformano in una serie di prodotti (fra cui semichinone ...
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PHILLIPS, Alexander Hamilton
Maria Piazza
Mineralogista, chimico e biologo nato il 15 maggio 1866 in vicinanza di Lawrenceville (New Jersey), poco lontano da Princeton dove morì il 20 gennaio 1937. [...] New Jersey, e nel 1904, Radium in American Ore, in cui espone un metodo per concentrare il radio nella carnotite (vanadato idrato di potassio e uranio) del Colorado. In collaborazione con il van Ingen intraprese nel 1914 ricerche molto difficili per ...
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FTALICI, ACIDI
Guido Bargellini
. Così si chiamano gli acidi benzol-dicarbonici. L'acido orto-ftalico (formula I) si chiama senz'altro acido ftalico, mentre l'isomero meta- (formula II) è conosciuto [...] fumante e solfato di mercurio, oppure più semplicemente con l'ossigeno dell'aria in presenza di ossido di vanadio.
L'acido ftalico cristallizza dall'acqua bollente in laminette bianche. Per riscaldamento perde facilmente acqua trasformandosi (a ...
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vanadio
vanàdio s. m. [lat. scient. Vanadium, dal nome antico nordico della dea della bellezza, Vanadīs, identificata poi con la dea Freia]. – Elemento chimico di simbolo V, peso atomico 50,94, numero atomico 23, valenze 2, 3, 4 e 5, appartenente...
vanadato
s. m. [der. di vanad(ico), col suff. -ato]. – In chimica, nome dei sali dell’acido vanadico, dei quali i più comuni derivano dall’acido metavanadico, come il v. o metavanadato (v.) di ammonio.