vanadio Elemento chimico, di simbolo V, peso atomico 50,94, numero atomico 23, appartenente al gruppo VA del sistema periodico, di cui sono noti in natura due isotopi stabili, 5023V (0,25%) e 5123V (99,75%). [...] silicio, o per via alluminotermica, in presenza di ferro, così da ottenere una ferrolega che contiene in media il 37-38% di vanadio.
Composti
Il v. può presentare nei suoi composti numeri di ossidazione da −1 a +5. Gli stati più stabili sono quelli ...
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Ossosale del vanadio pentavalente, MeVO3, dove Me è un metallo monovalente. Particolarmente importante è il m. di ammonio, NH4VO3, che forma cristalli insolubili in soluzione di cloruro d’ammonio (proprietà [...] sfruttata nell’estrazione del vanadio dai minerali). ...
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Chimico (n. 1787 - m. 1845) allievo di J. J. Berzelius, prof. alla Scuola mineraria di Falun; è noto per la scoperta dell'elemento chimico vanadio (1830). ...
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Chimico (Guhrau, Breslavia, 1896 - Danzica 1985); prof. di chimica inorganica a Hannover, poi a Danzica, autore di importanti ricerche chimico-fisiche e röntgenografiche su composti del vanadio, gallio, [...] indio, tallio, ecc. Fra le opere: Magnetochemie (1936); Anorganische Chemie (1952) ...
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Sale d’ammonio della nitrosofenilidrossilammina
polvere gialla solubile in acqua, usata come reattivo per la separazione del rame e del ferro da altri metalli e per la determinazione quantitativa del [...] vanadio e del titanio. ...
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V
V 〈vu, meno comunem. vi〉 [Forma maiusc. della lettera v] [ALG] [FAF] Nella logica matematica, simb. del valore vero, in contrapp. a F, falso. ◆ [CHF] Simb. dell'elemento chimico vanadio. ◆ [MTR] [EMG] [...] Simb. di volt. ◆ [ALG] Vcn: simb. di uno spazio vettoriale di dimensione n sul campo c. ◆ [FSD] Vk è il simb. di un centro di colore: v. centri di colore: I 554 e. ◆ [STF] [FSP] V2: sigla del ted. Vergeltungswaffe-2 ...
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Chimico olandese ('s-Gravenzande, Aia, 1893 - Leida 1976), allievo di H.R. Kruyt; ha insegnato all'università di Leida. È noto per importanti ricerche di chimica inorganica (preparazione di metalli puri: [...] zirconio, torio, vanadio, afnio, renio, ecc.) e di chimica generale (affinità, legame chimico, ecc.). ...
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Chimico (S. Miniato 1854 - Firenze 1905), prof. nelle univ. di Catania (1885-87), Roma (1887-92) e Firenze (dal 1892); socio corrispondente dei Lincei (1894). Autore di ricerche nel campo della chimica [...] inorganica (composti del vanadio, tallio, rodio, titanio, niobio, ecc.). ...
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granato
granato [Der. di "melagrana", per il suo colore rosso simile a quello del frutto] [CHF] Gruppo di minerali monometrici, miscele isomorfe di silicati diversi, nei quali sono presenti due metalli, [...] uno bivalente (calcio, magnesio, manganese, ferro ferroso), l'altro trivalente (alluminio, ferro ferrico, cromo, titanio, zirconio, vanadio), diffusi in molte rocce eruttive e metamorfiche, delle quali sono talora componenti essenziali (in base alle ...
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Chimico olandese (Ruinen, Drenthe, 1899 - 's-Gravenhage 1971), allievo di H. J. Bacher; tecnico della fabbrica di lampade Philips, è noto per le sue ricerche sui difetti reticolari (centri di colore) e [...] per aver studiato un metodo di preparazione, attraverso la decomposizione degli ioduri corrispondenti, di metalli (zirconio, afnio, vanadio, renio, ecc.) in uno stato duttile e di elevata purezza. ...
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vanadio
vanàdio s. m. [lat. scient. Vanadium, dal nome antico nordico della dea della bellezza, Vanadīs, identificata poi con la dea Freia]. – Elemento chimico di simbolo V, peso atomico 50,94, numero atomico 23, valenze 2, 3, 4 e 5, appartenente...
vanadato
s. m. [der. di vanad(ico), col suff. -ato]. – In chimica, nome dei sali dell’acido vanadico, dei quali i più comuni derivano dall’acido metavanadico, come il v. o metavanadato (v.) di ammonio.