Chimico (n. 1787 - m. 1845) allievo di J. J. Berzelius, prof. alla Scuola mineraria di Falun; è noto per la scoperta dell'elemento chimico vanadio (1830). ...
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Chimico (Guhrau, Breslavia, 1896 - Danzica 1985); prof. di chimica inorganica a Hannover, poi a Danzica, autore di importanti ricerche chimico-fisiche e röntgenografiche su composti del vanadio, gallio, [...] indio, tallio, ecc. Fra le opere: Magnetochemie (1936); Anorganische Chemie (1952) ...
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Chimico olandese ('s-Gravenzande, Aia, 1893 - Leida 1976), allievo di H.R. Kruyt; ha insegnato all'università di Leida. È noto per importanti ricerche di chimica inorganica (preparazione di metalli puri: [...] zirconio, torio, vanadio, afnio, renio, ecc.) e di chimica generale (affinità, legame chimico, ecc.). ...
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Chimico (S. Miniato 1854 - Firenze 1905), prof. nelle univ. di Catania (1885-87), Roma (1887-92) e Firenze (dal 1892); socio corrispondente dei Lincei (1894). Autore di ricerche nel campo della chimica [...] inorganica (composti del vanadio, tallio, rodio, titanio, niobio, ecc.). ...
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Chimico olandese (Ruinen, Drenthe, 1899 - 's-Gravenhage 1971), allievo di H. J. Bacher; tecnico della fabbrica di lampade Philips, è noto per le sue ricerche sui difetti reticolari (centri di colore) e [...] per aver studiato un metodo di preparazione, attraverso la decomposizione degli ioduri corrispondenti, di metalli (zirconio, afnio, vanadio, renio, ecc.) in uno stato duttile e di elevata purezza. ...
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Chimico (Londra 1833 - West Horsley, Leatherhead, 1915), allievo di R. W. Bunsen e di Th. Graham, professore di chimica a Manchester (1858-86). Partecipò attivamente alla vita pubblica, ricoprendo anche [...] la carica di parlamentare (1885-95); socio straniero dei Lincei (1907). Noto per gli studî nel campo della fotochimica (con R. W. Bunsen) e per essere stato il primo a isolare il vanadio allo stato puro. ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Emilio Segrè
Nadia Robotti
Fisico di fama internazionale, uno dei primi allievi e collaboratori di Enrico Fermi, operò in Italia fino al 1938, quando, a seguito delle leggi razziali, emigrò negli Stati [...] alla fisica atomica e sotto la guida di Fermi. È del 1930, per es., il calcolo dello spettro del vanadio quattro volte ionizzato, svolto utilizzando il modello statistico dell’atomo introdotto da Fermi nel 1928 (il cosiddetto modello di Thomas ...
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CALIFANO, Luigi
Giancarlo Vecchio
Nacque a Salerno il 12 ott. Igoi da Giuseppe, magistrato, e da Elimena Maida. Orfano di padre, fu educato da uno zio paterno, Salvatore, che gli comunicò una profonda [...] ), scoperto e così denominato dal C., il quale dimostrò il legame tra la parte proteica e il complesso vanadio-solfato organico nonché la funzione respiratoria di questa emoproteina (Studies on Haemovanadin, III. Some Physiological Properties of ...
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CAMBI, Livio
GG. P. Marchese
Nato in Ancona il 14 giugno 1885 da Luigi, commerciante, e da Anna Gili, dopo la scuola primaria frequentò l'istituto tecnico di Ancona ad indirizzo fisico-matematico, diplomandosi [...] Prussia ed il bianco di titanio.
Durante la seconda guerra mondiale, scarseggiando o essendo pressoché introvabile il vanadio, prezioso elemento per catalizzatori di importanti processi chimici industriali, il C. si interessò anche del ricupero dell ...
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vanadio
vanàdio s. m. [lat. scient. Vanadium, dal nome antico nordico della dea della bellezza, Vanadīs, identificata poi con la dea Freia]. – Elemento chimico di simbolo V, peso atomico 50,94, numero atomico 23, valenze 2, 3, 4 e 5, appartenente...
vanadato
s. m. [der. di vanad(ico), col suff. -ato]. – In chimica, nome dei sali dell’acido vanadico, dei quali i più comuni derivano dall’acido metavanadico, come il v. o metavanadato (v.) di ammonio.