Storiografo greco (n. Cesarea, Palestina, fine sec. 5º d. C. - m. 562 o poco dopo il 565). Storico di corte dell'imperatore Giustiniano, P. ricoprì incarichi di prestigio presso la corte imperiale costantinopolitana. [...] più importante è la Storia delle guerre (Οἱ ὑπὲρ τῶν πολέμων λόγοι), in otto libri: i primi sette sulle guerre contro i Persiani, i Vandali, i Goti (fino al 550) dagl'inizi del regno di Giustino I fino al 550; l'ottavo libro, composto più tardi, è un ...
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(gr. βάρβαρος)
Storia
Secondo i Greci, chi parlava un linguaggio incomprensibile e perciò sgradevole, e poi, in genere, lo straniero (similmente, nell’antico indiano barbarāḥ erano «i non arii», propr. [...] al di là del limes dell’Impero. Ma di là da quell’argine, continuavano a premere Franchi, Burgundi, Alamanni presso il Reno, Vandali lungo l’alto e il medio Danubio, Goti dell’Ovest e dell’Est (Visigoti e Ostrogoti) dal Tibisco alla foce del Danubio ...
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Comune della prov. di Sassari (102,6 km2 con 22.081 ab. nel 2008, detti Portotorresi o Turritani). La cittadina è situata sul Golfo dell’Asinara, sulla destra della foce del Riu Mascari. Nel settore industriale, [...] Libissonis), fu massimo centro agricolo e del commercio marittimo nella Sardegna settentrionale durante l’Impero. Decadde per gli assalti dei Vandali e degli altri barbari nel 5° sec. d.C. Di nuovo fiorente nel Medioevo e fino al 14° sec., quando ...
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Imperatore romano (n. 396 - m. 455). Nato da nobile famiglia, ebbe parte nella caduta di Ezio e non fu forse estraneo all'assassinio di Valentiniano III, alla cui morte (455) fu subito riconosciuto imperatore. [...] Forzò la vedova dell'imperatore, Eudossia, a sposarlo e dette in sposa a suo figlio Palladio la figlia di lei Eudocia. All'avvicinarsi dei Vandali di Genserico si dette alla fuga, ma, raggiunto dalla plebaglia, fu trucidato. ...
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Agostino di Ippona, Santo
C. Fratini
Padre e dottore della Chiesa occidentale, A. Aurelio nacque il 13 novembre 354 a Tagaste (Numidia proconsolare; od. Souk Ahras, in Algeria). Morì nella notte tra [...] il 28 e il 29 agosto 430 a Ippona (Hippo regio; od. Bona), mentre la città era assediata dai Vandali. In questa città era anche stato ordinato sacerdote nel 391 e nel 397 ne era diventato vescovo.
L'opera del santo ha avuto in ogni campo (v. Estetica ...
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(fr. Corse) Isola del Mediterraneo occidentale (8680 km2 con 279.600 ab. nel 2006), appartenente alla Francia, di cui costituisce una regione (capoluogo Ajaccio) divisa in due dipartimenti Corse-du-Sud [...] nella prefettura d’Italia e nel vicariato di Roma. Non conosciamo con precisione l’epoca della penetrazione cristiana.
Occupata dai Vandali di Genserico nel 5° sec., poi dai Bizantini nel 534, a essi rimase, con una breve parentesi ostrogota, fino al ...
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L'Europa tardoantica e medievale. Le testimonianze islamiche nella Penisola Iberica: al-Andalus
Francesco Noci
Al-andalus
Denominazione geografica impiegata dagli autori arabi fino alla fine del Medioevo [...] Islam nella Penisola Iberica.
Il termine, di etimologia incerta, è stato messo, anche se dubitativamente, in relazione con quello di Vandali (ar. al-Andalīš), che avrebbero denominato la Vandalicia, la provincia romana della Betica. Il nome al-A., in ...
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L'Europa tardoantica e medievale. Le testimonianze islamiche nella penisola italiana: Segesta
Alessandra Molinari
Segesta
La città dopo un progressivo declino durante tutta l’epoca romano-imperiale [...] . d.C.
La sua fine sembrerebbe legata a una lenta consunzione piuttosto che a episodi traumatici (ad es., le scorrerie dei Vandali nel V sec. o l’invasione saracena nel IX sec.). Sulla progressiva crisi di S. dovette senz’altro pesare la concorrenza ...
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. Denominazione di certi popoli della Sardegna dei quali non sappiamo ancora se fossero indigeni dell'isola o immigrati dal di fuori. Taluni scrittori ravvisano in essi gli abitanti delle civitates Barbariae, [...] nel centro dell'isola, a poca distanza da Fordongianus. Altri invece scorgono in essi i Maurusii, collocati dai Vandali in Sardegna sui barbarica, esistenti nel territorio detto Maureddia, a poca distanza da Cagliari, nell'odierna regione iglesiense ...
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Stirpe indoeuropea del ramo nomade, scito-sarmatico, degli Iranici. Abitarono le steppe dell’Ural, del Lago di Aral, del Mar Caspio fino al Don. Apparsi i Goti sul Mar Nero, gran parte di loro fu spinta [...] ca. furono sottomessi dagli Unni. Parte di essi si stabilì allora in Pannonia e si germanizzò, seguendo nel 406 la migrazione vandala fino in Spagna. Alcuni gruppi furono stanziati da Ezio intorno a Orléans, altri invasero nel 464 l’Italia, ma furono ...
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vandalico
vandàlico agg. [der. di vandalo] (pl. m. -ci). – 1. Dei Vandali, antica popolazione germanica orientale che all’inizio del 5° sec. invase e devastò la Gallia, passando quindi nella penisola iberica e nell’Africa settentrionale e...
vandalismo
s. m. [der. di vandalo, sull’esempio del fr. vandalisme]. – Tendenza a rovinare, distruggere, guastare senza necessità e senza ragione, per gusto perverso o per sciocca e malintesa ostentazione di forza, o anche per incapacità a...