L’arabo rappresenta probabilmente, nell’immaginario collettivo degli italiani, la lingua di più difficile comprensione in assoluto, tanto da essere entrata in locuzioni quali “parlo arabo?”. Ciononostante, [...] lingue di cultura, contribuendo, per il tramite della Penisola Iberica arabizzata (in arabo al-Andalus, ‘la terra dei Vandali’), alla trasmissione del sapere classico greco, tradotto in arabo nei grandi centri di cultura della Siria e dell’Iraq e ...
Leggi Tutto
Pseudonimo di Violet Paget (1856-1935), è la prima scrittrice nel mondo anglosassone a usare la parola empatia (empathy) nel 1904, ispirandosi alla nozione tedesca di Einfühlung dello psicologo Theodor [...] a Brilli?). Brilli tende a espandere: «avevo desiderato con tutto me stesso»; «cocente delusione»; «tre o quattro vandali calati da Monaco o da Berlino» (con inversione delle città); Renzetti resta invece aderente all’originale – rispettando anche ...
Leggi Tutto
vandalico
vandàlico agg. [der. di vandalo] (pl. m. -ci). – 1. Dei Vandali, antica popolazione germanica orientale che all’inizio del 5° sec. invase e devastò la Gallia, passando quindi nella penisola iberica e nell’Africa settentrionale e...
vandalismo
s. m. [der. di vandalo, sull’esempio del fr. vandalisme]. – Tendenza a rovinare, distruggere, guastare senza necessità e senza ragione, per gusto perverso o per sciocca e malintesa ostentazione di forza, o anche per incapacità a...
(lat. Vandăli o Vandilii) Nome che indicò dapprima un vasto gruppo di popoli germanici orientali di cui facevano parte, tra gli altri, i Burgundi e i Goti, e si restrinse poi a una singola gente cui Tacito attribuisce il nome di Lugii. Stanziati...
Successore (m. 428) del re Godigiselo, riuscì a spezzare la resistenza franca alla marcia dei Vandali (406), varcando il Reno, saccheggiando tutta la Gallia e passando poi in Spagna (409), ove i Vandali si stanziarono come foederati in seguito...