APOSTOLI
T. Iazeolla
Il termine, che indica colui che è mandato da un altro in nome suo, deriva dal gr. ἀποστέλλω 'invio', 'mando'; ἀπόστολοϚ ha valore di 'inviato con una missione' (Ghiberti, 1970, [...] dodici a. e un gruppo di settanta discepoli.Esistono nei Vangeli divergenze riguardo all'elenco dei dodici; in Mt. 10, modello di semplicità. È Matteo dunque con tutta probabilità la S. Sebastianello al Palatino, seconda metà del sec. 10°; ...
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MAGONZA
L. Speciale
(lat. Mogontiacum; ted. Mainz; Mogontia, Moguntia, Meyntz nei docc. medievali)
Città della Germania, capoluogo della Renania-Palatinato, situata lungo la riva sinistra del Reno, [...] cui seguì, tra il 1300 e il 1319, una seconda serie a S, per cui si dovette rinunciare alla trecentesca sono i monumenti degli arcivescovi Matteo di Bucheck (m. nel ., II.3) e un altro codice dei vangeli (Nimega, convento dei Domenicani, 12) di ...
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ANNUNCIAZIONE
A. Ghidoli
Pur essendo anarrati nella Bibbia diversi episodi di a. angelica (per es. l'annuncio di un angelo a Giuseppe, Mt. 1, 20-21; l'annuncio dell'arcangelo Gabriele a Zaccaria, Lc. [...] 'arte bizantina, è quella del Vangelo armeno dell'infanzia. Secondo la narrazione degli Apocrifi l'angelo fila la porpora per il Tempio (Protovangelo di Giacomo, 11, 1-2; Pseudo-Matteo, 11, 2). In alto convergono su di lei la colomba a sinistra e ...
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EVANGELISTI
W. Melczer
La radice etimologica del termine e., che nel senso cristiano significa 'colui che annuncia la buona novella relativa a Cristo', è il verbo εὐαγγελίζομαι 'annunciare lieti eventi'. [...] bue o toro a Luca, per Ireneo le altre coppie sono Giovanni-leone, Matteo-uomo, Marco-aquila; per Agostino (De consensu evang., I, 6, 9; tale iconografia resta nella asserzione ideologica secondo la quale i quattro vangeli da una parte, come i ...
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DRAGO
S. Manacorda
Il d. è uno degli animali fantastici la cui frequente natura composita, funzionale a intenti di rappresentazione simbolica, rivela contemporaneamente una forte attitudine ornamentale. [...] in seguito alla formazione dell'impero mongolo, che dalla seconda metà del Duecento pose in contatto l'Europa con in atteggiamento mansueto, come nella rara iconografia - tratta dal Vangelo dello pseudo-Matteo (Taylor, 1970, p. 234) - della Fuga in ...
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AQUISGRANA
W. Braunfels
(lat. Aquae Grani, Aquisgranum; ted. Aachen; franc. Aix-la-Chapelle)
Città della Germania, nella Renania settentrionale-Vestfalia presso il confine belga e olandese. Sotto Carlo [...] - e vi fu anche sepolto nel 1002, come secondo e ultimo imperatore, quando il suo corpo fu traslato da l'immagine dell'evangelista Matteo, che risale a dedica viene sottolineata la funzione teologica del Vangelo per l'imperatore: "Auguste libro / ...
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HILDESHEIM
U. Kuder
(Hilduinesheim nei docc. medievali)
Città della Bassa Sassonia (Germania) nel territorio di Hannover, sviluppatasi sulla sponda occidentale del fiume Innerste, a N del massiccio [...] . 13°-14°), detta Heiligtum Unserer Lieben Frau, mentre della seconda metà del sec. 10° sono la borsa-reliquiario, il vangeli; i soggetti illustrano di volta in volta l'inizio del vangelo, un determinato evento sacro della vita di Cristo - in Matteo ...
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MATRIMONIO
J. Baschet
Il m. veniva definito nel Medioevo, sulla scia del diritto romano, come l'istituzione tra l'uomo e la donna di una comunione di vita e di beni socialmente riconosciuta, che costituiva [...] (Gold, 1982). Ignorato dal Nuovo Testamento, l'episodio è narrato negli apocrifi; secondo le versioni più antiche (Protovangelo di Giacomo, VIII-IX; Vangelo dello pseudo-Matteo, VIII), Maria, non potendo rimanere nel Tempio una volta raggiunta l'età ...
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Ambone
P. Rossi
Il termine ἄμβων, probabilmente derivato da ἀναβαίνω 'salire', designa un luogo elevato dove era possibile per i lettori e i diaconi leggere e commentare i testi sacri e notificare all'assemblea [...] salire sull'a. per farsi udire dall'assemblea. Secondo Krautheimer (1980) l'uso degli a. è sconosciuto a due scale contrapposte per l'a. del vangelo e quella a una scala per l'a. due del Mus. Naz. e Civ. di S. Matteo a Pisa) e dall'a. più tardo (1094- ...
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CORENZIO, Belisario
Francesco Abbate
Greco di origine - era infatti nato in Acaia nel 1558 -, giunto a Napoli nel 1570 c. (cfr. Ambrasi, 1962, p. 387), il C. godette presso i contemporanei e gli antichi [...] " (Ambrasi, 1962, p. 386).
Secondo la testimonianza del pittore (ibid., p affreschi (Episodi e Parabole del Vangelo) nella volta della sala capitolare a sulle cripte di S. Andrea in Amalfi e S. Matteo in Salerno, in Arch. stor. per le provv. napol ...
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vangelo
vangèlo (ant. vangèlio, letter. evangèlo o evangèlio) s. m. [dal lat. tardo, crist., evangelium, adattamento del gr. crist. εὐαγγέλιον, propr. «buona novella», comp. di εὐ «bene, buono» e ἄγγελος «messaggero, annuncio»]. – 1. a. Nome...
secondo2
secóndo2 prep. [lat. secŭndum, dall’agg. secundus «secondo1»]. – 1. a. In modo conforme a, nel modo richiesto o voluto da: regolarsi s. coscienza; agire s. la legge; vivere s. natura; decidere s. giustizia; comportarsi s. le regole,...