Pittore francese nato a Pietrob. irgo il 31 gennaio 1849. Allievo di Bonnat Béraud, si è reso noto per le sue pitture di genere, eseguite con una tecnica minuta e precisa, alle quali conferisce un certo [...] Gesù, seduto tra commensali in frack, uno dei quali era Ernesto Renan, intendeva di modernizzare il pittoresco anacronismo usato dai pittori del Rinascimento nei soggetti tratti dal Vangelo.
Bibl.: G. Geffroy, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, III. ...
Leggi Tutto
descensus Christi ad inferos
Egidio Guidubaldi
Con la formula descensus Christi ad inferos s'intende la discesa di Cristo nel Limbo, dopo la morte e prima della resurrezione, per la liberazione dei [...] su cui Dodds richiama l'attenzione: il Libro di Enoch (etiopico, slavo, ebraico), L'ascensione di Isaia, il Vangelo di S. Pietro, il Vangelo di Nicodemo e altri testi analoghi.
A un aggancio con l'opera dantesca si perviene solo se si considera che ...
Leggi Tutto
Abramo (nel testo dantesco Abraàm, e perciò nella forma del latino Abraham)
È tra le anime che Cristo ha liberato dal Limbo (If IV 58), ricordato come patriarca " per eccellenza " (Torraca). Secondo una [...] da D. e per i nomi dei liberati: Adamo ed Eva, Abele, A., i profeti, ecc.) e aveva presente la grande importanza che il Vangelo (Luc. 13, 28; 16, 22-30) assegna ad A., che nella beatitudine eterna accoglie coloro che, sia giudei che gentili, hanno ...
Leggi Tutto
Nell’antica Roma, l’appaltatore delle imposte (publicanus) che pagava allo Stato una certa somma come prodotto di una tassa, che poi esigeva per proprio conto. Se ne distinguevano vari tipi: publicani [...] rivalevano sui contribuenti delle somme anticipate allo Stato, i p. furono sempre detestati; un’eco del disprezzo nei loro confronti si ha anche nel Vangelo, dove i p. sono peccatori; Gesù stesso, adottando il linguaggio in uso, abbina p. e infedeli. ...
Leggi Tutto
PARUSIA (gr. παρουσία, da πάρειμι "sono presso")
Eschilo, Tucidide e Platone usano il vocabolo nel significato generico di "presenza" contrapposta ad "assenza" (ἀπουσία); Euripide e nuovamente Tucidide [...] e scarso frutto hanno dato anche i tentativi di scoprirne i precedenti nella terminologia del giudaismo antecedente e contemporaneo al Vangelo. L'accezione tecnica del vocabolo va ricercata nella κοινὴ διάλεκτος, nel greco popolare dei papiri e delle ...
Leggi Tutto
Teologo riformato, nato a Jackson (nel Maine, Stati Uniti d'America), il 28 aprile 1819. Terminati gli studî, dopo qualche anno d'insegnamento secondario, entrò nella biblioteca dell'Università Harvard [...] a cura di J. H. Thayer, Boston 1889) ancor oggi una delle migliori esposizioni dell'opinione tradizionale che attribuisce il quarto Vangelo a S. Giovanni. Morì in Cambridge il 21 marzo 1884.
Bibl.: S. J. Barrows, Ezra Abbot, Cambridge (Mass., U. S. A ...
Leggi Tutto
SIMMACO
Giuseppe Ricciotti
Autore di una delle antiche traduzioni greche della Bibbia, sorte dopo quella dei LXX (v. bibbia, VI, pp. 892-93). Ben poco si sa della sua vita. Secondo alcuni apparteneva [...] e uno scritto di polemica ebionita contro Matteo, che S. Girolamo interpreta come un commento ebionita al detto Vangelo.
La sua versione della Bibbia mirava alla fedeltà più concettuale che verbale; abbandonando totalmente l'aderenza servile alla ...
Leggi Tutto
Vescovo anglicano di Natal (Africa meridionale), nacque a Saint-Austell (Cornovaglia) il 24 maggio 1814. Studiò a Cambridge, e vi professò matematica dal 1841 al 1846. Fu poi promosso al vescovato di Natal [...] al cristianesimo, che destò grande scandalo nel mondo teologico anglicano; i Commentarî del Pentateuco, delle lettere di S. Paolo, del Vangelo di S. Matteo, scritti con spirito razionalistico e pubblicati dal 1862 al 1879.
Bibl.: W. Cox, The life of ...
Leggi Tutto
incominciare
Fernando Salsano
Verbo alternativo di ‛ cominciare ' (v.), usato con una certa varietà di costrutti.
Quello assoluto, nel senso di " prendere le mosse ", " nascere ", è limitato a Cv IV [...] mia, e Pd XXVI 43 Sternilmi [il vero] tu ancora, incominciando / l'alto preconio.
Qui è dubbio se si tratti del Vangelo di Giovanni o dell'Apocalisse, e proprio l'i. è indicazione discriminante, per il Porena, per preferire la prima delle due opere ...
Leggi Tutto
giuridicizzato
p. pass. e agg. Qualificato con rango di legge, di norma giuridica che regola la convivenza civile e le relazioni sociali.
• Da noi, dove si confonde il «corpo delle leggi» col «corpo [...] amp; opinioni) • Cosa sarebbe accaduto se già Innocenzo [III] e i suoi avessero di nuovo preso sul serio il Vangelo? Le sue esortazioni in esso contenute, anche se intese non alla lettera, ma nel loro contenuto spirituale, significavano e significano ...
Leggi Tutto
vangelo
vangèlo (ant. vangèlio, letter. evangèlo o evangèlio) s. m. [dal lat. tardo, crist., evangelium, adattamento del gr. crist. εὐαγγέλιον, propr. «buona novella», comp. di εὐ «bene, buono» e ἄγγελος «messaggero, annuncio»]. – 1. a. Nome...
vangele
vangèle (o evangèle) s. f. pl. [dal lat. evangelia, pl. di evangelium «vangelo»]. – Antica forma di plur. di vangelo, limitata alla formula giurare alle sante V., o alle sante die V., per il santo vangelo di Dio (lat. ad sancta Dei...