Lazzari
Renato Piattoli
Potente famiglia nobile di Pistoia, proveniente dalla zona pianeggiante fra la città, Carmignano e Prato, dove ebbe estesi possessi e diritti.
Capostipite di questa famiglia [...] il rettorato di grandi città; la famiglia declinò rapidamente dalla metà del Quattrocento.
D. ricorda un membro illegittimo di questa casata, VanniFucci (v.) ladro a la sacrestia d'i belli arredi (If XXIV 97-151, XXV 1-9).
Bibl. - L. Zdekauer, Studi ...
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Sangallo (Giuliano Giamberti, detto da S.)
Maria Donati Barcellona
Uno dei 1200 esemplari della Commedia stampati a Firenze nel 1481 per opera di Niccolò di Lorenzo di Lamagna, conservato nella biblioteca [...] . Di esse, che in gran parte si riferiscono all'Inferno, ricordiamo gl'Ignavi, Minosse, gli Avari e Prodighi, gli Eresiarchi, VanniFucci assalito dal serpe e Angelo sui gradini del Purgatorio con le chiavi in mano.
Bibl. - V. Cian, Un D. illustrato ...
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miseria
Antonio Lanci
Nel senso generico di " infelicità ", messo in particolare risalto dalla contrapposizione con tempo felice, nelle parole di Francesca: Nessun maggior dolore / che ricordarsi del [...] , causat tristitiam ").
Il riferimento alle anime dei dannati, oltre che nell'episodio di Francesca, è in If XXIV 134, nelle parole di VanniFucci (mi duol che tu m'hai colto / ne la miseria dove tu mi vedi), e XXX 61, in quelle del maestro Adamo ...
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spezzare
Andrea Battistini
Col significato proprio di " ridurre in pezzi ", " infrangere ", " rompere ", si riscontra in Rime CIII 12 giungono altrui e spezzan ciascun'arme, e, giacché la canzone è [...] nebbia (If XXIV 149; cfr. " torquet aquosam hiemem et caelo cava nubila rumpit ", Aen. IX 671), nella profezia di VanniFucci sulla sconfitta dei Bianchi (che, a detta dell'Anonimo, possono essere prefigurati nella nebbia).
La voce ricompare in Pd V ...
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tana
Andrea Mariani
Due sole occorrenze, sempre in rima, nell'Inferno: XXI 126 costor sian salvi infino a l'altro scheggio / che tutto intero va sovra le tane, e XXIV 126 son VanniFucci / bestia, e [...] ricettacolo di gente che vivono ad appetito sensitivo e non razionale ". In realtà non è Pistoia tana che fa essere bestia VanniFucci, ma il contrario:" Poiché in sé non vede che una bestia, non è meraviglia che la Toscana tutta gli apparisse come ...
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Larciano
Adolfo Cecilia
Centro della provincia di Pistoia, sulle pendici occidentali del monte Albano.
Secondo il De' Claricini Dornpacher, D., in If XXIV 145-148 (ove VanniFucci profetizza: Tragge [...] Marte vapor di Val di Magra / ch'è di torbidi nuvoli involuto; / e con tempesta impetüosa e agra / sovra Campo Picen fia combattuto), intende riferirsi alla presa del castello di L. (ottobre 1302; Davidsohn, ...
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involto (Involuto)
Federigo Tollemache
Nel senso proprio di " ravvolto ", " inviluppato ", in Vn III 4, dove D. descrive la visione di Amore tra le cui braccia gli sembrava di vedere una persona dormire [...] di torbidi nuvoli involuto, " avvolto ". I versi fanno parte della profezia minacciosa fatta in modo coperto e immaginoso da VanniFucci.
La metafora meteorologica si basa sulla teoria medievale intorno alla formazione dei baleni e dei tuoni. D., che ...
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fica
Fernando Salsano
Gesto osceno del porre il pollice tra l'indice e il medio chiudendo la mano a pugno, come in If XXV 2 Al fine de le sue parole il ladro / le mani alzò con amendue le fiche (" L'atto [...] di VanniFucci è l'ultimo suggello della sua personalità ", Momigliano).
Al singolare, nella locuzione ‛ far la f. ', in Fiore CLXXVI 14 e fasciagli sott'al mantel la fica.
La locuzione è usata anche da Brunetto Latini (Tesoretto 1719 " credesi far ...
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infingersi (infignersi; infinghe, in rima, II singol. cong. pres.; infignirei, in rima, I singol. cond. pres.)
Bruno Basile
Il verbo, che indica propriamente " nelle parole e negli atti voler far parere [...] 'l volto, nel senso di " dissimularsi ": " quod Dantes conoscebat eum cum nominasset et manifestasset se, non s'infinse [VanniFucci], quia non poterat amplius se celare " (Benvenuto; v., per i moderni, Pagliaro, Ulisse 339 n. 12).
Assai discutibile ...
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squadrare
Maria Adelaide Caponigro
Il verbo - che, secondo P. Floriani (in " Giorn. stor. " CXLIX [1972] 328), " ostenta un'etimologia del linguaggio geometrico " - compare in If XXV 3, nella violenta [...] invettiva di VanniFucci: Al fine de le sue parole il ladro / le mani alzò con amendue le fiche, / gridando: " Togli, Dio, ch'a te le squadro! ", " quasi dicat: ‛ facio tibi, et in despectum tuum ' " (Benvenuto).
Si veda inoltre il Venturi, che ...
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tana
s. f. [forse lat. *subtana, agg. femm. «che sta sotto» (cfr. sottana), con deglutinazione del prefisso sub- «sotto»]. – 1. Il luogo di riposo, di rifugio e, spesso, di riproduzione dei vertebrati terricoli, usato soprattutto da mammiferi,...