densita
densità [Der. del lat. densitas -atis, da densus "denso"] [LSF] (a) Generic., l'esser denso, il modo più o meno compatto con cui la materia è distribuita in un corpo o in un sistema (d. materiale). [...] superficie (W/m2) o di lunghezza di una linea (W/m). ◆ [PRB] D. di probabilità: per una variabilecasualecontinua, è una funzione f(x) tale che la probabilità che la variabile assuma un valore compreso tra x e x+Δx divisa per Δx tende a f(x) quando ...
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sistema Nell’ambito scientifico, qualsiasi oggetto di studio che, pur essendo costituito da diversi elementi reciprocamente interconnessi e interagenti tra loro e con l’ambiente esterno, reagisce o evolve [...] . Di solito esiste un’infinità continua di soluzioni, dipendente da un certo in cui è presente una componente casuale esterna mediante il concetto di complessità entrambi (ovvero se compaiono dei prodotti fra variabili di stato e di ingresso), il s ...
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Chimica
Sistema eterogeneo, formato da due (o più) fasi solide, liquide o gassose, nel quale una delle fasi ( fase disperdente) è continua e disperde l’altra, o le altre ( fasi disperse). Si dice disperdente [...] identificare tre classi di d. (fig. 2): casuale, se vi è eguale probabilità che un individuo occupi dell’onda provoca infatti una polarizzazione variabile del mezzo, la quale, in consistente in un continuo tremolio e in un continuo trasmutare di ...
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Stabilità
Corrado Mascia
Uno degli aspetti fondamentali del mondo naturale è la sua potenzialità di trasformazione; è proprio l'evolvere degli oggetti che permette all'uomo di percepire lo scorrere [...] parziali), in cui il parametro temporale n è una variabilecontinua e non discreta.
La s. di un equilibrio è stesso tempo, reagire tra loro e diffondere nello spazio in maniera casuale. Nel caso in cui questi due effetti siano combinati in maniera ...
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Cristallografia
Ekhard K. H. Salje
SOMMARIO: 1. Introduzione. 2. Concetti di simmetria: a) gruppi e reticoli; b) rappresentazioni irriducibili dei gruppi spaziali. 3. Diffrazione di radiazioni da [...] o come valori di una qualsiasi altra variabile binaria (per esempio, + o -, in modo casuale. Nella struttura a bassa simmetria questa distribuzione non è più casuale, ma 'ordine. Invece di aversi una variazione continua del parametro d'ordine, da un ...
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Neoplasie
FFrancesco Squartini e Luigi Califano
di Francesco Squartini e Luigi Califano
NEOPLASIE
Oncologia umana
di Francesco Squartini
sommario: 1. Introduzione. 2. Epidemiologia e frequenza: a) i [...] , 1966).
L'associazione non casuale dei tumori maligni con difetti del volume tumorale, fra l'altro assai variabile da caso a caso, non è sempre Nigeria, dette luogo allo sviluppo di linee continue di linfoblasti, eliminando così ogni possibile ...
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Chimica
Luciano Caglioti
Roger Parsons
Arnaldo Liberti e Guido Saini
La chimica nella società contemporanea,
di Luciano Caglioti
SOMMARIO: 1 Introduzione. 2. Un po' di storia. 3. La chimica come punto [...] i dati spuri dovuti agli errori casuali di misura vengono mediati, con il in modo discontinuo, in modo continuo o in controcorrente; con quest'ultimo metallo, di 2-5 mm di diametro e di lunghezza variabile (in genere 1-10 m), che viene riempito con ...
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Catalisi
Herbert Gutfreund
Alessandro Cimino
Jack Halpern
Catalisi enzimatica, di Herbert Gutfreund
Catalisi eterogenea, di Alessandro Cimino
Catalisi omogenea, di Jack Halpern
Catalisi enzimatica
di [...] considerata. Il fattore che rappresenta la variabile può essere scelto in modo diverso un mezzo per far variare in modo continuo le proprietà elettroniche. Sono però da tener orientati in modo definito, non casuale (v. polimeri). Per esempio, ...
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Acqua
Ven Te Chow
John W. Boylan e Kurt Kramer
di Ven Te Chow, John W. Boylan e Kurt Kramer
ACQUA
Acqua di Ven Te Chow
sommario: 1. L'acqua in natura. a) La scoperta dell'acqua. b) Il ciclo idrologico. [...] ricordiamo i più recenti: il modello a reticolo casualmente distribuito di J. D. Bernal (1964) Terra formando i mari e modificando continuamente l'aspetto del suolo.
La , quella bevuta, è molto più variabile nel suo volume, poiché dipende dalle ...
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stella1
stélla1 s. f. [lat. stēlla]. – 1. In astronomia, nome generico dei corpi celesti di forma per lo più sferica, costituiti da enormi masse di gas a temperatura molto elevata (che per questo emettono luce), tenuti insieme dall’attrazione...
spettro
spèttro s. m. [dal lat. spectrum «visione, fantasma» (der. di specĕre «guardare»); il sign. 2 risale al lat. scient. della fine del sec. 17°]. – 1. a. Immagine, visione soprannaturale di una persona morta che appare ai vivi per reclamare...