La grande scienza. Cronologia scientifica: 1971-1980
1971-1980
1971
I problemi NP-completi. L'informatico americano Stephen Cook dà il primo esempio di problema algoritmico NP-completo. La classe NP [...] in cui l'evoluzione delle variabili d'azione sembra essere casuale e senza alcun carattere Trenta, in cui si dimostra che un funzionale T lineare e continuo sia da Lp0 in Lq0 sia da Lp1 in Lq1, è anche continuo da Lp in Lq con 1/p=θ/p0+[(1−θ)/p1 ...
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Risonanza magnetica nucleare
Bruno Maraviglia
Filippo Conti
Rosanna Mondelli
Principi fisici di Bruno Maraviglia
SOMMARIO: 1. Introduzione. 2. Aspetti quantistici elementari. 3. La trattazione classica: [...] continua viene utilizzato, come sorgente di radiofrequenze per l'irradiazione del campione, un campo magnetico oscillante H1, molto debole (circa 10-7 tesla) e lentamente variabile irregolarità, che può sembrare casuale, condiziona in modo molto ...
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Proteine
GG. Michael Hass e Hans Neurath
Giovanni Ronca
Metodi di studio e struttura covalente, di G. Michael Hass e Hans Neurath
Struttura tridimensionale, di Giovanni Ronca
Metodi di studio e struttura [...] strutture labilmente organizzate, di composizione variabile. Questo dogma è stato forse un pezzo relativamente lungo a orientamento casuale (residui 122-174) e diversi piano ha subito e subisce un'evoluzione continua di cui si trova traccia nella ...
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La seconda rivoluzione scientifica: fisica e chimica. Atomi, molecole e ioni
John Servos
Atomi, molecole e ioni
La città di Lubecca è stata l'insolita scena dello svolgimento di un dramma intellettuale [...] si muovevano in modo del tutto casuale; furono tuttavia trovate anche molte neanche valori quantitativi per qualche variabile chiave come l'energia degli chimica e le strutture di Lewis avrebbero continuato a essere utilizzate a lungo dai chimici, ...
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Farmaci, progettazione dei
Fulvio Gualtieri
di Fulvio Gualtieri
Farmaci, progettazione dei
sommario: 1. Il processo di sviluppo di un farmaco. 2. I principî alla base dell'azione dei farmaci. 3. Il [...] farmaco, è quella della scoperta casuale. Gli esempi in proposito sono si legano al sito di azione con affinità variabile, la sintesi razionale può partire dalla struttura di nuovi farmaci è in continua evoluzione e sarebbe illusorio pensare ...
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Evoluzione in provetta
Susanne Brakmann
(Max-Planck-Institut für Biophysikalische Chemie Gottinga, Germania)
Manfred Eigen
(Max-Planck-Institut für Biophysikalische Chemie Gottinga, Germania)
L'evoluzione [...] Wii=AiQi-Di'≥0, e dove
i: indice variabile rappresentante tutte le singole sequenze in una popolazione; e quindi a una distribuzione casuale di sequenze, con completa , è possibile avere delle colture continue di virus per studi evolutivi. Poiché ...
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Stereochimica
Jack D. Dunitz
di Jack D. Dunitz
SOMMARIO: 1. Introduzione: a) primi concetti sull'isomeria; b) isomeri conformazionali. □ 2. Aspetti teorici: a) considerazioni geometriche; b) configurazione [...] essere trattato facendo ricorso a una funzione continua pseudoscalare χ(λ1, λ2, ..., che contiene catene elicoidali non ramificate di lunghezza variabile (100-50.000 subunità), e l' una sequenza di configurazioni più o meno casuale (v. fig. 12) ed è ...
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La grande scienza. Cronologia scientifica: 1981-1990
1981-1990
1981
Il sistema operativo MS-DOS. Tale sistema, realizzato dalla Microsoft e destinato a dominare nel suo settore, è utilizzato per la prima [...] access memory' (RAM, memoria ad accesso casuale), con una capacità d'informazione di 1 Mbit un anticorpo con una porzione variabile murina e una porzione costante vita sulla Terra non è un processo continuo.
Anomalie dello sviluppo si associano a ...
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La grande scienza. Cronologia scientifica: 1941-1950
1941-1950
1941
Le successioni esatte. Introdotte in una nota sui gruppi di coomologia (priva di dimostrazioni) dal polacco Witold Hurewicz ed estensivamente [...] simulazioni statistiche che impiegano numeri casuali (come nella roulette, da esso, una successione (Xn)n≥0 di variabili aleatorie, in modo tale che X0 ammetta un localement compact et d'une application continue J. Leray sviluppa la teoria delle ...
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stella1
stélla1 s. f. [lat. stēlla]. – 1. In astronomia, nome generico dei corpi celesti di forma per lo più sferica, costituiti da enormi masse di gas a temperatura molto elevata (che per questo emettono luce), tenuti insieme dall’attrazione...
spettro
spèttro s. m. [dal lat. spectrum «visione, fantasma» (der. di specĕre «guardare»); il sign. 2 risale al lat. scient. della fine del sec. 17°]. – 1. a. Immagine, visione soprannaturale di una persona morta che appare ai vivi per reclamare...