Lo sviluppo dei linfociti
Fritz Melchers
(Basel lnstitute for lmmunology Basilea, Svizzera)
I linfociti derivano, durante lo sviluppo embrionale, dalla cellula staminale ematopoietica pluriPotente che [...] modificate geneticamente in vitro tramite l'integrazione eterologa casuale del gene transfettato, o l'integrazione omologa della diversi segmenti genici destinati a costituire la regione variabile completa non sono ancora stati ricombinati. La ...
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Potenzialità e limitazioni nella misura della trasmissione dell'informazione neuronale
William Bialek
(Marine Biological Laboratory, Woods Hole, Massachusetts, USA)
Nel tentare di descrivere cosa accade [...] risposta neuronale, se ogni impulso viene spostato, in modo indipendente e casuale, con una deviazione standard di 0,3 ms, la qualità della utilizzate quando si presenta lo stesso stimolo. La variabilità nell'uso delle parole in un certo istante ...
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Il semplice e il complesso dalla fisica alla biologia
Luciano Pietronero
(Dipartimento di Fisica e Unità INFM, Università degli Studi di Roma 'La Sapienza', Roma, Italia)
The Abdus Salam International [...] ambiente in un modo così complesso che può essere considerato casuale. Il punto cruciale non è l'assegnazione di questi sorprendenti (West et al., 1997). La relazione tra una variabile biologica Y e la dimensione del corpo M è normalmente ...
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Competizione spermatica
Montserrat Gomendio
(Departamento de Ecologia Evolutiva, Museo Nacional de Ciencias Naturales (CSIC), Madrid, Spagna)
Quando una femmina si accoppia con molti maschi gli spermi [...] ambito di ciascun ciclo sessuale noto come estro, variabile in durata a seconda della specie. Poiché maschi si assegnano i ruoli di favoriti e sfavoriti in maniera non casuale, il maschio nel ruolo sfavorito dovrebbe investire di più negli eiaculati. ...
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La grande scienza. La forma come fattore determinante della funzione cellulare
Eric Karsenti
La forma come fattore determinante della funzione cellulare
La funzione principale svolta dagli organismi [...] di actina, ciascun microtubulo è composto da un numero variabile di protofilamenti (in vivo generalmente 13) disposti a il dominio basolaterale, mentre alcuni microtubuli sono orientati in modo casuale nel dominio apicale (Mays et al. 1994) (fig. 3 ...
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Sistemi genetici mitocondriali del lievito e dell'uomo
Ronald A. Butow
(Department of Molecular Biology and Oncology, University of Texas, Southwestern Medical Center Dallas, Texas, USA)
R. Sanders Williams
(Division [...] negli zigoti stabilirono che la trasmissione del DNA non è casuale (Strausberg e Perlman, 1978). Dopo che le cellule aploidi le copie di DNA normale e mutato in rapporto variabile (segregazione replicativa); questo conduce a un'eterogeneità nel ...
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Sangue
Franco Mandelli
Antonella Ferrari
Claudio Cartoni
Per sopravvivere, tutti gli organismi hanno bisogno sia di un continuo rifornimento di sostanze nutritive e di energia, indispensabile per [...] forma biconcava, del diametro di circa 7-7,5 mm. Il loro numero normale è variabile nell'uomo adulto tra 4.500.000 e 6.000.000/mm3 e nella donna tra i malattia in circa il 30% dei casi è casuale; in pazienti del tutto asintomatici viene rilevato un ...
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Verso un sistema immunitario artificiale: le immunotecnologie
Silvia Biocca
(Dipartimento di Neuroscienze, Università di Roma Tor Vergata Roma, Italia)
Antonino Cattaneo
(Settore di Biofisica, Scuola [...] ). Se il peptide di collegamento tra le due regioni variabili è più corto, i due domini anticorpali non si vi sono (fig. 5): il rimescolamento di catene; la mutagenesi casuale in ceppi mutageni; la mutagenesi mediante PCR a bassa fedeltà; la ...
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Citoscheletro
Eric Karsenti
La funzione principale svolta dagli organismi come i batteri è limitata alla trasformazione in materia vivente dell'energia derivata da sorgenti semplici. In relazione a [...] filamenti di actina, ciascun microtubulo è composto da un numero variabile di protofilamenti (in vivo generalmente tredici) disposti a formare basolaterale, mentre alcuni microtubuli sono orientati in modo casuale nel dominio apicale (fig. 2A e fig. ...
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Gene
Guido Modiano
Gene viene dal tedesco Gen, termine coniato, nel 1909, dal botanico e genetista danese W.L. Johannsen, che lo trasse dal tema greco di γένεσις, "origine, generazione". Le definizioni [...] suoi fenotipi alternativi, cioè solo se il gene è variabile e questa sua variabilità è nota e suscettibile di essere studiata. Tale limite (di regola gaussiana) quale espressione della distribuzione casuale di un numero non piccolo di fattori ( ...
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variabile
variàbile agg. e s. f. [dal lat. tardo variabĭlis, der. di variare «variare»]. – 1. agg. Che varia, che può variare, che è soggetto a variare: grandezza, valore, norma v.; il prezzo è v. secondo le stagioni e la richiesta; quindi...
attesa
attésa s. f. [der. di attendere]. – 1. L’attendere, e il tempo che si attende: l’a. del treno; sala d’a., d’aspetto; fare una lunga attesa. Anche, lo stato d’animo di chi attende, cioè il desiderio, l’ansia con cui si attende un evento:...