La seconda rivoluzione scientifica: fisica e chimica. I quanti e il mondo dell'infinitamente piccolo
Laurie M. Brown
I quanti e il mondo dell'infinitamente piccolo
Secondo P.A.M. Dirac (1902-1984) l'affermarsi [...] , dal momento che il tracciato del positrone ha una lunghezza variabile. Questo schema era in perfetto accordo con l'ipotesi dei due a punto al Cavendish Laboratory: una camera a nebbia controllata da contatori in coincidenza. L’accoppiamento dei due ...
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Ricerca archeologica. La caratterizzazione chimico-fisica dei materiali e l'analisi microscopica
Elio Scarano
Luigi Campanella
Maria Giuseppina Vigliano
Mauro Tomassetti
Stefano Merlino
Paola Rossi [...] Padova 1986; M. Tabasso Laurenzi, Intonaci per l'edilizia storica: il controllo di qualità delle materie prime e dei prodotti finiti, in BdA, Suppl. ". Il fascio di elettroni accelerato a un potenziale variabile fra 2,5 e 50 kV incide sul campione ...
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Organizzazioni internazionali
Ennio Di Nolfo
Sommario: 1. Organizzazioni internazionali politiche a carattere globale. 2. Organizzazioni internazionali economiche a carattere globale. 3. Organizzazioni [...] Golfo nel 1991 avrebbe dimostrato -, e con una natura variabile a seconda della situazione. Data l'esistente volontà politica creazione di un'unione economica e monetaria, affidata al controllo e al governo del Consiglio dei ministri; dall'altro lato ...
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Dai primi insediamenti al fenomeno urbano. Americhe
Thomas R. Hester
Christine Niederberger
Claude-François Baudez
Duccio Bonavia
Krzysztof Makowski Hanula
Dalle prime comunità di villaggio alle [...] la configurazione dei villaggi (villorios) fu estremamente variabile. Le prime manifestazioni del processo di urbanizzazione si , ma dotarono di difese le proprie frontiere. La necessità di controllare le vie di scambio tra la costa e la sierra fu ...
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Il senso dello stato
Alberto Tenenti
L'espressione che corrisponde al titolo di queste pagine ha un significato che si ritiene abbastanza preciso: quello di consapevolezza operante dell'interesse [...] un conflitto marittimo.
Esisteva quindi una sia pur variabile e fluttuante gerarchia nella percezione delle priorità spaziali e mezzo dopo impiegava pressoché la medesima espressione per il controllo di Ravenna (34). Non stupisce dunque che il 23 ...
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Lavoro e culture sindacali nel Veneto
Alessandro Casellato
Gilda Zazzara
Lo straordinario Veneto sindacale
Quando, nel 1984, Giorgio Roverato scrisse del Veneto come della terza regione industriale [...] il ‘ciclo dell’emigrazione’, ovvero i riti di passaggio e di controllo sociale (nei confronti degli uomini che partono, ma ancor più delle della «Terza Italia», del peso crescente della variabile territoriale nello sviluppo economico e nei rapporti ...
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Ultrastrutture biologiche
AAngelo Bairati
di Angelo Bairati
SOMMARIO: 1. Introduzione: a) definizione; b) cenni storici. □ 2. Le ultrastrutture elementari: a) strutture filamentose; b) strutture laminari; [...] Kim (v., 1972), hanno fornito per il medesimo materiale dimensioni variabili fra 100 e 250 nm. Non è stato però chiarito se mitocondri che forniscono l'energia necessaria per le operazioni del controllo ionico (v. fig. 22). Il caso più tipico è ...
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La grande scienza. Cronologia scientifica: 1941-1950
1941-1950
1941
Le successioni esatte. Introdotte in una nota sui gruppi di coomologia (priva di dimostrazioni) dal polacco Witold Hurewicz ed estensivamente [...] e, su di esso, una successione (Xn)n≥0 di variabili aleatorie, in modo tale che X0 ammetta un'assegnata legge se non lo è, aggiungendo un bit ausiliario; in fase di controllo, un elemento con un numero dispari di bit apparirà chiaramente come affetto ...
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Il paganesimo
Identità e alterità come paradigmi dell’età costantiniana
Alessandro Saggioro
La libertà religiosa costantiniana, concepita come apertura dello Stato romano al cristianesimo, determinò [...] ambito dell’Impero, dobbiamo immaginare che in maniera variabile, stratificata, molto complessa e con più o meno , 97 (1987), pp. 171-198; per il maggiore controllo esercitato dall’autorità pubblica sull’aruspicina tramite questo tipo di legislazione ...
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La breve primavera della radio locale
Marcello Lorrai
Fino ai primi anni Settanta in Italia la vicenda della radiofonia – così come quella della televisione – è caratterizzata da un regime di monopolio [...] (in cui la radio finisce per essere la variabile dipendente della televisione), anziché un’ordinata transizione a una crisi negli anni Ottanta e la trasformazione in radio controllata da Democrazia proletaria, sarà ereditato nel 1987 da una emittente ...
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variabile
variàbile agg. e s. f. [dal lat. tardo variabĭlis, der. di variare «variare»]. – 1. agg. Che varia, che può variare, che è soggetto a variare: grandezza, valore, norma v.; il prezzo è v. secondo le stagioni e la richiesta; quindi...
vino
s. m. [lat. vīnum (prob. voce di origine mediterranea, come anche il gr. οἶνος)] (si tronca di regola in alcune denominazioni, in cui è seguito da un agg. che comincia per consonante, come vin dolce, vin greco, vin santo). – 1. a. Prodotto...