Pragmatismo
Antonio Santucci
di Antonio Santucci
Pragmatismo
sommario: 1. Introduzione. La problematica ‛peirciana'. 2. Il pragmatismo di James. 3. Dewey e la teoria dell'indagine. 4. La filosofia europea [...] altri e si giova di una tale risposta per il controllo della propria condotta. Egli può anche separare il senso cui si riferisce esistono (v. Carnap, 1966, cap. XXVI).
Le variabili vincolate, notava Quine in From a logical point of view, non servono ...
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L'Ottocento: scienze mediche. Medicina e societa
William F. Bynum
Medicina e società
La medicina è "una scienza sociale, e la politica non è altro che medicina su vasta scala", scriveva Rudolf Virchow [...] dei casi in esame, e quindi l'esperienza clinica è inevitabilmente variabile. Lo scienziato, invece, può conservare un controllo abbastanza stretto sulla variabilità biologica e interpretare quindi i risultati in maniera affidabile.
Insieme a ...
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Una storia dei confini mobili: santi e culti fra universale e particolare
Sofia Boesch Gajano
Dal punto di vista cronologico la storia della santità è caratterizzata da un’accentuata diacronia e dalla [...] dei loro fondatori, ottenuta dopo un periodo di anni variabile, ma generalmente non superiore ad alcuni decenni. Per don sono oggetto di un culto liturgico ufficiale e di una ritualità controllata. È un tema su cui si tornerà in conclusione.
Fra ...
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AUTOGESTIONE E COGESTIONE
Ota Šik e Marcello Pedrazzoli
Autogestione
di Ota Šik
Introduzione
In economia per autogestione si intende in generale l'amministrazione delle aziende esercitata dai lavoratori, [...] del lavoro dipendente.Si tratta di un fenomeno partecipativo d'intensità variabile, sia per i compiti attribuiti agli organi partecipativi (compiti di governo, di controllo, di conciliazione, oppure d'iniziativa sociale o politica), sia per il ...
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CAVE DI MARMO (λατομεία, lapicidinae, anche metalla)
M. Waelkens
Dal momento che le tecniche di estrazione del marmo non differiscono molto da quelle di altri materiali lapidei, lo studio delle c. di [...] » o caesura; si tagliava, cioè, una trincea di profondità variabile intorno al blocco da estrarre. Il taglio di un reticolato di il numero preceduto da Ν fu inciso solo dopo l'ultimo controllo (per Docimio negli uffici di Sinnada) e si riferirebbe all ...
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Dal Neolitico all'età dei metalli. Dalle prime comunità agricole alle società complesse: Europa
Mirella Cipolloni Sampò
Renato Peroni
Le prime comunità agricole
di Mirella Cipolloni Sampò
La "rivoluzione [...] fisse di orientamento, peraltro diverse per i due sessi e variabili da una popolazione all'altra, e di norma accompagnate da una comunità e l'altra, certo soprattutto per il controllo di aree agricole e di pascoli. Sviluppatasi dapprima nelle ...
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Mercato e società
Luciano Gallino
sommario: 1. La costruzione sociale del mercato. 2. Il mercato come sistema informativo e regolatore sociale. 3. Il fattore tecnologia. Dal mercato-luogo al cyber-mercato. [...] settore produttivo H un lavoratore guadagna X con orari lunghi e variabili, mentre si sa che il settore K paga X + 1 eliminato entro poche ore - il tempo per la macchina a controllo numerico di fabbricare il nuovo pezzo.
3) Anche il denaro diventa ...
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Il calcio: un fenomeno non solo sportivo
Alessandro Cavalli
Antonio Roversi
Un'antica festa crudele
Nella fisicità naturale del corpo umano i piedi, destinati all'equilibrio e al movimento, sono governati [...] da due squadre composte ciascuna da un numero di giocatori variabile tra i trenta e i cinquanta. Il secondo, denominato hurling veder emergere la necessità di introdurre degli agenti esterni di controllo, come gli arbitri e i guardalinee. In attesa ...
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L'archeologia del Subcontinente indiano. I Paesi dravidici
Federica Barba
Giuseppe De Marco
Giovanni Verardi
George Michell
Pia Brancaccio
Jonathan M. Kenoyer
I paesi dravidici
di Federica Barba
I [...] pianta circolare.
Le unità monastiche sono composte da un numero variabile di celle (da 2 a 15) disposte lungo uno stesso : il monastero faceva sicuramente parte della rete commerciale, controllata dal saṃgha buddhista, che soprattutto tra il I sec ...
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Magistratura
Carlo Guarnieri
Introduzione
In tutte le società caratterizzate da un certo grado di differenziazione strutturale esistono ruoli specializzati cui viene affidato istituzionalmente il compito [...] fra cui non va trascurata quella, di intensità variabile ma sempre presente, della legittimazione politica della arrivare a sostenere che anche giudici investiti del potere di controllare la costituzionalità delle leggi non fanno altro che applicare ...
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variabile
variàbile agg. e s. f. [dal lat. tardo variabĭlis, der. di variare «variare»]. – 1. agg. Che varia, che può variare, che è soggetto a variare: grandezza, valore, norma v.; il prezzo è v. secondo le stagioni e la richiesta; quindi...
vino
s. m. [lat. vīnum (prob. voce di origine mediterranea, come anche il gr. οἶνος)] (si tronca di regola in alcune denominazioni, in cui è seguito da un agg. che comincia per consonante, come vin dolce, vin greco, vin santo). – 1. a. Prodotto...