Clima e ambiente nel Quaternario
Antonio Longinelli
Mauro Cremaschi
Lanfredo Castelletti
Lucia Caloi - Maria Rita Palombo - Antonio Tagliacozzo
Lo studio dei paleoclimi
di Antonio Longinelli
In questo [...] solare, pur estremamente importante, è solamente una delle variabili da considerare. Tra le diverse cause che hanno contribuito nel modello di utilizzo del fuoco come mezzo di controllo delle mandrie di grossi ungulati selvatici, soprattutto cervi. ...
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Il consumo e i regimi alimentari
Renata Grifoni Cremonesi
Lucio Milano
Massimiliano Marazzi - Carla Pepe
Eugenia Salza Prina Ricotti
Roberta Belli Pasqua
Anthony C. King
Sauro Gelichi
Andrea Paribeni
Maria [...] caso di uno scriba o di un funzionario con responsabilità di controllo. Le razioni delle donne erano generalmente la metà di quelle cibo da parte di queste ultime. Un'importante variabile rispetto a questa situazione è rappresentata da alcune colonie ...
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Ricerca archeologica. La caratterizzazione chimico-fisica dei materiali e l'analisi microscopica
Elio Scarano
Luigi Campanella
Maria Giuseppina Vigliano
Mauro Tomassetti
Stefano Merlino
Paola Rossi [...] Padova 1986; M. Tabasso Laurenzi, Intonaci per l'edilizia storica: il controllo di qualità delle materie prime e dei prodotti finiti, in BdA, Suppl. ". Il fascio di elettroni accelerato a un potenziale variabile fra 2,5 e 50 kV incide sul campione ...
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Dai primi insediamenti al fenomeno urbano. Americhe
Thomas R. Hester
Christine Niederberger
Claude-François Baudez
Duccio Bonavia
Krzysztof Makowski Hanula
Dalle prime comunità di villaggio alle [...] la configurazione dei villaggi (villorios) fu estremamente variabile. Le prime manifestazioni del processo di urbanizzazione si , ma dotarono di difese le proprie frontiere. La necessità di controllare le vie di scambio tra la costa e la sierra fu ...
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Dal Neolitico all'età dei metalli. Dalle prime comunità agricole alle società complesse: Europa
Mirella Cipolloni Sampò
Renato Peroni
Le prime comunità agricole
di Mirella Cipolloni Sampò
La "rivoluzione [...] fisse di orientamento, peraltro diverse per i due sessi e variabili da una popolazione all'altra, e di norma accompagnate da una comunità e l'altra, certo soprattutto per il controllo di aree agricole e di pascoli. Sviluppatasi dapprima nelle ...
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L'archeologia del Subcontinente indiano. I Paesi dravidici
Federica Barba
Giuseppe De Marco
Giovanni Verardi
George Michell
Pia Brancaccio
Jonathan M. Kenoyer
I paesi dravidici
di Federica Barba
I [...] pianta circolare.
Le unità monastiche sono composte da un numero variabile di celle (da 2 a 15) disposte lungo uno stesso : il monastero faceva sicuramente parte della rete commerciale, controllata dal saṃgha buddhista, che soprattutto tra il I sec ...
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L'Europa tardoantica e medievale. I territori entro i confini dell'Impero. L'Italia: Roma
Letizia Pani Ermini
Roma
Nel mese di agosto del 410 un doloroso avvenimento segnava la fine della lunga pace [...] e conseguentemente sottoposti a un processo di destrutturazione variabile nel tempo, nei modi, nei limiti: abbandono può cogliere nell’istituzione giovannea di S. Maria Antiqua a controllo delle pendici del Palatino e del Foro Romano nel periodo dell ...
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Dal Neolitico all'età dei metalli. Dalle prime comunità agricole alle società complesse: Vicino Oriente
Marcella Frangipane
Le prime fasi della neolitizzazione
Quando ci si riferisce alle "prime comunità [...] contesti Halaf e la loro convivenza per un certo tempo, variabile da regione a regione, con la tradizione locale. In questo liste di mestieri e professioni, che attestavano un controllo su almeno parte delle attività artigianali. L'invenzione di ...
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BACINI
A. Ghidoli
Il termine b., accompagnato talvolta dalle specificazioni ceramici o architettonici, è usato in Italia e all'estero - già nei secc. 18° e 19° (Passeri, 1758; Fortnum, 1870) - per indicare [...] Pavia e a Bologna, oltre 20 a Roma e a Pisa. Ampiamente variabile è anche il numero di b. inseriti su ciascun edificio, come d quale si dispone della documentazione più completa e controllata, la successione pressoché ininterrotta di edifici decorati ...
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La domesticazione delle piante e l'agricoltura: Medio Oriente
Massimo Vidale
Ciro Lo Muzio
I tipi di colture e i sistemi di produzione
di Massimo Vidale
Consistenti tracce di grano e di orzo rinvenute [...] che alimentano un'area coltivata di dimensioni variabili, è il più diffusamente attestato in Asia fonti menzionano dighe e vaste reti di canali, investimenti, controlli burocratici e tassazioni legati all'irrigazione promossa dallo Stato; sia ...
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variabile
variàbile agg. e s. f. [dal lat. tardo variabĭlis, der. di variare «variare»]. – 1. agg. Che varia, che può variare, che è soggetto a variare: grandezza, valore, norma v.; il prezzo è v. secondo le stagioni e la richiesta; quindi...
vino
s. m. [lat. vīnum (prob. voce di origine mediterranea, come anche il gr. οἶνος)] (si tronca di regola in alcune denominazioni, in cui è seguito da un agg. che comincia per consonante, come vin dolce, vin greco, vin santo). – 1. a. Prodotto...