Agraria
Pratica di somministrare acqua ai terreni per rendere produttiva una zona arida, per effettuare determinate coltivazioni (per es., la risicoltura) o per aumentare la produzione agraria di un terreno [...] la presenza di batteri, elminti e virus deve essere accuratamente controllata.
Per consentire la presa di acque superficiali o l’ altezza contenuta (3-3,5 m) con una superficie irrigua variabile tra 15 e 30 ha. Tra le apparecchiature innovative si ...
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Genetica
Raffaella Elli
(XVI, p. 509; App. II, i, p. 1022; III, i, p. 716; IV, ii, p. 7; V, ii, p. 372)
Le tecniche veloci e sensibili sviluppatesi a partire dalla metà degli anni Settanta, che complessivamente [...] proteine che legano il DNA. Inoltre il grado variabile di deformabilità della doppia elica consente una corrispondenza esatta localizzati sullo stesso cromosoma dove è localizzato il gene che essi controllano (quali, per es., i promotori). La fig. 4 ...
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Notevoli ulteriori progressi ha compiuto in questi ultimi anni l'a., che è andata sempre più delineandosi come specialità ben definita, come disciplina a sé stante (anestesiologia), e col suo sviluppo [...] narcosi endovenosa (la sua azione è assai lenta, la durata è variabile, ha notevoli proprietà irritanti sull'endotelio venoso, ecc.: F. J. della somministrazione degli anestetici, ma anche il controllo, e il mantenimento a livelli fisiologici, delle ...
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Progetto genoma
Antonio Fantoni
(App. V, iv, p. 290)
Negli anni Novanta vi è stato un grande sviluppo di questo programma di analisi genetica: ora si possono distinguere i risultati ottenuti con i 'piccoli [...] e all'analisi nucleotidica del gene, incluse le regioni di controllo della sua espressione.
b) Clonare tutto il genoma umano di sequenze ignote, spesso ripetute a tandem un numero variabile di volte (VNTR, Variable Number of Tandem Repeats) ...
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Cellula
Jean Brachet
Massimo Aloisi
di Jean Brachet, Massimo Aloisi
Cellula
Fisiologia della cellula
di Jean Brachet
Sommario: 1. Introduzione storica. Metodi per lo studio della cellula. 2. Il citoplasma: [...] del citoplasma ed è uno dei molti meccanismi in grado di controllare la sintesi proteica a livello della traduzione.
Non c'è altro sostanze intercellulari sono, in un organismo, in un variabile equilibrio dinamico anche riguardo al loro numero e alla ...
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NEOPLASIE
FFrancesco Squartini
Umberto Veronesi
Franco De Conno
Michele Gallucci
Vittorio Ventafridda
Oncologia umana
di Francesco Squartini
sommario: 1. Introduzione. 2. Sequenza degli eventi nella [...] del dolore nel caso in esame e di apprezzare, con validi controlli statistici, i risultati del trattamento (v. Twycross e Lack, radiosensibilità del tumore e dai trattamenti associati: è quindi variabile da paziente a paziente ed è migliore quando il ...
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Chirurgia
James V. Bono e Eduardo A. Salvati
Renato Frezzotti e Aldo Caporossi
Carlo Zini
Ignacio Ginebreda Martí e José María Vilarrubias Guillamet
Nicolò Scuderi
Raphael Cherchève
Italo Serafini
Artroprotesi [...] (5, 6 e 6,5 mm) e si sono modificati i controlli di gestione sul diaframma, così da poter trattare più zone ottiche, con l'interno; il suo lume e la sua forma sono molto variabili da individuo a individuo. Dal punto di vista funzionale la sua ...
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Emisferi cerebrali
Henry Hecaen e Giovanni Berlucchi
di Henry Hecaen e Giovanni Berlucchi
EMISFERI CEREBRALI
Dominanza cerebrale
di Henry Hecaen
sommario: 1. Introduzione. 2. Emisfero sinistro. a) Dominanza [...] ognuno degli emisferi non lesi, costituendo inoltre ciascuno dei due un controllo nel confronto con l'altro.
Per R. D. Nebes (v campo visivo (v. Levine, 1945; v. Ingie, 1968) e a variabili relative all'addestramento e ai metodi d'esame (v. Mc Cleary, ...
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NEUROSCIENZE
Antonio R. Damasio
Francesco Clementi
Vincenzo Bonavita e Simone Sampaolo
Autocoscienza di Antonio R. Damasio
Sommario: 1. Introduzione. 2. La creazione delle immagini nella mente. a) [...] trasmissione del segnale) solo quando è stato legato dal suo mediatore, la sua attività è controllata dalla costante di equilibrio (Kd) del complesso mediatore-recettore, variabile da 10-3 a 10-12 M e tipica per ogni complesso mediatore-recettore. In ...
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BIOTECNOLOGIE
Alberto Albertini
Walter Marconi
Biotecnologie di Alberto Albertini
sommario: 1. Introduzione generale. 2. Processi biotecnologici fondamentali: a) colture microbiche; b) attività enzimatiche; [...] costituiti da frammenti di DNA codificanti per le regioni variabili murine, dirette verso l'Ag di interesse, legati di aumentare l'espressione di geni posti sotto il suo controllo.
d) Screening delle colonie batteriche
Dopo aver ottenuto il frammento ...
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variabile
variàbile agg. e s. f. [dal lat. tardo variabĭlis, der. di variare «variare»]. – 1. agg. Che varia, che può variare, che è soggetto a variare: grandezza, valore, norma v.; il prezzo è v. secondo le stagioni e la richiesta; quindi...
vino
s. m. [lat. vīnum (prob. voce di origine mediterranea, come anche il gr. οἶνος)] (si tronca di regola in alcune denominazioni, in cui è seguito da un agg. che comincia per consonante, come vin dolce, vin greco, vin santo). – 1. a. Prodotto...