Concorrenza
Ruggero Paladini
Introduzione
La nozione di concorrenza sorge con il definirsi dell'economia politica come scienza autonoma. È strettamente connessa con l'idea di libertà, che dal punto [...] rilevanti elaborata da Adam Smith è quella per cui il libero agire di una pluralità di individui egoisti non determina il , che diminuisce al crescere della produzione, e un costo variabile costante: quindi più che un livello minimo esiste una fascia ...
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Comunita
Sergio Cotta
di Sergio Cotta
Comunità
sommario: 1. Introduzione. 2. Due significati principali del termine. 3. Alle origini dell'idea moderna di comunità. 4. La comunità e il pluralismo sociale. [...] la convivenza e la comunione di beni appaiono delle variabili aggiuntive, che valgono a rafforzare gli elementi essenziali caratterologica e simpatetica, per gli altri anarchici essa sorge per libera adesione dei suoi membri; in ogni caso non si ...
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Enciclopedia delle Scienze Sociali I Supplemento (2001)
Banca Centrale Europea
Carlo Santini
Dalla cooperazione fra le banche centrali alla Banca Centrale Europea
Nel giugno 1998 nasce la Banca Centrale Europea (BCE). Questo evento storico nelle relazioni [...] mercato comune, la creazione cioè di un'area nella quale è libero il movimento delle merci, dei servizi, dei capitali e delle : a titolo provvisorio o definitivo, a tasso fisso o variabile, contro titoli o contro valute estere. L'ampiezza delle ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Francesco Calasso
Aurelio Cernigliaro
Come riconosce Carlos Petit in un recente e prezioso contributo, grande è il merito di Francesco Calasso che lottò sempre – divenuto professore – «per fornire di [...] con il tempo, su una vasta schiera di allievi, pur liberi di risolvere i molti problemi dal maestro suscitati «ciascuno a modo discerne, critica e rielabora. Ed è un valore molteplice e variabile, non univoco e fisso, poiché esso è intrinseco non ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Pellegrino Rossi
Stefano Perri
La fama di Pellegrino Rossi è legata soprattutto alla sua attività politica e ai suoi studi giuridici. Tuttavia egli fu anche un economista, considerato dai suoi contemporanei [...] si trasferì a Ginevra. Nel 1818 vi tenne un corso libero di giurisprudenza applicata al diritto romano, e nel 1819 fu relazione tra un oggetto e i nostri bisogni, è essenzialmente variabile, poiché i bisogni sono diversi e variano con le circostanze. ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Salvatore Pugliatti
Vincenzo Scalisi
Salvatore Pugliatti occupa nella civilistica italiana del Novecento un posto di primissimo piano. Il suo pensiero giuridico è di quelli che dividono il tempo tra [...] bibliotecario di ruolo (1926-1930), Pugliatti consegue la libera docenza ed entra a far parte in pianta stabile collettività o anche dei terzi), e per altro verso sul dato variabile del differente atteggiarsi nei diversi casi del rapporto tra i vari ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Gino Giugni
Silvana Sciarra
Gino Giugni si colloca fra i fondatori del diritto del lavoro nell’Italia repubblicana. La pratica della comparazione giuridica, l’attenzione verso l’analisi storica, la [...] organizzazione del lavoro. La qualifica, descritta come «variabile semantica» delle mansioni, dimostra un’attenzione all’ alla fine degli anni Cinquanta riconosce a Giugni il merito «liberante» di aver saputo calare la lezione di Tullio Ascarelli ...
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Retribuzione del lavoratore subordinato, in particolare dell’operaio.
Definizione e tipologie
Nel linguaggio economico, a differenza che nel linguaggio giuridico e comune, s. è la remunerazione del lavoro [...] un s. a tempo, e un supplemento di retribuzione variabile in proporzione del maggior prodotto realizzato nell’unità di tempo lavoro o risenta di disposizioni legislative, si parla di s. libero o economico oppure di s. d’autorità, protetto, garantito ...
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Antropologia
Rapporto socialmente riconosciuto fra individui legati da consanguineità reale o fittizia.
In quanto oggetto di analisi antropologica la p. ha complessi rapporti di continuità e di rottura [...] , nei quali la scelta del coniuge è in apparenza libera, o meglio è determinata da criteri esterni alla logica della D. Schneider, che considerano la p. un insieme di simboli variabile da cultura a cultura e le diverse teorie antropologiche della p. ...
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SOCIETÀ
Vincenzo ARANGIO-RUIZ
Tullio ASCARELLI
Franco SPINEDI
Lello GANGEMI
. Storia del diritto. - Le prime origini della società si riscontrano, nel mondo romano, nell'antico consorzio familiare. [...] disciplinate sotto il nome di cooperative le società a capitale variabile nelle quali l'entrata o l'uscita di soci, giurisprudenza ritiene che, anche tra soci, la società può liberamente essere provata con testimonî e che la sua irregolarità importa ...
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tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...
scatto
s. m. [der. di scattare]. – 1. a. Lo scattare di una molla; il liberarsi rapido e improvviso di un congegno tenuto in stato di tensione da una molla o da un’altra forza; anche, il rumore della molla o del congegno che scatta: lo s....