JUVALTA, Erminio
Piergiorgio Donatelli
Nacque a Chiavenna, in Valtellina, il 6 apr. 1862 dal barone Corrado e da Teresa Sacchetti. Frequentò il ginnasio presso l'istituto religioso Gallio di Como, il [...] le coscienze personali nelle quali sono riconosciuti come supremi e normativi e validi indipendentemente dal flusso momentaneo e variabile delle valutazioni transitorie e accidentali, certi valori" (I limiti…, p. 297). In questo modo lo J. arrivava a ...
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WILLAERT, Adrian (Adriano, Adriaan). – Nacque intorno al 1490 nei pressi di Roeselare, nelle Fiandre occidentali (e non a Bruges, come si è lungamente creduto, sulla scorta di François Sweerts, Athenae [...] è consegnato alla già citata Musica nova del 1559, una copiosa raccolta di 27 mottetti e 25 madrigali a organico variabile, da quattro a sette voci. Da vari documenti risulta che, prima d’essere pubblicati, i brani contenuti nel libro, composti ...
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RICCARDO I, conte di Aversa e principe di Capua
Rosa Canosa
RICCARDO I (Riccardo Quarrel Drengot), conte di Aversa e principe di Capua. – Figlio di madre sconosciuta e di Asclettino, e nipote del primo [...] Roberto Guiscardo, che furono di volta in volta alleati o nemici, a seconda dei rispettivi movimenti sullo scacchiere fortemente variabile delle alleanze con le élites longobarde, il Papato, l’Impero e gli altri signori normanni. Nei primi anni della ...
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BADOER, Giacomo
Raimondo Morozzo della Rocca
Tommaso Bertelè
Nacque a Venezia il 19 febbr. 1403 da Sebastiano (m. 1405) e da Agnesina, il cui casato è incerto (morta poco oltre il 1420). Fu l'ultimo [...] bizantine, sia che le operazioni avvenissero in questa valuta sia che avvenissero in altra, trasformata poi in quella bizantina al variabile cambio del giorno. Le monete sulle quali è basato il Libro sono perciò iperperi e carati, che in quell'epoca ...
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GORGOLINI, Pietro
Angelo D'Orsi
Nacque a Castrovillari, nel Cosentino, il 22 maggio 1891, da Michele e da Maria Lamuraglia.
La madre era piemontese, il padre romagnolo-marchigiano, Michele, il quale [...] per decisione di Mussolini; nel febbraio 1925, fondava Il Nazionale, di cui fu direttore.
Pubblicato con una periodicità variabile, da settimanale a trimestrale, nacque come organo del sindacato, ma con l'ambizione di essere un foglio di cultura ...
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LEVI, Beppo
Salvatore Coen
Nacque a Torino il 14 maggio 1875 da Giulio Giacomo e Sara Diamantina (Mentina) Pugliese. Presso l'Università di Torino compì i suoi studi fino al conseguimento della laurea [...] di anni dopo i suoi lavori. Un altro importante lavoro (Un teorema del Minkowski sui sistemi di forme lineari a variabili intere, in Rend. del Circolo matematico di Palermo, XXXI [1917], pp. 318-340) fu dedicato a dimostrare una congettura di ...
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BIANCHI, Luigi
Enzo Pozzato
Figlio del giurista Saverio, nacque a Parma il 18 genn. 1856. Entrato alla Scuola normale superiore di Pisa il 14 nov. 1873, si laureò in matematica il 30 nov. 1877. Fu abilitato [...] deformazione delle superfici di rivoluzione,ibid., VIII (1899), 1, pp. 141-151; Lezioni sulla teoria delle funzioni di variabile complessa e delle funzioni ellittiche, Pisa 1898-99; Sopra le superfici a curvatura costante positiva, in Rend. dell'Acc ...
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PIAGGIO, Rinaldo
Roberto Tolaini
PIAGGIO, Rinaldo. – Nacque il 15 luglio 1864 a Genova da Enrico, armatore e negoziante, e da Francesca Dapino.
Il padre fu esponente di quel ceto di homines novi protagonista [...] consentì alla Piaggio di sviluppare in maniera innovativa la produzione delle eliche, soprattutto quella a passo variabile brevettata dall’ingegnere abruzzese e di avviare progetti di frontiera relativi alla realizzazione di prototipi di elicottero ...
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MAVER, Giovanni
Emanuela Sgambati
– Nacque a Curzola, in Dalmazia, il 18 febbr. 1891 da Giovanni e da Maria Heinrich e trascorse la sua infanzia e adolescenza a Curzola, Ragusa e Spalato.
Fece gli studi [...] » e «universalità» con l’ideologia del romanticismo dove patria e universo s’integrano a vicenda fondendosi in una unità variabile ma intrinseca a tutti gli scrittori. Il terzo rimane un modello di sintesi, retto da profonda conoscenza dei testi ...
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FIORDA, Giuseppe (Nuccio)
Luca Conti
Nato a Civitanova del Sannio (Isernia) il 17 febbr. 1894 da Giuseppe e Rosina Formichelli, intraprese gli studi musicali sotto la guida di C. De Nardis a Napoli e [...] le linee melodiche. Nonostante la scelta, nelle opere maggiori, di organici orchestrali notevoli, di un gusto armonico variabile dal cromatismo più spinto (sul filo della tradizione tardoromantica) ad oasi di serenità neoclassica, nonché di una ...
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variabile
variàbile agg. e s. f. [dal lat. tardo variabĭlis, der. di variare «variare»]. – 1. agg. Che varia, che può variare, che è soggetto a variare: grandezza, valore, norma v.; il prezzo è v. secondo le stagioni e la richiesta; quindi...
variabilita
variabilità s. f. [der. di variabile]. – L’essere variabile; condizione o proprietà di ciò che è variabile; attitudine di uno o più elementi a presentarsi in vario modo o con varia intensità: v. di una grandezza; v. del tempo;...