VALTURIO (de Valturibus, de Valturribus, Valtorri), Roberto
Anna Gabriella Chisena
Figlio di Cicco di Jacopo, nacque probabilmente a Rimini intorno al 10 febbraio 1405; non è noto il nome della madre.
La [...] e hanno il compito di supportare la descrizione testuale delle macchine e degli strumenti da guerra. Il corpus, variabile però nella sequenza delle macchine e nella diversa disposizione rispetto allo spazio di scrittura, è caratterizzato da disegni ...
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FERONI, Francesco
Paola Benigni
Nacque a Empoli il 16 giugno 1614 da Baldo di Paolo e da Caterina di Matteo Forestani.
La famiglia era proprietaria di diversi appezzamenti di terreno e di alcuni immobili [...] coinvolte nella gestione della Depositeria, l'incertezza del numero e dell'entità delle entrate, il volume, sempre variabile, delle spese straordinarie, la commistione già ricordata tra i beni della Corona e quelli dello Stato, nonché, probabilmente ...
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MONTEMEZZANO, Francesco
Giorgio Tagliaferro
MONTEMEZZANO, Francesco. – Nacque a Verona nel 1555, come si ricava dall’anagrafe cittadina del 1557, dove è registrato di due anni insieme al padre Jacobo [...] ) e la Consegna delle chiavi di Zoppè nel Trevigiano (parrocchiale; Fossaluzza, 1995). Si tratta di lavori dall’esito variabile, in cui è rintracciabile la collaborazione di aiuti, a conferma di una bottega che nel decennio conclusivo del secolo ...
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MORENI, Mattia Bruno
Francesco Santaniello
MORENI, Mattia Bruno. – Nacque a Pavia il 12 novembre 1920 da Leonardo, capitano della regia cavalleria, e da Irene Toscano.
Nel 1940 a Torino si iscrisse [...] di sculture installazioni di ispirazione dadaista impostate sull’ambiguità delle forme e dei soggetti (Inginocchiatoio con femore variabile. Perché? Progetto alla Man Ray per il monumento a Duchamp; L’esibizionismo obbligatorio, o dello speleologo ...
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SPINOLA, Porchetto
Denise Bezzina
– Nacque in data imprecisata (seconda metà del secolo XIII) da Ingo, esponente di una delle famiglie aristocratiche (di orientamento ghibellino) più importanti di Genova [...] . Calleri - A. Rebosio - A. Rovere, 2017); del notaio si conserva altra documentazione in registro, che copre in modo variabile gli anni dal 1313 fino al 1338, abbracciando così tre episcopati.
Fonti e Bibl.: Synodi dioecesanae et provinciales editae ...
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SAINT-GENIÈS, Bertrand
Andrea Tilatti
de. – Nacque probabilmente attorno al 1280/1285, secondo una deduzione di Pier Silverio Leicht basata sul suo cursus scolastico. Stando alla leggenda agiografica, [...] un interesse mai sopito verso di lui; ove convivono molteplici ordini di interpretazione, tutti, anche se in grado variabile, influenzati dalle circostanze del presente, dalle attese e dalle intenzioni con cui si interroga quella lontana figura e ...
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PALLADIO, Andrea
Guido Beltramini
PALLADIO, Andrea. – Figlio di Pietro detto ‘della Gondola’, nacque a Padova nel 1508.
Città e data di nascita sono state oggetto di discussione a partire dal Settecento. [...] elastica, basata sull’iterazione della ‘serliana’: un arco affiancato da due aperture laterali rettangolari di larghezza variabile, in grado di assorbire le differenze di ampiezza delle campate. Le serliane gli consentirono anche di smaterializzare ...
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MORANDI, Giorgio
Flavio Fergonzi
MORANDI, Giorgio. – Nacque a Bologna il 20 luglio 1890 da Andrea, titolare di una ditta di commercio, e da Maria Maccaferri.
Il padre (1858-1909), rimasto orfano a tre [...] studio nel novembre e nel dicembre ritornò a Bologna dove acquistò 15 quadri dal 1911 al 1919 (attribuendo loro un valore unitario variabile da 250 a 675 lire) e legò a sé il pittore con un contratto di esclusiva, con pagamenti mensili a fronte di ...
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CARNESECCHI, Pietro
Antonio Rotondò
Nacque a Firenze il 24 dic. 1508, da Andrea e da Ginevra Tani.
Entrambi, prima della loro unione, erano vedovi con figli: vedovo di Caterina Capponi Andrea, vedova [...] incontrate a Roma e a Napoli (Donato Rullo, Apollonio Merenda, Alvise Priuli, il Soranzo); identico - sia pure con variabile misura di adesione, di deduzioni e di riserbo - il motivo centrale della loro meditazione, cioè la giustificazione per fede ...
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GRAF, Arturo
Giuseppe Izzi
Nacque ad Atene il 19 genn. 1848 da Adolfo, agiato commerciante tedesco di Norimberga, e da Serafina Bini, anconetana, il primo di fede luterana, la seconda cattolica. Né [...] gli artisti, sempre più legati al pubblico che acquista le loro opere, sono tra le conseguenze di quel principio di variabilità che il G., sulla scorta delle riflessioni dell'economista inglese W. Bagehot, vede favorito dalla democrazia, così come il ...
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variabile
variàbile agg. e s. f. [dal lat. tardo variabĭlis, der. di variare «variare»]. – 1. agg. Che varia, che può variare, che è soggetto a variare: grandezza, valore, norma v.; il prezzo è v. secondo le stagioni e la richiesta; quindi...
variabilita
variabilità s. f. [der. di variabile]. – L’essere variabile; condizione o proprietà di ciò che è variabile; attitudine di uno o più elementi a presentarsi in vario modo o con varia intensità: v. di una grandezza; v. del tempo;...